60 commenti su “Aperto punto di ricarica Iperportello

  1. Tre prese,…. complicazione ad affari semplici. Arriveremo alla presa unica europea come di parla da anni?

    • Sottoscrivo pienamente. Questa realizzazione, per quanto lodabile per alcuni elementi, è al di fuori di un contesto competitivo (mi risulta faccia parte di un progetto sperimentale finanziato da A.E.E.G.).
      Le colonnine dovranno essere presenti a migliaia, per cui dovranno costare POCO!
      Avere contemporaneamente la Tipo 2 e la Tipo 3C non ha alcun senso (posso capire Rozzano, è una installazione già “datata” e a quel tempo non era ancora chiara la decisione della Commissione Europea…ma Iperportello no, sono mesi che la Tipo 2 è stata scelta come connettore standard e, da quel che sembra, la Tipo 3C sta andando progressivamente in disuso).
      Per quanto riguarda la 3A: ok per i veicoli leggeri (non me ne voglia il buon selidori!), però non vedo molto uno scooter o un quadriciclo parcheggiato in un posto auto, mi sembra uno spreco di spazio (come detto prima, va bene per queste prime installazioni, però in un’ottica di diffusione direi di portare avanti modelli diversi…).

      Ok che nel più sta il meno, però in un qualche modo penso che questa complessità allontani le persone piuttosto che avvicinarle (mi metto nei panni di un passante che allunga l’occhio e vede quel gruppo di prese, chissà cosa pensa…).

      • Ma no, dai, chi non è veramente interessato le DIVERSE prese non le nota per niente, pensa siano tante per servire TANTI utenti diversi.
        Inoltre nel caso specifico di ClassOnlus sono tutte tappate e quindi neppure si vedono le piedinature diverse.

        Riguardo al 3A (non ho capito perchè dovrei averne a male) io ne farei volentieri a meno, ma il twizy (almeno italiano) ce l’ha e solo quello, quindi per un po’ ce lo dobbiamo tenere.
        Poi nel mio caso specifico mi prendo quello di cui avrò bisogno nel momento in cui sarà lo standard (io patteggio per la Mennekies, comunque, nonostante il peso ed il costo non irrisorio).
        Basta che tengano il 220v~!

        • Intendevo per il fatto che mi sembra ricarichi con una 3A, anche se non hai un veicolo leggero.
          Quando si parla con una persona non addetta ai lavori, che si interessa per le prime volte ai veicoli elettrici, è frequentissimo sentirsi dire: “beh mi sembra che non c’è ancora uno standard per la presa, quindi ci sono problemi a ricaricare.. (quindi) è ancora presto, bisogna aspettare che si mettano d’accordo..”
          Non è così, il “problema” è risolvibile facilmente, però i pregiudizi sono uno dei veri ostacoli alla diffusione dei veicoli elettrici.

          • In effetti visto che i problemi tecnici ci sono e sono innegabile (nelle auto EV), è piuttosto strano crearsi anche confusioni aggiuntive artificiali su connettori e prese!

            • Ma è una confusione solo italiana. Nel resto d’Europa usano solo la tipo 2. Unica eccezione la Francia ove usano prevalentemente la 3C ma anche la 2 soprattutto nelle zone di confine. Ma tre prese diverse ci sono solo in Italia! non ci facciamo mancare nulla!!!!!

              • Carlo…. la terza presa viene utilizzata quasi esclusivamente dai veicoli a due ruote… come dicevo in un altro post, ormai il 99,09 dei veicoli che ci sono caricate alle nostre colonne utilizzano solamente il tipo 2

                  • Eccerto…. ti controlliamo 😉 A parte gli scherzi, la registrazione dell’utente non è un capriccio nostro e nemmeno un sistema per avere un data base, ma semplicemente un modo per poter aiutare l’utente se dovesse avere dei problemi…. prova ad immaginare all’ikea se un veicolo dovesse avere un corto circuito. Ora che il tipo della manuntenzione se ne accorge, prende il numero di targa, si reca all’ufficio informazione che a sua volta deve fare un annuncio, il veicolo potrebbe avere dei grossi problemi… il nostro sistema, automaticamente, manderebbe un sms con inserita la scritta: attenzione, il veicolo potrebbe aver subito un’avaria… non è meglio?

