INTRO:
Questo è un post di 4 che trattano varie mie riflessioni su aspetti raggruppati per categorie riguardanti la Renault Zoe che ho nolleggiato per 24 ore. Ecco i temi trattati:
* Problemi di ricarica (questo post)
* Test drive
* Infotainment
* Reverse engineering
… e così ho avuto un prova per 24h la Renault Zoe.

Ok, partiamo subito!
Non mi dilungo su auto, accessori, esperienze, emozioni e guida, di quello scriverò più tardi, ora vado subito al dunque: le esperienze di ricarica con colonnine pubbliche sulla strada.
Premetto che personalmente non ho alternative: non ho box ne’ punto di ricarica privato, ma ricordo che la Zoe comunque non permetterebbe la ricarica da una comune presa domestica: il solo connettore fornito di serie è il TIPO2 (“Mennekes” per gli amici) e non penso si trovi di default nei garage.

Particolare del cavo, presa alto colonnina
E’ dunque richiesto una specifica struttura (“wall box”) od ovviamente una specifica colonnina che supporti questo standard (appunto il tipo 2) ed una minima erogazione di circa 1.4kW (6 Ampere) anche se è bene sapere che sotto i 1.8kW (8 Ampere), la Zoe è molto inefficiente nella ricarica (aggiornamento dicembre 2016: ecco una interessante tabella: http://pushevs.com/2016/12/17/renault-zoe-charging-time-efficiency/)
Avrei pensato che qualsiasi punto pubblico (apposta creato per l’occasione, visto non si possono usare adattatori o cavi da industriali, anche se esistono, in effetti, ma sconsigliati dalla stessa Renault) non desse problemi con una autentica auto elettrica ed invece ci sono state parecchie sorprese.
Ultima premessa-riassunto noioso per chi non conoscesse la Zoe.
Questa auto ha anche una caratteristica unica: integra un sistema chiamato Caméléon che dovrebbe accettare molteplici ingressi, persino la corrente continua ad alta potenza (e quindi velocità di carica) gestendo automaticamente la negoziazione della miglior fornitura ed ovviamente l’utilizzo o meno del maledetto trasformatore/raddrizzatore/caricabatterie/alimentatore interno.
Insomma le premesse per la carica universale (per lo meno per colonnine dedicate) c’erano tutte, ed invece…
Ecco la storia in ordine cronologico.
Il primo punto dove provarlo è stato presso il parcheggio Ikea.
Per motivi logistici si era a San Giuliano Milanese.
Con me c’e’ anche un amico Twizzista (Francesco) ed abbiamo sperimentato queste colonnine Scame, secondo me esteticamente molto belle e funzionali (anche perchè la politica di Ikea -unica fino ad ora- è stata di rendere la fruibilità completamente free, senza vincoli, senza pre-registrazioni o tesseramenti (gratuito od a pagamento) e senza il coinvolgimento del personale Ikea; semplicemente si va e ci si attacca alle prese non bloccate).
La prima piacevolissima sorpresa: SUCCESSO COMPLETO!
Non solo ci si è autenticati correttamente va l’erogazione era a velocità incredibile.
Purtroppo il display non segna l’erogazione istantanea ma calcolando i secondi di aggiornamento del contatore, Francesco ha stimato in circa 28 kW la potenza fornita.
PROPRIO NON MALE!
Non sarà proprio fast ma decisamente non è lenta! (Ricordiamoci che a casa Renault obbliga all’acquisto di una wallbox e relativo contratto enel a prezzo maggiorato solo per avere 7 kW!).
A dir del vero un certo problemino c’e’ stato: la negoziazione è stata veramente lunga, direi almeno un minuto (che sembrava infinito perchè il display TFT dell’auto si limitava a visualizzare il messaggio criptico di VERIFICA IN CORSO) ma poi una volta partito è stato una bomba!
*new* RUBRICA POSTUMA DAL TITOLO “Cosa è successo poi“:
Oggi (23 luglio) sono ripassato per lo stesso giro ma con la più modesta selibriplugin.
Nel parcheggio Ikea ad un certo punto mi ha raggiunto il responsabile della manutenzione e mi ha chiesto info sulla mia “attività”, anzi su QUESTA attività visto che ci conosce per questo blog. 🙂
Mi dice che ci segue con interesse, chiaramente per le citazioni Ikea, e sembrava una delle poche persone che si incontrano nella vita che non solo ama il suo lavoro, ma anche quando (con coraggio) la sua società gli chiede di fare qualcosa di assolutamente innovativo, con tutti i rischi e gli impegni da riporre in qualcosa di nuovo.
Mi ha confermato la potenza massima di circa 28 kW ed il successo di ricariche ‘non lente’ che hanno avuto anche loro provando la Leaf.
Mi ha anche detto che ha ben conosciuto quelli di Scame che hanno creato PER LORO la colonnina e mi ha rinnovato il consiglio di andarli a trovare, che sembrano persone molto competenti (ma già lo si era intuito).
