Stranissimi lavori attorno alle colonnine di Assago….
….
Ma solo qua, perchè al Carrefour di Paderno Dugnano tutto è sempre uguale, inclusa la solita auto termica ad occupare il posto (incredibile che incidenza hanno le smart in questa pratica…):
Stranissimi lavori attorno alle colonnine di Assago….
….
Ma solo qua, perchè al Carrefour di Paderno Dugnano tutto è sempre uguale, inclusa la solita auto termica ad occupare il posto (incredibile che incidenza hanno le smart in questa pratica…):
Ecco a dover nuovamente riscrivere quanto faccia schifo il servizio ENELDRIVE… di contro ricordo che è il assoluto il più caro qualsiasi tipo di contratto si scelga: si può scegliere ENEL FREE DRIVE, ovvero pagare 40 centesimi al kWh, cioè furto con scasso (ed insulto per la parola FREE); oppure ENEL DRIVE FLAT (furto con scasso+beffa) dove si paga 25 euro al mese per riscontrare tutti i vari disservizi.
Non mi voglio però dilungare troppo su quanto sia pessimo questo circuito di ricarica (che ad oggi è l’unico nazionale), per questo farò a breve un post riassuntivo, qua volevo parlare del caso specifico delle colonnine di Assago, alle porte di Milano.
Ricaricare lì è una fortuna per colpa di disservizi EnelDrive (al quale aggiungiamo anche un paio di errori di installazione, pianificazione della zona, inciviltà degli automobilisti, di cui però Enel non può dirsi nullafacente al 100%, come già ci ha provato al convegno dell’altro ieri…).
Il racconto di quanto avvenuto qualche giorno fa quando ero in zona e decido di caricare: con ben 4 colonnine nell’arco di 1 km pensavo di essere proprio tranquillo, invece si scoprirà che non è stato così facile.
Approccio dunque le due colonnine dietro al McDonald (posizione esatta qua): non facili da vedere, sembra proprio che abbiano fatto di tutto per nasconderle.
Già scrissi della scellerata installazione di queste colonnine: traballanti (sono semplicemente appoggiate al terreno, non hanno fatto la gettata di cemento per imbullonarle, anche perchè sono in un prato…), in mezzo ad innafiatoi… (dell’installazione senza senso ne ho già parlato qua).
Ma il vero problema di queste colonnine è che le aree di sosta a loro riservate sono delle calamite attira-termici.
E’ quasi impossibile non trovarci tutti i posti occupati.
Fra l’altro ancora una volta viene da chiedersi perchè, con letteralmente centinaia di posti vicini, un autista di mezzi termici, debba proprio non resistere a piazzarla lì rischiando la multa.
Boh.
EnelDrive comunque qualcosa ha fatto (o forse più probabilmente il manutentore del parcheggio) piazzando questi espliciti e chiarissimi cartelli:
Purtroppo, come si vede, girano molti analfabeti che non sanno leggere e quindi le scritte non bastano:
Certo secondo me sarebbe stato molto meglio se tale cartello fosse stato con un bel divieto di sosta (il rotondo blu con bordo rosso e barra obliqua) e magari il pittogramma di un carro attrezzi. Un logo di ENELDRIVE o centro commerciale nell’angolo non avrebbe poi potuto trarre in inganno che si tratta di qualcosa di veramente importante.
Fa niente, ricarica saltata, andiamo allora al punto di ricarica vicino ma ugualmente nascosto sempre in zona.
Anche questo non è facile da trovare: streetview non ci è passato e l’indirizzo sul sito eneldrive non è chiaro: ad ogni modo si tratta dell’uscita lato PALAZZI VERDI della metropolitana.
Qua troviamo due colonnine.
Proviamo la prima ma l’RFID non viene letto per niente.
Proviamo la seconda: anche qua passando la tessera nessun segno di vita, seppure anche in questa il display è acceso ma sembra ‘pitturato’.
Un veloce SMS all’amico Roberto Petetta (che so recentemente ha provato anche lui a caricarsi qua con insuccesso) conferma l’identico comportamento, dunque non è la mia tessera ad essere illeggibile.
E’ chiaro che le due colonnine non vanno, non sono mai andate, probabilmente all’atto dell’installazione non sono stati connessi i lettori RFID.