                    • Ma state scherzando?
                      Io sono la persona più open d’Italia, non ho segreti e sono favorevole a tutti i controlli, figuriamoci poi per motivi statistici!
                      L’ho anche scritto nel post che mi piace molto (e siete gli unici) che lasciate consultare un log delle ricariche.
                      E poi comunque per me che sono maniaco delle statistiche e non ho un serio strumento di misura a bordo del mezzo è l’unico metodo per sapere quando ho caricato!

        • Certo che la 3A ce la dobbiamo tenere, la 3A la sua anche la Piaggio. Tuttavia è curioso che questi veicoli utilizzino la 3A solo per il mercato italiano.

      • Mah… io mi chiedo se poi questa 3A sia veramente necessaria per i veicoli leggeri, come tutte le cose che sono in uso solo in Italia. Se non si vuole usare la semplicissima schuko (orrore!, ma all’estero lo fanno), perchè non usare la tipo 2 anche peri veicoli leggeri? non dite che è una questione di costo…. col fornitore giusto possono costare pochissmo. Potremmo avere le medesime prese usabili indifferentemente per qualunque veicolo.

      • Fino a questo momento il dato sulla ricarica è questo: 75% veicoli a due ruote e 25% veicoli a 4 ruote. La scelta quindi deve essere anche quella di permettere di ricarica i veicoli a due ruote, trovando delle soluzioni che non riducano lo spazio alle auto ( l’esempio di Monza mi sembra positivo). La presa di tipo 3C è stato utilizzata solamente 10 volte nell’arco di un anno. ( 0,1 %) Concordo che è ormai obsoleta, ma purtroppo in Italia è ancora prevista e utilizzabile e purtroppo, per l’impegno preso con la AEEG, dobbiamo ancora istallarle ( spero che con il mese di settembre di non essere più obbòligato) Purtroppo le stazioni dell’Iperportello – Grandate e Varese sono state istallate a Gennaio e quindi sono ancora il modello vecchio ( con tre prese). Sono state aperte ora per il boicottaggio dei Comuni, in particolare quello di Milano che non permette a nessun’altro, al di fuori di A2A, di istallare colonne sul suolo pubblico ( Class onlus ha in corso una vertenza presso l’Antitrus). Le colonne di Class onlus sono date in accomodato gratuito, grazie al contributo dell’AEEG, nei supermercati, in ogni caso il costo di vendita, in questo caso con due prese per vano ( ogni colonna ricaricherà due veicoli contemporaneamente anche con la stessa presa) è molto basso. I costi maggiori sono dovuti all’allaccio della corrente ( almeno 22 KW).

        • Interessante l’accordo con la AEEG vuole anche la 3C (la 3B no? strano!). Forse sarà il caso di inoltrare all’AEEG il comunicato stampa della Commissione Europea di gennaio 2013.

          • Probabilmente il progetto sperimentale prevede per l’appunto la sperimentazione di sistemi diversi, che comunque direi è servita, per avere l’ennesima conferma che la 3C rimarrebbe, anche se installata, praticamente inutilizzata.
            Interessante anche la percentuale di ricariche tra auto e due ruote, non credevo così tanto sbilanciata a favore delle 2 ruote..

            • L’incarico AEEG risale al 2011 e quindi non c’era ancora la raccomandazione della CE. Come dici, la sperimentazione prevedeva sistemi diversi e ci siamo adeguati. Fortuna vuole che il sistema di gestione della colonne, progettato, realizzato e gestito interamente in Italia, è già programmato per la sostituzione di qualunque presa senza nessun problema al solo costo della presa ( hanno dei prezzi pazzeschi). Nulla vieta che sulle colonne già istallate possono essere fatte delle modifiche in base all’innovazione ( 44 Kw al posto della 3C oppure altre soluzioni…)
              Nella relazione che abbiamo appena consegnato all’autorità abbiamo inserito, come hai ben evidenziato, l’inutilità di continuare a mettere la 3C. Prove alla mano e quindi possiamo affermare che da oggi la scame trifasica è morta e sepolta per sempre 😉
              I dati che abbiamo dimostrano che in Italia il vero mercato per i prossimi tre anni sarà quello delle due ruote.

              • 44 kW (fast AC) si fa con il cavo fissato alla stazione di ricarica. Del resto un cavo staccabile per tale potenza sarebbe qualcosa di assai poco maneggevole e…. costoso!