Non solo, mi ha anche detto che loro prima di scegliere come fornitore Scame avevo chiesto offerte dalla concorrenza e li hanno provati un po’ tutti, ma nessuno era disposto a fornire al cliente Ikea (quindi non proprio l’ultimo sfigato…) una colonnina che non richiedesse una complessa autenticazione utente (attenzione, utente, non macchina) tramite fidaty, rfid, iscrizioni, blabla.
Anche per questo hanno apprezzato invece Scame che li ha assecondati in questa richiesta e che ora diventerà fornitore di tutte le colonnine di tutti gli Ikea di Italia. 🙂 [Anteprima: il prossimo è Torino].
Un’osservazione su questo retroscena: dunque questo pasticcio della burocrazia a tutti i costi non lo vuole il centro commerciale ma direttamente il fornitore della colonnina (forse per crearsi una sua rete di utenti finali? ma se poi gestisce gli utenti direttamente il centro commerciale, non raggiunge lo scopo….).
Mah, mi sembra che qua ci creiamo ostacoli dove non ci sono, se un centro commerciale è anche obbligato a prendersi in carico sta rogna di registrazione utenti (che implica poi anche dati personali, privacy, ecc ecc) capisco che facciano tanta fatica ad installarle, attivarle (vedi Iperportello) e persino a usarle se non c’e’ il direttore (vedi Metropoli).
Meno male che ci sono gli svedesi!
Complimenti ad Ikea!
Tornando a noi, tornando a ieri, ho subito pensato che se tutte le colonnine saranno così, qua è una manna!
Forse però sono stato troppo ottimista perchè le esperienze successive dimostreranno che questo è stato un caso molto fortunato, quasi unico.
Appunto, andiamo avanti.
Seconda tappa: colonnine pubbliche su strade cittadine della A2A, con circuito E-Moving (canone mensile di 5 euro, senza limiti di utilizzo), colonnine della Ducato Energia.
Sono andato in via Tortona e qua l’autenticazione è risultata istantanea ed in pochi secondi (diciamo una decina): questo è il tempo giusto per non far preoccupare l’utente, secondo me. Il minuto di Ikea ho tanto il sospetto che non era lo standard (anche se poi il risultato è stato ottenuto e senza ulteriore intervento umano).
Qua l’erogazione è di 20 kW, sicuramente molto buono, anche se ora che ho visto l’Ikea che offre ed a gratis 28 kW, non sono più così entusiasta con questo servizio che si paga e che una fonte certa mi ha detto potrebbe fornire anche 33 kW…

Scusate la pessima visibilità…

… c’era molto sole e la colonnina era graffiata sul vetro… ma si dovrebbe leggere quei 20.24 kW.

Ed infatti ZOE beve bene!
Ad ogni modo, lo dico subito: è finita la festa. 😦
Terza tappa: Iper Rozzano.
Qua le colonnine sono di Class Onlus, bisogna fare una pre-iscrizione sul sito www.ricaricaev.it e ci si autentica con la carta regionale dei servizi. Tutto gratis.
Ma purtroppo non ha funzionato.
Dopo aver modificato il tipo di connettore default (che viene scelto all’iscrizione ma appunto si può modificarlo al volo per il caso specifico) in Mennekes ho avuto più di un problema alla colonnina.
Innanzitutto puramente fisico: il cavo tipo2 è veramente grosso e la pistola appunto a forma di pistola, magari non proprio ad L angolo retto ma una ingombrante curvature ce l’ha.
Ed il cavo andava a schiacciarsi contro le protezioni antisfondamento della colonnina. La presa poi è chiusa da uno sportellino di vetro che va nuovamente richiuso per poter attivare il sevizio ed anche questo è stato piuttosto laborioso da organizzare. Si è fatto tutto, ma il cavo lo so è strapazzato e non poco, mi chiedo quanti STORCIMENTI possa accettare il cavo prima di diventare pericoloso.
Evidentemente non c’e’ uno standard di ingombro esterno di pistola (e fra l’altro la pistola del cavo fornito con la Zoe non mi sembra fra i più ingombranti, in fin dei conti, mi pare che la Leaf abbia pistola più impegnativa…).
Comunque il problema è arrivato ora: dopo un minuto cronometrato di autenticazione senza successo, la colonnina passa per un attimo a VEICOLO IN CARICA (senza erogare niente) dopo di che stacca il servizio con un lanconico RICARICA TERMINATA.
Il veicolo non segnala niente di anomale ma sta in perenne VERIFICA IN CORSO (mi sa che questo brutto messaggio impareremo presto a conoscerlo…).
Ho provato su un’altra colonnina (incredibile a dirsi, c’erano solo 2 posti su 6 occupati da auto termiche…) e qua è stato pure peggio… addirittura il sistema non sentiva neppure la chiusura del famoso sportello (ma forse forse questo sistema non è così valido, anche se sembra decisamente una grande protezione, ma forse più di immagine che di sostanza, ma appunto si dimostra crea più problemi che altro).
Comunque i ragazzi di Class Onlus sono molto attivi e professionali e mi sa che interverranno subito. ANZI, già fatto!