Non si può dire non sia colpa di ENEL: il minimo a fine installazione che si possa fare è una prova, prova che evidentemente non hanno fatto.
Aggiungo anche che forse dovrebbero avere, in casa ENELDRIVE, un sofware che li avvisi se quelle colonnine non hanno MAI e POI MAI effettuato un’autenticazione e magari mandare qualcuno fuori che gli dia un occhio.
Certo, si dirà che sono così rari i mezzi elettrici che magari passano mesi prima che qualcuno li usi veramente, però l’uso più frequente delle colonnine del vicino McDonalds dovrebbe far sorgere almeno qualche sospetto.
Ok, comunque fallimento in queste due colonnine, torniamo da McDonalds.
Qua mi esercito in virtuosismi di parcheggio e bene o male riesco a far stare il mio mezzo in un’area in verità vietata ma in cui non do’ nessun fastidio.
Ed ora proviamo qua l’autenticazione….. NON VA!
Qua sono io in effetti ad essere stato poco furbo: conoscendo eneldrive e persino questa stessa area di ricarica, forse prima di perdermi in infinite manovre snervanti potevo almeno provare a vedere se le colonnine andavano… qua oltre al danno rischio la beffa!
Comunque il problema è sempre il solito: MANCATA COMUNICAZIONE CON IL CENTRO, lo stesso problema che segnalai 14 mesi fa… in pratica anche questa installazione è stata fatta senza alcun test, probabilmente non hanno inserito la SIM per comunicare con il centro, evidentemente non sono intervenuti perchè speravano che il fatto di aver installato la colonnina fra irrigatori avrebbe fatto crescere spontaneamente una SIM nella stessa…
Ok, passiamo alla seconda colonnina, quella dove il display è illeggibile probabilmente per l’umidità entrata aggiunta al forte sole che picchia che l’ha fatta ricondensare sullo stesso:
qua -incredibile- funziona!
Certo è una fortuna che funzioni perchè i messaggi sono illeggibili -appunto- e quindi bisogna fare tutto a memoria ed ad intuito.
Riassumendo:
su 4 colonnine ad ASSAGO:
– 2 (uscita metropolitana) non leggono le tessere RFID (probabilmente non collegato lettore, installazione mal fatta e non testata)
– 1 (mcdonalds) non ha un canale di comunicazione col centro (probabilmente manca SIM, installazione mal fatta e non testata)
– 1 (mcdonalds) display rovinato (è entrata acqua installazione mal fatta)
– 2 (mcdonalds) perennemente occupati da auto termiche
Ho già segnalato tutti i disservizi al numero verde 800 997 750 (chissà perchè non danno la possibilità di segnalare via form sul sito o via app magari puntando direttamente alla colonnina….) perchè è giusto farla, la segnalazione, ma da segnalazione già fatta mesi e mesi fa nulla è stato fatto, quindi ci si crede poco.
Al telefono l’operatore mi ha detto che quella con la SIM è un problema di connettività telefonica ed a volte non c’e’ campo. Gli ho fatto notare che i cellulari li abbiamo tutti e forse questa è una mezza balla (anche perchè quella di fianco stava andando, si presumo con lo stesso operatore telefonico) e che anche 14 mesi fa non andava. Mi ha detto che è a momenti e comunque sul sito è indicato lo stato. Gli ho fatto notare che sul sito lo stato è VERDE, quindi sembra vada e lui mi ha detto perchè probabilmente ora va effettivamente. A voi le conclusioni.
Per le due della metropolitana mi ha detto è solo un problema software, ora ha inviato un aggiornamento e già fra pochi minuti andranno….
Dunque 1 su 4 a mezzo servizio e se va di fortuna: direi non male, no?
Oggi sono stata allo Milano Mobility Days (in verità esiste anche una seconda giornata per domani 22 maggio, ma al quale non parteciperò), qualche cosa nuova, molte cose vecchie, molte chiacchiere.
