..esperienze di ricarica auto elettriche in colonnine pubbliche… (ed altre cosine a tema), perchè la strada delle auto elettriche è piena di spine… (by selidori)
Ma possibile che non si riesce a farle andare due alla volta neppure per un giorno???? (quasi come non si riescono ad avere 2 giorni di fila di sole…).
Oggi ho provato ad usare le colonnine, con successo!
Dopo quasi 2 anni dall’installazione, ieri dunque le colonnine sono state attivate! Mi prendo un poco il merito per aver rotto veramente tanto con tutti i canali (email, facebook, presenza, ecc) a tutti gli attori (direzione carrefour, centro commerciale, servizio clienti, direttori, ecc).
La prassi è quella già vista a Paderno Dugnano: lasciando un documento al servizio clienti si entra in posesso di una chiave RFID gialla che sblocca lo sportellino che chiude la presa:
(vi consiglio di scaricare una di queste immagini e conservarla sul cellulare, foto da mostrare all’eventuale servizio clienti del CC se non sa di cosa parlate)
Richiudendoci dentro la spina si attiva l’alimentazione.
Sul display a matrice di punti (4 righe) retroilluminato veramente molto difficile da vedere (incavato e piegato verso il basso) viene visualizzato in inglese il conteggio dei watt erogati (si, proprio arrotondato al singolo watt, nell’indicazione 99,000 kW).
Si lascia dunque in carica il mezzo (non è indicato se ci sono dei limiti massimi di utilizzo).
Ripassando poi la chiave RFID si interrompe l’erogazione e lo sportellino viene sbloccato.
Tre osservazioni su queste strutture e sull’organizzazione, sinceramente particolari che possono essere migliorati con poco (e che denotano la gioventù dell’iniziativa, anche se mi sembra strano che chi ha immaginato il sistema non abbia pensato a questi particolari così minimi):
1- la colonnina è una con 2 punti di ricarica con 2 prese diverse. E’ presente una Shuko (teoricamente vietata in Italia, per questi usi) che dovrebbe andre bene per i ciclomotori, biciclette e quadricicli elettrici (e plugin homemade 😀 ) ed una Tipo 2 (Mennkes) di cui non so però la potenza erogata. Quindi al massimo possono essere alimentati due mezzi e devono avere connettori diversi.
Interessante notare che manca la Tipo3 ovvero la Scame Libera, quindi le Twizy sono tagliate fuori (hanno di serie solo quel connettore).
2- anche oggi come sempre e tutte le volte quei posti erano occupati da mezzi che non ne avevano il diritto.
Fra l’altro non capisco proprio perchè visto che a differenza di altri casi almeno ad Assago è decisamente scomodo e lontano dall’ingresso (non lontanissimo ma neppure fra i più vicini!).
Ho dovuto aspettare un po’ perchè uno dei due posti si rendesse disponibile (comunque avevo trovato 2 posti in là (non dedicati) liberi ed avrei messo 3 prolunghe, ma sicuramente non è bello prolungare un cavo all’aperto e su suolo pubblico (fra l’altro con connettori VDE che non sono protetti da intemperie e neppure da smontaggio accidentale).
3- la procedura è piuttosto macchinosa per gli utenti ma anche per il personale: bisogna lasciare l’auto nel parcheggio, presentarsi al servizio clienti (che sia per Paderno Dugnano che per Assago Milanofiori sono piuttosto dentro, quindi lontani dai parcheggi, sopratutto ad Assago dove i parcheggi dedicati sono laterali), ottenere le chiavi, tornare all’auto. sbloccare il meccanismo e quindi rientare nel CC e procedere agli acquisti.
All’uscita si replica: si torna alla macchina, la si disattiva, si rientra per restituire la chiave e riottenere il documento e quindi ritornare all’auto.
Nel mentre si occupa abusivamente il posteggio dell’auto o bisogna fare altre manovre.
Un avanti-indietro ben 4 volte oltre all’impiego di personale di servizio che deve registrarci e conservare il documento.
Io insisto che avrebbero dovuto semplicemente scegliere, invece di RFID, l’autenticazione tramite il codice a barre di carta fidaty (così da fidelizzare ulteriormente il cliente, potersi rivendere fuori quelle info, incluse statistiche di utilizzo) (eventualmente si poteva richiedere una registrazione aggiuntiva per sbloccare questo servizio).
Oppure addirittura far fare una chiave RFID da lasciare definitivamente al cliente (a pagamento o a cauzione, perchè no? E’ il metodo che ad esempio usano i distributori automatici nelle aziende, dove il cliente è fidelizzato e non di passaggio) magari previa registrazione il primo giorno, così da poterlo rendere indipendente.