Ancora la rubrica del “Cosa è successo dopo“: oggi ho ricevuto da loro una email in cui mi dicevano che ieri hanno visto dai log i miei tentativi (infruttuosi) di ricarica e mi chiedevano spiegazioni. 🙂
La stessa cosa identica era già successa, con loro, ed in verità un po’ ci speravo, e non posso che confermare che questa pro-attività non può che farci felici.
Fra l’altro (ma è solo una mia impressione) questi sono proprio gente nuova, sveglia, giovane, volenterosa, che stanno facendo da loro esperienza, software, colonnine.
Decisamente da apprezzare per lo sforzo e perdonabilissimo in questa fase che qualche problema con i software possono anche averli, daltronde anche ste maledette macchine continuano a cambiare autenticazione/connettori/standard ecc ecc!
10 ce ne sono in commercio e ci sono 20 tipi di ricarica!
Comunque gli ho risposto un po’ di fretta, ringraziandoli comunque di tutto e gli ho promesso -domani- di scrivergli meglio di tutto.
Passiamo alla tappa successiva: la “mia” colonnina A2A/E-Moving di Via Taramelli/Sassetti/Pola, quella per cui ci avrei messo la mano sul fuoco.
Invece -grossa delusione- non va.
Ma come, andava quella dello stesso circuito, stesso hardware e stesso software di via Tortona e non va questa?
Non va, niente da fare.
Lato colonnina sembra che sia tutto a posto: appare persino che sta erogando, ma il valore visualizzato è comunque zero.
Lato auto sta veramente tanto (secondo me oltre 2 minuti) a visualizzare il solito VERIFICA IN CORSO
e poi un messaggio (bruttissimo) mai visto prima:
e c’e’ pure di peggio: la luce d’effetto attorno alla presa che di solito è blu/azzurro diventa ROSSA!
Ovviamente ho provato e riprovato varie volte, ripartendo da zero ma il comportamento del sistema non cambia.
GRAN BRUTTO AFFARE!
Ho deciso subito di provare allora le altre 2 colonnine della zona, sempre del circuito A2A/E-Moving.
In via Gioia si taglia la testa al toro: è spenta. 😦
In via Sassetti 4 (sul curvone) il difetto si ripresenta tale e quale.
😦
Ho segnalato lo staccamento della colonnina GIOIA ad A2A, mentre mi sa non segnalo niente per le altre 2, non avendo più l’auto non ho neppure l’autorità per rompergli, immagino.
Conclusioni….
ho provato tutte le colonnine che sono riuscito, è rimasta fuori purtroppo la FAST sulla A8 Villoresi (ma un amico di facebook mi dice che la sua Zoe va perfettamente) mentre proprio non ci sono esperienze per i punti carica dei Carrefour (che io sappia in zona Milano per Milanofiori e Paderno Dugnano) e Metropoli (che però non son mai riuscito neppure a sperimentare per la mia auto….), ma entrambi infarciti di burocrazia snervante che passa la voglia se si ha fretta…
Ammetto di esserci rimasto un po’ male, a parte il successo pieno con Ikea, gli altri sono del tutto inaffidabili.
Persino A2A/E-Moving è fallita. Oddio su 4 colonnine, una è andata ma essendo l’unico sevizio a pagamento (anche se poco, ma questa è una loro scelta) mi sarei aspettato decisamente più intolleranza ai guasti (anche le colonnine che vanno in protezione e bisogna segnalarle noi per farle riarmare mi sembra una cosa un po’ strana…).
Inoltre, almeno nel caso di A2A/E-Moving, è il concetto di IMPREVEDIBILITA’ che è inaccettabile: se una colonnina va, devono andare tutte, non devo passare io a provarle preventivamente e farmi una lista di funzionanti con il mio mezzo!
E poi se domani cambiano il software? Devo rifare il giro?
E poi, perchè non va?
Io ho anche il sospetto di aver sbagliato la sequenza o qualche procedura ma l’auto e la colonnina non ti aiutano per niente, insomma non ti suggeriscono cosa fare (per la colonnina va tutto, per l’auto semplicemente non si può caricare).
Non penso di essere un grande esperto ma se si vuole lasciare questo sistema anche in mano alla casalinga di Voghera, quella se ne intenderà ancora meno e ricordo che per un’auto elettrica non trovare una colonnina funzionante può voler dire seriamente rischiare di non tornare a casa….
Pettegolezzo:
parlando in giro con i pochi (per ora, pochi perchè solo pochi possono essere ad oggi) che hanno esperienza di questo mezzo (vi dico il peccato, non chiedemi il peccatore!) mi han detto che purtroppo questi problemi capitano, capitano eccome.
Danno la colpa alla colonnina, secondo me invece è un concorso di colpa, anche perchè costoro han riconosciuto che il sistema di autenticazione di Zoe è veramente ‘difficile’ e probabilmente una volta che si blocca con una colonnina/circuito o chissà che, non si sblocca tanto facilmente (forse deve passare qualche ora o un’altro rifornimento, ipotizzo io, per rendere ri-affidabile agli occhi dell’auto quel punto di corrente).
Mah.