Partiamo dalle ‘cose nuove’ che si presentavano appunto come COSE: erano presenti, oltre ad un esemplare di iOn, Tesla Model S, BMW i3 e Nissan Leaf, anche l’anteprima Mitsubishi Outlander:
ibrido plugin che in Olanda sta facendo numeri da record (sopratutto rispetto agli altri dati risibili di vendita elettriche, numeri migliori ma non lontanissimi a quelli italiani, fra l’altro):
Presenti anche alcuni personal movers by e-move (dove finalmente ho conosciuto un mito della mobilità elettrica milanese, Thierry Boch) che per la prima volta ho osservato da vicino ed indubbiamente sono oggetti interessanti, sostituti dei piedi per andare a riprendersi l’elettrico in carica a 2 km di distanza… 😉
Foto di e-move.me (http://www.e-move.me/) (click per sito facebook)
A proposito -nota di colore- io ho lasciato proprio la selibriplugin in carica a qualche chilometro di distanza, facendo miracoli per riuscire ad incastrarla nello strettissimo spazio rimasto per la ricarica (davanti e dietro, posti comunque riservati ad auto elettriche, due abusivi termici, ed ho anche rischiato la beffa perchè su 4 prese solo una andava, la quarta che ho provato….):
Parliamo comunque della conferenza.
Magari qualcuno che è nuovo dell’ambiente può essersi fatto infinocchiare, io purtroppo è troppi anni che sento questi continui FAREMO e DIREMO per crederci ancora e le solite immancabili chiacchiere sinceramente non mi hanno convinto proprio per niente.
Parlo di A2A e di Enel che hanno fatto delle relazioni di nulla (qualcosa di più motivato Enel ma con dei buchi di progettazione che fanno pensare che proprio non faranno un tubazzo) mentre il solito Class Onlus è l’unico che ha dimostrato risultati (che sono coerenti, a differenza di ENEL) ed ha presentato un piano e numeri credibili per l’immediato futuro.
Conclude il quadro il progetto di Tesla Supercharger ma che tanto non è sicuramente di mobilità diciamo pubblica, dove per pubblica intendo PER PUBBLICO, per la massa.
Comunque l’ordine del giorno era fare il punto dei risultati della sperimentazione avviata con la delibera 242/10 su 5 progetti pilota di sperimentazione infrastrutture delle colonnine di ricarica.
I 5 progetti pilota, dunque hanno oggi esposto i risultati, eccoli negli appunti che ho preso:
presente con 310 punti di ricarica da installare (ad oggi 230, hanno ammesso di essere in ritardo anche se effettivamente nell’ultimo mese di sono dati da fare, ed è vero) hanno lamentato lo scarso numero di veicoli circolanti ed altre banalità come che col loro servizio è presente un contatore sulle colonnine per vedere quanto consumato/fatturato.
Se questo è il contenuto delle loro slide siamo messi bene!
Ad ogni modo la relatrice -dottoressa Cristina Silvestri- ha detto anche cose non vere, come servizi inesistenti (ad esempio un servizio di SMS di alert di carica interrotta o finite) e numeri se non proprio falsi per lo meno capziosi (ma probabilmente non sanno neppure di cosa parlano, visto che si sono vantati che le ricariche sono IN MEDIA di 2 kWh, non minimo ma IN MEDIA, cioè praticamente hanno dovuto contare anche i test che (spero) hanno fatto per far figurare qualche numero in più di consumo e ricariche (e senza considerare quanto le Tesla o le Zoe hanno alzano questi numeri).
Comunque per quanto riguarda i NUMERI hanno avuto il coraggio di citare le 3 ricariche fatte alla colonnina Pero, numero esiguo perchè parcheggio interno di Europ Assistance.
Non me la sono sentita di dire che delle due colonnine va solo una, e quell’una in verità ha fatto una sola ricarica di 6 minuti di prova (come faccio a dirlo? ero io…) e che le altre 2 spero siano il collaudo dell’impianto…
Poi ovviamente ENEL ha omesso di dire le proprie carenze: installazioni fatte malissimo, dove entra acqua, fra innaffiatoi, display già illeggibili, colonnine mai attivate per mancanza SIM e simili (si sono limitati a segnalare che l’unico problema è il parcheggio abusivo delle auto termiche, cosa in cui comunque potrebbero anche loro dare una mano con un bottone AVVISA FORZE DELL’ORDINE o molto meno tecnologicamente mettendo un adesivo di divieto di sosta sulle colonnine…).