Comunque è un inizio!
Invito chiunque capiti da quelle parti a chiederne l’erogazione (che fra l’altro è gratis) per dimostrare che il servizio funziona ed è richiesto, anche se non ne avete effettivo bisogno, per rientrare nelle statistiche e prevederne nuove implementazioni (o anche solo riparazioni in caso di guasti).
Ogni tanto qualcosa funziona bene anche in Italia!
Sabato 12 di aprile mi è capitato di fermarmi all’Iper Rozzano ed ho provato a ricaricare l’auto (servizio ricaricaev.it).
Dopo aver ovviamente aspettato che un posto si liberasse delle abusive auto termiche , non sono comunque riuscito nell’intento, il problema è questo:
Ovvero, appena data conferma, appariva la schermata ‘RICARICA TERMINATA‘ e ciao.
Ci ho provato varie volte ed in tutte le colonnine.
La sera stessa ricevo una email dal gestore che mi chiede se tutto è ok, infatti notando il log della colonnina vedono mi sono spostato dappertutto scollegandomi pochi secondi dopo:
Caspita!
Help desk proattivo!
COMPLIMENTI!
Gli rispondo per email e poi il lunedì successivo mi ricontattano per telefono per chiedere quando possiamo fare una prova. 🙂
Concordiamo la stessa sera del 15 alle 18.30.
Arrivo in orari ed un furgoncino bianco con due tecnici che smanettano è già presente.
Convenevoli e presentazioni e si mettono al lavoro: usando una loro tessera CRS riscontrano -una sola volta- il difetto. Una LORO perchè io in quel momento scopro che ho perso la mia .
Comunque mi spiegano che hanno appena cambiato il software e quindi è possibile un baco nel sistema.
A furia di tentativi però riescono a ricostrire il difetto: capita quando si lascia inserita la CRS (di fatto il software non dice quando levarla, non dice niente e si è portati a lasciarla dentro fintanto che inizia l’erogazione, come avveniva nel precedente software, in effetti).
Nel mentre scambio altre due parole con i tecnici.
Gentili e competenti si lasciano sfuggire un po’ di anedottica che già esiste, da chi preso dalla foga ha distrutto una colonnina che non gli restituiva il cavo (a proposito, mi informano che i gestori del centro sono disponibili ed istruiti H24 a sbloccare eventuali colonnine bloccate) ai problemi (esclusivamente fiscali/legali e non tecnici) che non riescono a far inaugurare i punti di Portello e Grandate.
Mi confidano anche un po’ di numeri, qualche migliaio di iscritti anche se gli utilizzatori abituali sono una ventina con un grande successo della sede di Monza (obbiettivamente quella più bella dove anche io ci sono andato più volte, non per bellezza ma per logistica, ovviamente).
Insomma una bella esperienza e mi sono reso disponibile, personalmente, ad altri ingaggi per test!
Ora, per dare alcune info utili, oltre al chiacchiericcio, vorrei riassumere quanto emerso:
il software non chiede la rimozione della CRS, verrà presto corretto il problema
…intanto è sufficiente che prima della conferma della ricarica, rimuoviate la carta per avviare l’erogazione
i centri commerciali hanno procedure e chiavi per sbloccare le colonnine eventualmente freezate (e questo H24)
ad oggi gli unici che vanno sono Monza e Rozzano, gli altri sono tecnicamente a posto ma aspettano le autorizzazioni dal fratello del cugino del sindaco che si deve svegliare bene
i miei complimenti a ricaricaev.it per la serietà e velocità, anche e sopratutto di rilevazione disservizio pro-attiva!
Incuriosito da alcune foto di Twizy in ricarica su una ‘barra’ davanti alla libreria Hoepli in centro a Milano sono andato a vedere di persona questo punto di ricarica che non appare sul sito di A2A:
Devo ammettere che non ci capisco niente!
La struttura è completamente diversa ed inedita da tutti gli altri punti di ricarica di A2A (che solitamente si compone di 1 o 2 colonnine con ogniuna 2 punti di corrente usabili singolarmente).
Qua c’e’ una specie di BARRA orizzontale con 11 spazi delimitati davanti.
Gli spazi sono chiaramente troppo piccoli per poter alloggiare un mezzo tradizionale (forse solo quadricicli e moto?) ed anche i punti di corrente sono diversi dal solito, essendo presenti solo con connettore Scame (Tipo 3A), quindi non si possono collegare tipicamente ne’ le auto elettriche (che solitamente hanno Tipo2 Mennkies) ne’ moto o simil-birò (hanno schuko).