Molto interessante, come sempre. Alcune precisazioni. Il sistema Renault è solo per l’alternata (quello che può andare anche in continua è il Combo di VW, BMW, GM,…). La corrente non dovrebbe superare mai i 22 kW con il cavo staccabile (32A del cavo x 400V x radice di 3, lasciam perdere il cosphi). Con queste potenze sarebbe molto più pratico il cavo fisso, come è obbligatorio in Giappone o negli USA, tuttavia in Europa, con innumerevoli connettori in uso, si usa il cavo staccabile come fosse un adattatore.
Ma insomma, questo Cameleon non è molto duttile! Io avevo capito che potesse accettare anche continua, non lavorando come raddrizzatore ma solo come elevatore o riduttore di tensione (se necessario). Ma allora a cosa serve?
In USA e JAP è obbligatorio il cavo fisso? Passi per le Renault che non ci sono, ma ad esempio la Prius Plugin e la Leaf sono con cavo fisso a lato e proboscide? Ma sei sicuro? Questa non l’avevo mai sentita prima, e neppure visto foto.
Il Cameleon ha la peculiarità di caricare sino a 43 kW in AC, cioé con stazioni veloci meno costose delle stazioni veloci DC (è il Combo quello che accetta anche la DC). In paesi privi di strutture di ricarica DC il sistema di Renault può essere un vantaggio.

In USA e Giappone usano per l’AC solo il connettore tipo 1 (Yazaki-SAE) solo lato veicolo, cavo sempre fisso.
Sei sempre professionale e sul pezzo!
Ed ora che ci penso me l’avevi già spiegato…. grazie, come sempre!
Pensa alla ricarica a 22 kW da una colonnina classica AC. Con la Zoe la fai (salvo impiantamenti vari!). Con la Leaf no: si ferma a 3 kW (vecchio modello) o 6 kW (ultimo modello) perchè ha il caricatore di bordo di tale potenza. La Leaf va a oltre 50 kW ma ci vuole il caricatore Chademo (che sono molti meno delle colonnine AC!). Cosa è meglio? non lo so, ognuna delle due tecnologie ha vantaggi e svantaggi. Comunque solo Zoe arriva a 43 kW AC. Qualche altro veicolo arriva a 22 kW, un valore che è ritenuto un buon compromesso.
Ho caricato a Rozzano più d’una Zoe accompagnando amici alle prove e non ho mai avuto problemi di ricarica, solo una volta si era inchiodato il software ed ho dovuto chiamare il numero di telefono per far staccare manualmente il cavo, ma nulla di non risolvibile in due minuti.
O cavolo. Ma allora a me cosa può essere successo?
Ma tu hai usato ovviamente il mennekies in dotazione, vero?
E quanto è durata l’autenticazione? Io ho pure il sospetto che se avesse avuto altro tempo avrebbe avuto successo, ma dopo 60 secondi la colonnina è andata in timeout (dico questo perchè ad Ikea è andato, ma la negoziazione è stata proprio lunga, penso sui 2 minuti).
Ad ogni modo per una colonnina non sentiva neppure la chiusura dello sportello, altro che negoziazione con l’auto!
(sei riuscito a dare un occhio ai 2 filmati di Rozzano? lo so, si vedono male e sono noiosi, ma magari scopri qualcosa di più…)
L’ho caricata con successo a Ikea di Corsico, Ikea di San Giuliano e Iper Rozzano, per provarle tutte. Ho avuto solo il problema del blocco (subito risolto) a Rozzano e un problema anche all’Ikea di Carugate, dove la colonnina non riconosceva il cavo, con conseguente mancato blocco e quindi mancata ricarica, con l’addetto alla manutenzione inesperto non in grado di risolvere il problema. Venerdì ennesima prova e proverò la colonnina al Carrefour di Assago (dopo aver fatto spostare auto in sosta vietata che ci saranno sicuramente) e vedremo lì il funzionamento, magari ripasso da Rozzano per vedere se anche io avrò problemi!
io ho caricato al:
– Fiordaliso Rozzano – Ikea Corsico e San Giuliano – via Sarfatti – via Tortona – Corso Lodi – piazza Dateo – corso Indipendenza (ora rimosse) – Corso Monforte, ma nelle stesse colonnine a volte va altre no – sconsiglio di arrivare ad avere la batteria molto scarica direi sotto il 20% ma non chiedetemi il perché, forse assorbe di più…..
Intanto mi hanno scritto i sempre grandi gestori delle colonnine presso Iper per confermarmi che ….
Meglio un post dedicato!:
https://problemidiricarica.wordpress.com/2013/08/01/renault-zoe-e-problemi-di-ricarica-presso-iper-ricaricaev-it/
Grande articolo! aspetto le impressioni sulle prestazioni 😉
Ciao tutti cari elettromatti…. quando ho avuto in prova la leaf nessun problema, sia in colonnina che a casa con un contatore nuovo e impianto elettrico da me costruito e collaudato da elettricista autorizzato.
haimè la lieaf da me tanto desiderata continua a risiedere da concessionario visto che anche se ora le “giappanleaf” vengono date con 10000 euro di sconto…., sono ncora troppi per me.
Conunque la ranault sta, a mio parere facendo di tutto per non vendere lo ze con obblighi e proibizioni. Io continuo a chiedermi perchè, ( se qualcuno avesse delle risposte…).