              • La relazione per AEEG è di natura riservata oppure potresti condividerla qui?
                Puoi pubblicare qualche dato sull’utilizzo delle colonnine fino ad oggi?
                Sarebbero informazioni utili. Grazie

                • Mirko, le relazioni sono riservate e serviranno all’AEEG per decidere se il nostro modello in service proveder in concorrenza è più utile di quello di enel e a2a in service proveder in esclusiva e quindi non posso pubblicarli in un sito pubblico, ma a differenza di quelle di Enel e A2a che hanno sottoscritto una patto di riservatezza con AEEG, ( in particolare hanno richiesto, mi pare che sono matti, 🙂 di non darmi copia) ( pazzesco: noi siamo una associazione ambientalista di volontariato e loro una multinazionale con 90.000 dipendenti e hanno paura di noi!!! ), non ho nessun problema ad inviarti una copia, ovviamente con l’impegno alla riservatezza e alla non divulgazione. Penso che il loro problema è che non riescono a lavorare i dati raccolti ( il loro sistema non lo permette) e soprattutto avranno paura di confermare che le colonne singole messe a random sulla strada pubblica non raggiungono i risultati sperati ( ovviamente i loro dati li conosco per amicizia al loro interno) Scrivimi se voi il tuo indirizzo a presidente@classonlus.it

            • Certamente i veicoli leggeri hanno meno bisogno della ricarica pubblica. Ma è anche vero che sono molti di più.

      • Comunque vi ricordo che il problema non è il costo delle colonne. Con due prese, ovvero solo quelle che servono, i costi delle colonne non potranno superare le 1.800 – 2.000 euro con tutte le protezioni previste. Avendo a che fare ogni giorno con tutti i produttori di colonne, purtroppo solo due sono italiane al 100%, sono preoccupato dei costi di gestione e di manutenzione che molti produttori chiedono per dare la sicurezza che il servizio venga erogato senza intoppi: i francesi chiedono all’anno cifre superiori di tre volte il costo delle colonne. Ma il vero problema, soprattutto se vogliamo che in Italia non ci sia il monopolio enel, con i relativi costi ( 45 centesimi al kW) collegati, si dovrebbe imporre il romming obbligatorio a tutti i produttori del software di gestione delle colonne, concedendo l’accesso alle loro sorgenti. Sarà l’unico modo per abbassare i costi, come avviene per la rete telefonica. Per ora soltanto due produttori hanno risposto positivamente ( su 18 interpellate) e purtroppo non sono i nostro amici “concorrenti” 🙂 della sperimentazione AEEG. In tutta europa le colonne si possono prenotare a distanza ( stiamo sperimentando con Nokia un sistema non male, ma non posso ancora dirvi di più) in modo da garantire l’accessibilità certa della ricarica e programmare i tragitti. Lo stiamo facendo persino per i condomini, non capisco il perchè non lo si possa fare per le ricariche pubbliche…mistero! CMQ sono tranquillo perchè il governo la pensa come me e l’ultimo documento uscito dal ministero ricalca quasi completamente la nostra sperimentazione, con buona pace di enel ( mi odiano sempre di piu’) 🙂

        • Visto in foto mi sembra che quanto realizzato, tra colonne a terra, paletti per proteggerle, vie cavi sotto traccia nel pavimento in cemento, etc, sia molto più costoso del necessario.
          Non sarebbe molto più economica una realizzazione a muro come fatto dall’AEVV all’Autorimessa Garibaldi di Sondrio?

          http://www.aevv.it/content.asp?idcat=55&cat=13

          Saluti Antonio

          • Ma che ce l’hanno con noi?
            Ho fatto a tempo a vedere una foto e l’hanno tolta!
            Comunque mi sembravano le colonnine di E-Station (tipo queste: http://www.e-station.it/img/galleria/thumb/e-station-11.jpg ).

            Comunque -a proposito di parcheggi- mi chiedo perchè non lo facciano tutti (e già che ci siamo anche i centri commerciali): sarebbe un plus non da poco e praticamente tappa obbligata per chi ha mezzi elettrici (ed -almeno nel mio caso- accetterei meglio il costo di un servizio che altrimenti non ha nulla, di fatto si paga per occupare uno spazio senza avere niente in cambio!).

              • Queste tipi di colonna sono le prime istallate da alcune aziende energetiche… di modelli c’è ne sono tanti, compreso quello dell’enel e quello che abbiamo progettato noi per Sorgenia. Quelle della foto hanno un costo di produzione abbastanza contenuto: due prese. max 3 Kw e senza intelligenza, siamo nell’ordine di qualche centinaio di euro…. ma non penso che sia il sistema per il futuro, ma solo per le ricariche domestiche….