Solo le Twizy sembra dunque possano collegarsi (oltre a chi ha adattatori, ovviamente).
Il display (anche questo inedito trattandosi di una matrice di punti e non schermo LCD come negli altri casi) sembra comunque accettare la RFID classica (non l’avevo addietro per provarla):
La segnaletica verticale è ancora più incomprensibile.
Infatti i due cartelli presenti sono diversi, può darsi che indichino per i 4 posti di destra per tutti, mentre per gli altri 7 a sinistra l’uso riservato al carsharing.
La segnaletica orizzontale diversa (ma ugualmente incomprensibile, per i primi 4 si parla di “ELETTRICI”, gli altri non hanno indicazione) potrebbe in effetti voler dire questo anche se mi sembra ridicolo -con 11 posti a disposizione- fare queste divisioni e così nette!
Boh.
Mi sa hanno fatto un po’ di pasticciamenti fra posti riservati, segnaletica orizzontale e verticale.
Comunque quello che è interessante è che ci sono dei punti di ricarica A2A non riportati sul sito ufficiale EMOVING e che sembra possano utilizzare chiunque (ovviamente iscritto e con tessera).
Una volta tanto scrivo di una buonissima cosa, un servizio che in Italia funziona da autentico paese del primo mondo!
Ieri sera, verso le 18.30, ho tentato di utilizzare una colonnina in un centro commerciale, senza riuscirvi.
Ovviamente ho documentato tutto e volevo scrivere al più presto un nuovo post.
Ma ieri sera non ne avevo voglia e non l’ho scritto.
Stamattina mi sveglio e fra le email ne vedo una (delle 22.30) da un indirizzo privato (@tiscali.it) in cui il gestore del sistema mi dice ha visto i log e si chiede se qualcosa non ha funzionato.
🙂
Bellissimo!
Addirittura help desk proattivo!
Io che sempre critico tutto, non posso che essere piacevolmente sorpreso da questa azione, addirittura si interessa il gestore per risolvere il problema prima che io glielo segnali!
STUPENDO SERVIZIO!
I miei complimenti!
A breve faccio anche i nomi ed i cognomi perchè è giusto lodare in pubblico chi se lo merita!
Complimenti ancora, dunque quando vogliamo anche noi italiani siamo professionali, precisi, organizzati!
Nei giorni scorsi mi è capitato di girare un po’ di parcheggi pubblici per centri commerciali ed osservare le aree riservate alle auto elettriche in ricarica: non c’e’ niente da fare, nella maggior parte dei casi erano occupati, a volte anche TUTTI da auto endotermiche, spesso parcheggiate anche tutto il giorno (si veda la C2 più avanti) altre volte ho incrociato i proprietari e si sono sempre giustificati con frasi tipo ‘Ma sono entrato solo a prendere un caffè’ oppure ‘Aspetto mia moglie‘ e simili, probabilmente anche vero visto li ho incontrati, ma questo non significa che avrebbero potuto parcheggiare altrove.
Infatti quello che mi da fastidio è che i posti ci sono e non è detto siano più scomodi di quelli riservati.
Ma nonostante tutto continuano ad occupare posti riservati.
Non capisco.
Avrei preferito risposte tipo ‘Non lo sapevo/non l’avevo notato‘ almeno avrebbe avuto più senso.
Posso anche concedere che gli altri posti siano tutti occupati ed allora si piazzano lì (ma sarebbe comunque gradito un numero di telefono cellulare a cui contattare posto sul cruscotto in caso di necessità di quel posto) invece niente. Piazzati lì e chi se ne frega.
Come mi ha consigliato qualcuno su facebook, la prossima volta parcheggio semplicemente dietro, ostruendogli il passaggio, e facendo passare il cavo di ricarica sul loro mezzo e lasciando stavolta sul mio cruscotto il numero di contatto da rintracciare.
Così se devono uscire sono costretti a chiamarmi e quando arrivo gli faccio la ramanzina, se hanno il coraggio di lamentarsi.
Comunque ecco un bel campionario di foto e posti, le targhe non sono volutamente censurate per poter avere una gogna mediatica.
IPER ROZZANO:
Carrefour Assago Milanofiori:
…e per finire il più bello, perchè nel parcheggiarsi nel posto vietato (con tanto di cartello, si vede nella terza foto) non si è fatto mancare di infrangere altre due regole (senso vietato (nella prima foto si vede la linea continua insuperabile a centro careggiata) e fuori dalla segnaletica orizzontale (sempre visibile dalla prima foto)):