Vi saluto con simpatia, Paolo
Be’ la Zoe utilizza un caricabatteria di bordo esclusivo da 43 kW, lo stesso che viene utilizzato anche per la ricarica a potenze minori. Tutti gli altri veicoli utilizzano in alternata un caricatore da 3 kW, 6 kW o al massimo 22 kW. Trattandosi di qualcosa di nuovo e non ancora testato sul campo può dare qualche problema di compatibilità con le stazioni di ricarica esistenti che prima o poi andrà risolto. Chiaro che Renault spinga all’utilizzo esclusivo di sistemi di ricarica già verificati con la Zoe.
Be si, la Leaf si carica con tutto, anche senza colonnina (infatti tu parli di impianto elettrico ma non chiarendo penso parli del tradizionale che abbiamo tutti in casa e che va benissimo per Leaf) oppure hai messo una wall box?
Se si, che modello/marca?
La Zoe appunto è nuova e probabilmente ha un sofware di autenticazione con la colonnina un po’ da limare….
(avrei tanto voluto sapere le versioni software del mezzo, ma sono info che non son riuscito a rilevare…. di infotainment farò un post dedicato, e (anteprima) sarà l’unico in cui parlo male, anzi MALISSIMO, di zoe….).
Riguardo alle politiche Renault… ricordiamoci che il limite dei 3 kW c’e’ solo in Italia (non è una critica, è motivi di cultura e vecchie opportunità ed accordi commerciali) mentre all’estero il limite è più alto. In Francia poi hanno oltre 50 centrali nucleari….
Per carità, questo non giustifica che almeno per l’Italia poteva ammorbidire la cosa…
Io ho l’impianto da 3 kW + 4,7 kWp del FV. Ho installato la Wall Box dell Schneider e riesco a caricare senza problemi. A vicenza c’è una colonnina dell’AIM ma non riconosce la sua tessera.
Come già avevo detto quando l’ho avuta in prova ho testato la ricarica alla colonnina dell’iper di brembate ed ho avuto bene o male gli stessi problemi…
dal 3 al 6 agosto ho la Leaf, li si che avrò modo di provare per bene tutte le colonnine…
Vedi allora che non sono l’unico ad aver avuto problemi?
Alcuni mi hanno trattato come imbranato…. (che forse è vero, ma dovrebbe essere un sistema per tutti, imbranati inclusi!).
Facci sapere della Leaf (non solo per la colonnina che secondo me senza problemi).
Giusto per farmi i fatti tuoi: c’e’ una possibilità di prova per 3 giorni per tutti?
Anche pagando (poco) o venendo pagati (tanto)…
Sai, ci ho preso gusto…
Noleggio hertz, se hai qualche convezione non è impossibile come costo…
Io lo faccio solo per rendermi realmente conto di quanto faccia al caso mio la macchina e provare di persona la ricarica delle colonnine prima di convincermi a fare il grande passo ed acquistare la Leaf.
Se per caso in quei giorni vuoi fare qualche test sono disponibile.
Ho fatto richiesta della tessera a2a, quanto ci vorrà per riceverla?
Noleggio classico? Ci ho pensato pure io, più di una volta, ma mi devo preparare bene a sfruttarla e quindi studiare bene percorsi.
Anche le E-VAI volevo provare (iOn e forse Smart).
L’idea dei test non dovevi dirmela….
Per la A2A/E-Moving non so dirti perchè da quando la chiesi io i tempi sono cambiati (settembre 2012 e dovetti rincorrerli) e sembra ora siano più efficienti.
Vediamo se qualcuno su questo blog può rispondere con più puntualità.
Nessun problema, se vuoi fare qualche test sono disponibile, penso che la mia email tu la possa vedere.
Si, Noleggio Classico:
https://www.hertz.it/rentacar/q-11998352/scopri-l-elettrica-nissan-leaf-special-offer
Ho provato anche io il servizio E-VAI, non è male ed accettabile come costi, ho guidato una Czero.
Tornando alla Zoe credo che il caricatore sia il suo punto di forza, anche se inizialmente sta dando qualche problema, secondo me è l’unico particolare in cui è superiore alla Leaf.
Parlando di wallbox mi risulta che quelli di Enel erogano al massimo 3kw, per potente maggiori mi pare che la Renault proponga quelle della Schneider.
Difficile dire quale sia “superiore”. E’ curioso che Nissan e Renault sono lo stesso gruppo. I due diversi sistemi di carica antitetici sono la conseguenza dei diversi mercati principali di riferimento. Uno ricco di caricatori DC e l’latro molto meno.
Trovo una grande opportunità (ma del tutto casuale, non studiata, almeno nel caso specifico) che alla fine lo stesso costruttore (o due ma imparentati strettamente) abbiamo l’occasione di farsi “concorrenza” sullo stesso campo ma con due approcci completamente diversi.
Ben presto potranno passarsi feedback ed esperienze su idee diverse portate avanti e prendere il meglio dei due mondi (compatibilmente con la globalizzazione di due modelli che nascono rispettivamente in Asia ed Europa).