                • Ma non è così, quello che sta dentro una wallbox è identico a quello che c’è in una colonnina a basamento. Il modello della foto, prodotto da EV-BOX e distribuito da e-Station, è disponibile fino a 22 kW per presa, con o senza intelligenza (rfid, modem gsm/gprs ecc.).

                  • Certo che si, dentro ad una wallbox può esserci la stessa componentistica presente ad una colonna a basamento. Tutto dipende da cosa chiede l’utente e quale è utilizzo. Di norma non serve inserire tre prese o il lettore della CRS , la banda magnetica o il lettore ottico e quindi l’ingombro può essere ridotto….. Osservato solo che il prezzo di produzione di un WallBox come quella della foto, formata da una solo presa, 1 fase, 16A, 3,7 kW e, penso, un lettore rfid senza intelligenza è di circa 200 -250 euro. Se poi l’utente vuole aggiungere anche una 3 fase, 32A, 22 kW, il prezzo ovviamente aumenta…. ma non è più una wallbox, ma una colonna simile a quella che abbiamo istallato, come slave, al portello, la quale in tanti altri posti è stata sistemata nel muro.
                    In altri parole, ogni utente ha le proprie richieste e in questi due anni di sperimentazioni saranno stati più di 100 le variazioni su i modelli base che ci hanno richiesto

                    • Per risparmiare spazio esistono i punti presa da applicare ai pali della luce ed anche i punti presa senza altri componenti che sono alloggiati in un quadro separato. Non sono soluzioni sempre applicabili ma in alcuni casi sì.

          • Come avevo già evidenziato sopra, i costi delle colonne non sono per niente gravosi e rappresentano circa un 20% del costo delle stazione di ricarica. Costa invece portare l’elettricità neccessaria per poter ricaricare le auto di ultima generazioni. Le colonne del portello posso essere attaccate al muro, ma la differenza di costi è intorno alle decine di euro…….

  2. Rispondo subito a Carlo. Hai ragione, siamo un paese strano. Purtroppo in Italia la CEI ha autorizzato ancora tre tipi di prese e quindi se si vuole caricare TUTTI i veicoli in commercio occorre istallare tutte le tre prese con costi aggiuntivi inutili. Spero che prima o poi ci arriveremo.
    Sulle osservazioni inserite nell’articolo non posso fare altro che ringraziare per la stupenda collaborazione che, come sai, è davvero utile per la nostra sperimentazione e sarà mia premura informare e trasmettere al nostro geniale produttore per risolvere questi inconvenienti.
    Provo comunque ad accennare a qualche risposta.
    1) “Il sistema non ricorda di rimuovere la tessera…..” può essere che vi sia un piccolo Bug sul nuovo sistema, ma questa caratteristica è presente in tutte le stazioni e quindi entro settembre verrà tranquillamente risolta.
    2) “la presa – pur incastrata nel box – può essere liberata senza più autenticazione…..” questa caratteristica l’ho chiesta ad S&H ( produttore del sistema), in quanto, alcune volte, per un errore di comunicazione tra la colonne e il veicolo, il sistema bloccava lo sblocco del cavo e l’utente si disperava ( due volte hanno tentato con un martello di sfondare il box delle prese). Parliamone, se ritenete che il sistema vecchio era più razionale, nulle vieta di ritornare al passato.
    3) “.. non arriva più il messaggio SMS…” Abbiamo tolto questo servizio in quanto non c’è ancora la neccessità di liberare lo spazio, in considerazione delle poche macchine in circolazione. CMQ il servizio funziona e ricominceremo ad utilizzarlo quando ci sarà l’esigenza.

    Su tutte le colonne c’è anche la possibilità di utilizzare anche il sistema RFID, in quanto, se un giorno, mi auguro al più presto, ENEL e A2A volessero utilizzare anche le nostre colonne per i loro clienti, possono utilizzare la loro tessere rfid date in dotazione. Sul piano tecnico per noi è già possibile e non avremo nessun problema ad identificarli i loro utenti attraverso le loro corte. Fino ad oggi, sia Enel e sia A2a sono rimasti in silenzio. Posso capire il loro imbarazzo in quanto da noi i veicoli si ricaricano Gratuitamente, dalle loro colonne occorre invece abbonarsi e pagare una quota mensile.