Altro segno di lungimiranza e saggezza di Ghosn!
La ZOE dà problemi con le colonnine esistenti anche in Germania.
http://www.goingelectric.de/forum/renault-zoe-ladung/mc-donalds-ladeprobleme-mit-dem-zoe-geloest-t1566.html#p25174
Qualcuno risolve con un adesivo “NO RENAULT ZOE”.
Era prevedibile, da anni che la ZOE veniva rinviata e messa a punto, e la forte raccomandazione di stazioni di ricarica omologate “ZE Ready” o “EV Ready” doveva far sospettare.
Girando sui siti esteri fioccano i commenti sulle peculiarità del sistema Renault, adatto a ricaricare a 43 kW ma non adatto ad una presa domestica. Infatti, sino a 3 kW (circa 13 A) funziona ancora bene, a 2 kW (10 A) l’efficienza cala al 54% e i tempi di ricarica arrivano a 18 ore.
Questo è il motivo per cui Renault non prevede la ricarica con il cavo per presa domestica ma solo stazione di ricarica fissa.
Per la verità esistono i cavi per ricarica con spina industriale sia pure non originali ma se usati 10 A (massimo tollerabile da presa domestica) hanno gli stessi problemi.
In effetti c’è chi si pone il dubbio se il sistema Renault ZOE sia una falsa buona idea.
http://myelifenow.blogspot.it/2013/04/renault-zoe-and-its-cameleon-charger.html
Caspita. Interessantissimo contributo e link!
Mi sa che questa ZOE deve essere molto ben affinata, per il software del Cameleon, e di conseguenza anche le colonnine!
Di fatto…. la ZOE è un sottostandard rispetto agli standard IEC. Il che è un fatto un po’ increscioso, va contro i principi della standardizzazione europea e internazionale, va contro l’interoperabilità. Però… chi comanda è il veicolo. E’ il prezzo che paga Renault per una tecnologia diversa da tutti gli altri. Molte stazioni vanno già bene, un po’ per caso, un po’ perchè il costruttore ha avuto la possibilità in anticipo di fare le eventuali modifiche. Sentiremo parlare per un po’ di “ZOE compatibile” oppure di “NO ZOE”. Sempre leggendo nei siti esteri ho letto che prevedono l’adeguamento di tutte le stazioni di ricarica esistenti entro due anni……
Per risolvere il problema della scarsa efficienza a bassa potenza della ZOE, che di fatto impedisce di ricaricare da una presa comune, la Renault ha previsto un secondo caricabatteria a bordo, piccolo, disponibile dal 2014. Almeno così pare (non sono molto bravo in francese). http://www.moteurnature.com/actu/uneactu.php?news_id=27120
a me però serve la ricarica veloce però!! Non 10 ore altrimenti addio lavoro
Ritengo questo blog molto interessante, ma cosa ne pensate di unire l’Italia e parlare anche delle colonnine esistenti in Puglia e Calabria? Sul nostro sito http://www.evcharging.it potete trovare le nostre prove. Ultima la Zoe che dalla colonnina del parking Gestipark di Bari carica il pieno in appena 45 minuti.
A pesto
Lorenzo Ranieri
Grazie innanzitutto!
Io unirei bei volentieri l’Italia ma solo solo io e sono di Milano… Ma voi seguiteci che io ed i lettori faremo lo stesso con voi!
Anzi ora giro un po’ sul vostro sito….
(Ma non avete un account facebook? Lo odio pure io ma effettivamente è utile per stare ‘sincronizzati’…)
Io ci lavoro con la Zoe e dico che è un mezzo molto carino ma vedendo ciò che sopra avete scritto è pieno di difetti.
Inizio con il dire che le officine non hanno sempre tutto il materiale necessario per sistemarla, ho avuto in 6 mesi nell’ordine:
– dopo 300 km blocco del motore causato, dopo 1 mese riparato (specifico nel mese di Agosto quindi con chiusure comprese) si è scoperto che era dovuto ad un guasto alla batteria del motore.
– Alla riconsegna mi accorgo che il clima non funziona e l’autoradio non rileva le vie di Milano ma non essendo urgente visto il periodo e servendomi per lavoro evito di fermarla e aspetto un po’.
– A metà Settembre rilevo che ha problemi con le colonnine e a Milano le testo tutte (alcune non vanno, altre in alcuni giorni mi permette la ricarica e altri giorni no, altre vanno sempre senza problemi), però mi capita un giorno in cui girando tre colonnine diverse, dove specifico che giorni prima avevo caricato senza problemi, in quel giorno non ne vuole sapere, mando quindi la macchina in assistenza con il carro attrezzi e loro la ricaricano dopo due giorni (ferma senza che la guardassero per gestione interna) senza problemi, quindi mi dicono “senta sistemiamo il clima?”, e io rispondo va bene ma deve portarla a San Giuliano Milanese perché qui a Buccinasco non abbiamo il macchinario per le ricariche.