    • Però ENEL ed A2A sono comunque piuttosto ottusi: chi è lì è perchè sa che già esistono e (se ha tessera A2A/ENEL) pure di già un loro cliente, quindi non gli rubate senz’altro business!

      Anzi volendo possono fare i gradassi ed aggiungere come punti disponibili i vostri, a costo zero (oltre ai propri, anche se almeno in caso di Enel sono proprio ridicoli!).

      Domanda tecnica: quanto eroga al massimo una vostra presa?
      Inoltre spesso sono pure MOLTE, se fossero tutte occupare riuscirebbero comunque ad andare tutte a massima potenza?

      Per il punto 2, ovvero la presa bloccata, in effetti il problema vandalismo c’e’, ma mi sembra strano che avvenga con voi che siete comunque in un centro commerciale con sorveglianza privata e non ad Enel/A2A che sono su strade pubbliche.
      Inoltre siete stati ben chiari che se ci sono problemi ci si può (anzi deve) rivolgere al centro.
      Certo che se la battaglia è contro la stupidità umana, la guerra è ben dura!

      Per il punto 3 (SMS) avete ragione, e fra l’altro è per voi un puro costo, ma allora dovrebbe essere attivato se non è più attivo il blocco di cui al punto 2.

      Boh.
      Comunque per me il sistema è quasi perfetto, questa cosa dello stacco lo trovo meno grave che non la segnalazione di rimuovere la CRS.

      • La nostra presa eroga circa 22 Kw. A monza e a rozzano tutte le colonne possono erogare contestualmente 22 kw. Al portello la potenza è di 50 kw complessivi. Il sistema in ogni caso eroga sempre il massimo in base ai veicoli che si ricaricano. Mi spiego meglio: se in carica ci sono due macchine, ognuno prende 22 Kw. Se sono tre 16 Kw a testa e cosi via.
        Sul punto 2 non ho idee chiare quale è la soluzione migliore… dateci dei consigli. Sulla rimozione della CRS è solo una questione di ritorno dalla vacanze del programmatore 🙂

        • Normalmente in Europa la ricarica pubblica si fa con la spina sbloccabile solo dal proprietario. Non è solo per finalità antidistacco ma anche antifurto. Un cavo costa caro e farà gola! Per uqnato sia sorvegliato l’ambiente non è un problema per un malintenzionato far finta di nulla e portarsi via il cavo altrui….

    • Non attribuiamo più del necessario al CEI colpe che non ha (non la CEI che è un’altra cosa 🙂 ). Le norme CEI prevedono le medesime prese a livelli CENELEC e IEC. Ci mancherebbe che il CEI ne proibisse alcune!!!! Per la verità esisterebbe anche la presa 3B nelle norme CEI-CENELEC-IEC che nessuno ha mai visto (per fortuna!). La scelta di una presa unica, se non viene fuori da un accordo spontaneo, è una scelta politica o strategica. La Commissione Europea si è già pronunciata a gennaio: la presa unica europea è la tipo 2. Questo non significa che le altre siano proibite. Significa che non sono quelle di riferimento europeo, non sono necessarie.

    • “la presa – pur incastrata nel box – può essere liberata senza più autenticazione…..”

      Mi correggo (ci ho ripensato oggi).
      L’attuale sistema permette di rimuovere la presa non così a mano libera ma comunque premendo un tasto, quindi non sembra un sistema fatto per evitare che si blocchi tutto e qualcuno tiri la martellate, visto che comunque lo sblocco è elettromeccanico.
      Quello che invece segnalo è che questo comando può darlo CHIUNQUE poichè non è richiesto l’inserimento della CRS (l’ideale sarebbe poi che la CRS sia quella che ha avviato la ricarica su quella postazione).