Portiamo a San Giuliano Milanese il mezzo e li mi dicono che però bisogna cambiare l’intera pompa che è saltata quindi aspettiamo che arrivi il pezzo, poi arrivato il pezzo salta fuori un altro problema, cioè non hanno il macchinario per ricaricare il gas specifico del clima della Zoe e quindi aspetto che Renault Italia mi dia indicazioni (sembrerebbe che in Italia non esiste nessuna concessionaria che abbia tale macchinario specifico per la Zoe forse uno non ufficiale a Verona e secondo loro avrei dovuto farla portare li, cosa che non permetto visto che come detto è un mezzo di lavoro).
Ritiro quindi il mezzo con la pompa cambiata ma senza il gas caricato in attesa di news.
Riesco ad usare per un mesetto circa finalmente Zoe e arrivo a farci circa 3000 Km in un mese durante il quale ho problemi vari alle colonnine che però non mandano in blocco il mezzo e quindi con tenacia li supero e appunto tiro avanti.
– Arrivo però a Novembre quando un giorno tiro la batteria un po’ al limite (sotto il 10%) e provando ad attaccarmi ad una colonnina (in corso Lodi) vedo che salta, mi sposto in un’altra e riesco a caricarla (in via Sarfatti), parto per il lavoro e verso pranzo mi devo fermare ancora a caricare, ancora una volta sono sotto il 10%, ancora mi salta la colonnina (centro commerciale piazza Accursio), mi sposto in riserva sparata in via Durando e salta, mi spingo piano piano fino all’officina di Sesto S.Giovanni e niente mi dicono che la presa frontale e difettosa e manda in corto anche la loro colonnina.
Lascio la macchina dopo una settimana arriva il pezzo lo cambiano ma non risolvono il problema perché la macchina non vuole saperne di ricaricare e non sanno come risolvere il problema, dopo 15 giorni mi dicono che nel frattempo vengono a sapere che l’officina Renault di Baranzate ha il macchinario per ricarica il clima e quindi mi avvisano che intanto l’avrebbero portata li per risolvere quel problema.
Ricaricano il clima ma non avendo risolto il problema per la ricarica della batteria non possono dirmi se il climatizzatore funziona correttamente e quindi siamo fermi li.
Passa intanto un’altra settimana e forse vengono a capo del problema (un rese della macchina e una riprogrammazione), intanto ormai e praticamente passato un mese senza aver potuto usare la macchina (6 Dicembre)
Ritiro il mezzo il Venerdi, la uso il Sabato e Domenica, ancora una volta provo in corso Lodi ma la colonnina è spenta, mi sposto in Sarfatti ma non vuole caricare (solito errore “Impossibile ricaricare batteria”) tirando un po’ il collo (sotto il 10%) riesco ad arrivare in Accursio e riesco a caricare (non a pieno). Vado in fiera a Rho (8 Dicembre) e tornando provo a caricare il mezzo che ancora una volta non ricarica alla prima colonnina (in Sarfatti), lunedì provo a girarne altre, piazza Dateo niente (ma avevo già ricaricato li altre volte), provo in corso Monforte (infallibile fino ad ora, niente non carica neanche li), quindi mi arrendo e faccio portare ancora la macchina in officina Renault a San Giuliano M., li dopo due giorni mi dicono che loro sono riusciti al primo colpo a caricarla.
Io non so più che fare secondo non è solo un problema di colonnine ma Renault oltre a ripararla dice che non può fare nulla, io a Gennaio ho intenzione di andare in una associazione consumatori perché non posso andare avanti ad usare un mezzo un mese si e uno no.
accidenti… mi sa sei solo sfortunato, ma la rete Renault Italia fatta da imbranati!
Ma -domanda- le officine che citi hanno il logo e certifica Z.E.?
Alcuni dei problemi (ZOE che manda in corto la stazione di ricarica) sono assai tipici sulle colonnine che non sono state aggiornate/predisposte per la ZOE.
Accidenti che sfortuna che hai con la Zoe, mi fai ricordare quando comprai ai tempi la Lancia Dedra nuova di pacca digitale cio fatto 6000 kilometri i 15 mesi lo usata forse 4 era sempre ferma in garage
per vari difetti. Alla fine me l’hanno ritirata.
Credo anch’io che si tratti della tua auto riuscita male. Capita anche con le auto normali e mi ricordo molti casi sfortunati di marche diverse. Ma a casa o in ufficio carica bene la tua Zoe? hai il wall box?
Rosario: direi che devi chiedere alla concessionaria che ti venga sostituita subito l’auto, pena azioni legali. Fai scrivere da un avvocato. La via delle associazioni consumatori è da valutare. Io con la mia Zoe, non ho nessun problema ed ho percorso 6500 km da luglio. Tuttavia non ho mai provato colonnine pubbliche e solo occasionalmente ho effettuato ricariche fuori casa.
Ciao a tutti, e al padrone di casa (del blog),
dal 23 Dicembre sono un fortunato (?) possessore di una Zoe per uso privato.
Vivo a Roma e quindi sono un pò fuori zona rispetto al topic del blog, però vorrei condividere i problemi di ricarica che sto avendo con le colonnine dell’Enel (servizio Enel Drive – http://www.eneldrive.it) qui di Roma.
Infatti su ben 7 colonnine provate sono riucito a usarne solo una per ricaricare.
Il problema per quelle che non funzionano si manifesta in questo modo:
-si attiva la colonnina con la card
-si inseriscono le prese
-parte la verifica
-la macchina va in stand-by e avvisa che la ricarica è impossibile
-la colonnina va in stand-by
a questo punto non mi resta che disconettere il tutto.
Però la colonnina non dà errore…
Dopo aver chiamato la filiale Renault (dove il venditore è anche molto disponibile e mi sta seguendo anche dopo la vendita) e i numeri dell’Enel ho scoperto che:
– il sistema ZOE fa un controllo sulla messa a terra dell’impianto della colonnina e se non lo ritiene “soddisfacente” non abilita la ricarica
– Enel “pubblicizza” le sue colonnine come ZOE certificate ma in realtà dove il servizio è fornito da ACEA (distribuzione elettrica Roma) non può garantire che l’impianto elettrica abbia una messa a terra soddisfacente
Chiudo il post aggiungendo che cercherò di scoprire qualche valore oggettivo della “messa a terra” che ZOE considera soddisfacente.
Buone Feste a tutti!!
Riky the Doc
A me la colonnina diceva che il veicolo era in standby, il veicolo diceva invece che si stava ricaricando (???), poi dopo un po’ (non ho misurato quanto), senza che io facessi niente, sul display della colonnina (Roma, via Ugo Ojetti) hanno iniziato a “scorrere” i kWh, mostrando che la ricarica era in corso a 22 kW.
Questo però al secondo tentativo; al primo tentativo, “allarmato” dalla scritta “standby” sulla colonnina, ho ripassato la card sulla colonnina (senza esito), ho scollegato il connettore sull’auto… col risultato che la colonnina è finita offline! (ops).
Per quanto riguarda la ricarica casalinga, leggendo su qualche forum e sito deduco che sia indispensabile usare SOLO il cavo fornito da Renault, a causa della complessità del caricabatterie Chameleon di bordo; in caso contrario potrebbero esserci problemi di sicurezza.
Non mi risulta che Renault fornisca per la ZOE un cavo per ricarica casalinga da presa,
Jumpjack, in dotazione della Zoe non c’è il cavo casalingo, ma solo quello per le pubbliche ricariche. Dipende dal wall box scelto comunque. Esistono i cavi di ricarica portatili per la ricarica lenta o casalinga, ma sono venduti da terze ditte come la E-station per esempio.
Io avevo capito che la Renault produce/vende un suo cavo specifico…. (ma non è incluso nell’auto, è un optional). Ed è indipendente dal WallBox, lo infili in una presa shucko. Però è un metodo sconsigliato, da usare solo occasionalmente, dice il manuale.
Non mi risulta per la ZOE attuale (per le altre Renault si). Il cavo per la Schuko dovrebbe essere disponibile per la ZOE 2014 con un secondo caricatore di bordo a bassa potenza.
http://www.lefigaro.fr/societes/2013/03/15/20005-20130315ARTFIG00534-voiture-electrique-le-marche-des-bornes-de-recharge.php
Mah… forse sarebbe stato meglio rispettare al 100% le norme IEC.
I problemi della ZOE arrivano a Striscia la notizia….
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/puntata/ultimapuntata.shtml
Questo link dovrebbe andare per sempre:
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?19199
Uno dei problemi della Zoe è il rendimento del caricatore di bordo, da ben 43 kW, che è molto basso se usato a potenze da presa domestica (2 kW, 10 A) (con il cosiddetto cavo per ricarica occasionale o di emergenza). Per evitare tempi di ricarica lunghissimi e inutili dispersioni di energia, Renault aveva escluso questo tipo di ricarica per la Zoe. Nel frattempo erano usciti cavi per la Zoe non originali con spina industriale (che raggiunge 16 A veri) da parte di un costruttore italiano. Ora Renault sembra aver trovato una soluzione (o forse un palliativo). Si tratta di un cavo con box con spina Schuko. Se inserito in una presa Schuko comune va a 10 A con un tempo di ricarica dichiarato di 16,5 ore. Se inserito in una particolare presa Schuko “rinforzata” va a 14 A con una durata della ricarica di 10,5 ore.
http://www.elektroautor.com/en/notladekabel-zoe/
Renault aveva anche annunciato un secondo caricabatteria di bordo ottimizzato per basse potenze, che l’abbiano abbandonato?
come si è risolto il segnale “Guasto Elettrico” PERICOLO?
Nello specifico a quale intervento/commento ti riferisci?
A Roma ci sono una ventina di colonnine che non ricaricano la Zoe: sono quelle vecchie da 3 kw ed è anche riportato sul sito enel drive con la dicitura “non compatibile con Renault Zoe”. Ho provato a segnalarle in blocco ad Enel senza esiti (ho scritto anche a Renault chiedendo di fare pressioni su Enel: hanno detto che manderanno una comunicazione). Per la messa a terra a casa ho verificato che solo dopo aver installato un secondo picchetto e raggiunto un valore di 10 ohm il sistema funzionava e sono riuscito a ricaricare.
Allora conviene caricare quando piove…