  3. Carlo, la situazione ci è chiara….. infatti nel futuro metteremo solamente i modelli “scame 220” e la mennekes trifasica, ( sperando che sul mercato qualcuno riesca a migliorare queste due prese che, detto a voce bassa, anche ancora dei grossi problemi) anche se, da parte nostra, ci dedicheremo nel futuro soprattutto sulla colonne in continua lasciando, con viva e grande speranza, alle aziende di stato e municipalizzate, il compito di occuparsi dell’alternata…. a milan se dis..ofelè..fà el tu meste 🙂

    • Bene per la continua anche se dovrbbero occuparsene anche le aziende di stato e municipalizzate. Circa la presa tipo 2oOnestamente non saprei quali grossi problemi abbia la tipo 2 che non è solo di Mennekes ma di mezza dozzina di costruttori almeno in numerosi modelli (Walther Werke, Ratio, Phoenix, Bals,… ed anche Scame da qualche tempo). Non è una presa nata dal nulla ma un progetto comune di diverse aziende dopo aver esaminato altri tipi di prese per veicoli elettrici. Basta fare un giro nei paesi ove le stazioni di ricarica sono un po’ più diffuse che in Italia: Olanda, Danimarca, Estonia…. non hanno dubbi, la tipo 2 va benissimo: affidabile, comoda (per quanto possa esserlo un connettore che arriva a 43 kW), sicura.

      • I problemi sono collegati soprattutto ai collaudi fatti prima di uscire in pubblico. I miei tecnici mi dicevano che ci arrivano almeno il 25% con difetti di fabbricazione. Sempre i tecnici hanno provato altre produttori del tipo 2 e per ora mi dicono, se pur con i problemi soprariportati, sono le migliori. Ovviamente quando la colonna esce dal nostro laboratorio i problemi sono già tutti risolti, in quanto mi dicono, ma il sottoscritto non è per niente un tecnico, che i problemi sull’elettronica avvengono solamente all’inizio..

        • Ricaricato oggi a Portello la Leaf, tutto perfetto!!!
          Se posso fare una domando a Camillo, sapete già dove installerete le prossime colonnine?

          • Ottimo….. anche i display delle colonne slave ti sono sembrate abbastanza intuitive?
            Oltre al Portello – Varese e Grandate, dovrebbero finire i lavori a Busnago entro questo mese e entro dicembre a Cremona – Tortona – Brescia – Rimini e Verona con la corrente alternata e a Orio e Montebello con la corrente continua e alternata nei distributori. Aushan a Cinisello e a vimodrone

            • I display slave era la prima volta che li utilizzavo ma è stato tutto semplice.
              In mattinata ho avuto un po’ di difficoltà ad estrarre la Mennekes a Brembate e capisco che hanno voluto che sia libero dal lato stazione, certo che alla Leaf così e semplice rubare il cavo perchè dal lato vettura non è bloccato. Identica cosa a Monza Sabato, dove nella colonnina 2 non sono riuscito a ricaricare e mi sono dovuto spostare.
              Quindi a Orio ci sarà il CHAdeMO? Si sa dove saranno posizionate?
              Seriate nulla?
              Grazie per la disponibilità!!!

              • Grazie, infatti il problema è collegato alla difficoltà di estrarre la mennekes per colpa del riparo in plastica. Comunque tutto questo non succederà piu sulle nuove colonne in quanto, dopo aver fatto un pò di casino, anche tutti gli altri produttori delle colonne, oltre a Enel e A2A, le quali hanno ricevuto le nuove prese da parecchio tempo, potranno utilizzare le nuove prese e quindi si toglierà la protezione in plastica e le prese saranno bloccate autonomamente e pertanto si ritornerà al vecchio sistema dell’utilizzo della crs per sbloccare ( personalmente, sapendo quanto costa un cavo, preferisco le vecchie colonne, perchè, per rubare il cavo occorre almeno un martello). Non capiamo il perchè, ma è semplice utilizzare le slave piuttosto che le master, le quali sono più sensibili e hanno ancora qualche problema di comunicazione tra loro e le colonne. Ad orio ci sarà la ricarica a corrente continua nel nuovo distributore delle benzine che sarà costruito da settembre. CHAdeMo o COMBO purtroppo non dipende da noi…. Se la nissan continuerà ad inserire la CHAdeMo in europa sicuramente useremo quello, ma ho la sensazione che lo standard sarà la Combo. Seriate è previsto, ma i tempi saranno un pò più lunghi

                • La Commissione Europea ha indicato il Combo2 (CCS). Cioé il sistema DC indicato da ACEA e promosso da BMW, VW, Daimler, GM, Chrysler, Ford, Porsche, Audi. Tuttavia i giapponesi – Nissan in primis – continueranno a vendere ed usare vendere il sistema Chademo sulle loro vetture. Conclusione: in Europa si avranno entrambi i sistemi e la soluzione più semplice saranno le stazioni di ricarica multiformato, come quelle di ABB o di DBT che, avendo buona parte della componentistica comune, permettono di risparmiare rispetto a stazioni separate.

                  • Concordo con te Carlo, fin quando la Nissan non cambierà la sua presa, in Europa conviveranno tutte due i sistemi…. Infatti istalleremo per il progetto AEEG una colonna che avrà tutte le due prese e le stiamo costruendo in Italia grazie alla collaborazione della POMOS, ACI e altri imprese italiane. A parte i costi delle colonne estere e soprattutto i costi della gestione annuale collegate, fin quando avrà la forza, non aiuterò l’istallazione di sistemi di gestioni delle ricariche in luogo pubblico che non mi garantiscono nel futuro il roming e l’accesso delle informazioni, a meno che l’utilizzo possa avvenire solamente attraverso un sistema di pagamento interbancario ( bancomat )…..

            • Busnago? (ovvero Globo?) Ho scritto giusto qualche giorno fa un suggerimento (con modulo cartacelo in sede) di fare colonnine!
              Per quanto riguarda AUCHAN CINISELLO invece è il mio sogno da sempre perchè è IL MIO SUPERMERCATO DI RIFERIMENTO e se mi mettono le colonnine è la perfezione!!!!!!!!!!!!!!!!!!

              Proprio ed anche per questo gli avrò scritto almeno 20 email chiedendo se e quando lo fanno.

              Ma non ho scritto solo a loro ma un po’ a tutti (ma loro li ho martellati) e devo dire che come per il Globo anche loro sono stati perfetti: mai una risposta che sia una.
              Hanno decisamente una buona considerazione dei clienti, e si che a me i datori di lavoro mi hanno sempre insegnato che RISPONDERE è forse più importante di quello che si dice!

              Spezzo invece una lancia a favore di Carrefour e Leory Merlyn che mi hanno sempre risposto (e sono stati gli unici).

              A proposito, aspetto una risposta da 2 settimane anche da Metropoli (che mi hanno promesso mi avrebbero chiamato entro 2 giorni).

              • Anche io penso che Auchan di cinisello sia un luogo perfetto…. mi avevano detto di procedere e poi si sono fermati per la crisi economica e non hanno soldi, a detto loro, di portare la corrente. Noi possiamo fare tutto, infatti le colonne sono in comodato gratuito, ma non riusciamo a finanziare i lavori elettrici ….

  4. Gentilissimi tutti,
    Mi permetto di inserirmi tra i commenti per chiederVi info a Voi che ne sapete ampiamente più di me.
    Da 4 mesi sono possessore di una ion, che al momento mi sta dando parecchie soddisfazioni. Preciso che solo il mezzo mi dà soddisfazioni perché per il resto è la nebbia più totale. Il marchio si dimostra poco attento nei confronti del cliente e soltanto 2 splendide persone della concessionaria di milano di via gallarate, tramite mail, hanno saputo soddisfare le mie richieste.
    Ora vorrei avere qualche informazione circa le colonnine di ricarica: mi trovo a circa metà strada tra grandate e varese dove ci sono gli iper con posteggi per auto elettriche. Domande: con la ion che cavo posso usare per poter ricaricare presso le colonnine iper? Ho il suo bel trasformatore che utilizzo nel box dove posteggio la vettura, ma non credo possa essere utlizzibabile presso le colonnine dell’iper….
    Se trovassi un adattatore per mennekes su colonnina che si collega alla ion, con che potenza carico?
    Vi ringrazio di vero cuore! A presto! giuliano

  5. Ragazzi siete semplicemente fantastici!!! Mi avete illuminato!!!!
    In effetti mi è stato fornito soltanto quello che erroneamente chiamo “trasformatore” (beata ignoranza mia!). Tant’è che alla mia richiesta di avere un cavo a ricarica ultra rapida (chademo per intenderci) nessuno sapeva cosa fosse… Solo ampiamente dopo dalle due persone della concessionaria di via gallarate a milano mi è stato detto che questo cavo è direttamente nella colonnina per motivi di sicurezza. Credo che gli unici due punti di ricarica chademo siano villoresi (pubblico) e peugeot via gallarate (privato).
    Quindi sulle colonnine degli iper ricaricherei con il cavo indicato da Mirko C. al massimo a 3 kw (che a guardare il contatore elettronico assorbe 2,4 max) corretto?
    Infinite grazie e a tutti!!!!
    giuliano

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