Il tutto al prezzo folle che ben conosciamo (40 cent al kW oppure 25 euro al mese flat…).
Non hanno neppure chiarito che strada stanno perseguendo con le nuove colonnine presso IKEA.
Riguardo ad impianti presso benzinai, hanno detto che sta andando bene quello sperimentale a Milano in Via Gozzoli 140 (toh? e dove salta fuori questa colonnina? Non c’e’ sul sito ed io che lavoro in quella zona mi farebbe comodissimo! Hanno anche loro delle colonnine nascoste, riservate e non indicate? E queste colonnine – a sentire loro- hanno pure successo? a meno che il loro metro di successo sia >3 ricariche in 3 anni…) e finalmente hanno chiarito la famosa installazione delle colonnine presso stazioni ENI.
AGGIORNAMENTO (23.05.2014) DALLA PRIMA PUBBLICAZIONE:
ieri ho provato ad andare a vedere la colonnina #ENELDRIVE presso il distributore TOTAL di Milano Via Gozzoli 140, non riportato su nessun sito e che all’evento dell’altro ieri, ENELDRIVE ha detto sta sperimentando.
Per me sarebbe comodissimo perchè a 5 km dal lavoro e sopratutto affiancando ad un supermercato dove farei la spesa (ad oggi NESSUN supermercato per me comodo ha colonnine di ricarica).Ebbene, sono tutte cazzate, quel benzinaio non ha nessuna colonnina e non l’ha mai avuta (chiesto direttamente al benzinaio).
Può essere che abbia capito male alla conferenza, ma non sa di cosa parla neppure la relatrice visto che ha postato la foto di QUEL BENZINAIO durante questa affermazione, evidentemente ha preso nota dell’indirizzo sbagliato e su streetview si è presa la foto di quella locazione.
Ammazza che professionalità….
Hanno ribadito si parte con una sola installazione a Pomezia e poi chissà, con una stazione superfiga superfast DC ed AC di loro 100% produzione (sembra tipo2, tipo3a e o CCS o Chademo… chissà come andrà bene!).
Comunque secondo me neppure quella faranno (dite quel che volete, ma a ma sembra stano la facciano a Roma e non ad esempio nella sede di Milano di Eni a due passi da BMW…. mi sa tanto di farla vedere ai politici…).
Visto si parla di colonnine presso benzinai ed in autostrada pensavo spendessero qualche parola nel turismo (mi pare in Italia ce ne sia). E magari qualche iniziativa per l’Expo (mi pare ci sia anche quello).
No, troppa fatica, magari ne riparliamo al prossimo in Italia, di expo.
Mi sono stupito che ENEL non parlasse di nuove infrastrutture per EXPO e secondo logica dovremmo stupirci pure per A2A -quindi- visto che questa azienda gestisce l’area di Milano città, invece è corretto che non ve ne sia stata traccia nella relazione di A2A ad opera del Dottor Luigi Guarrera, corretto perchè non ve ne poteva essere traccia essendo le slide sempre le solite che vengono rimostrate dal 2011.
In effetti A2A da allora non ha fatto un tubazzo di niente: le colonnine sono sempre le stesse: non sono state aumentate di numero ne’ di posizione (anzi qualcuna è stata tolta, come ammesso dal relatore) ed il software è sempre il solito, che va male con Zoe, blocca il cavo di Volvo e (si è scoperto oggi) anche di Tesla (intendiamoci: non sempre blocca la spina Mennekes, ma ogni tanto si).
Quindi nessuna novità di A2A, ancora si sono mostrate le slide del progetto pilota del 2011 con le Fluence e Kangoo in test al comune di Milano.
I numeri che hanno dato sono di 234 tessere date, di cui 90 per car sharing (evai e eqsharing), 62 ad aziende ed 82 a privati.
Interessante che dicono che le colonnine in strada non vengono usate durante il giorno (Cioe? Cosa vuol dire?) e che loro però permetto la ricarica anche lenta notturna (Cosa vuol dire 2?) e gli piacerebbe dunque introdurre la tariffa oraria (coooooooooosaaaaaaaaaaaaa? ma loro sono solo flat!!! Sanno cosa stanno proponendo?).
Onde evitare di creare imbarazzi con domande inevase, non ho voluto chiedere chiarimenti, mi sa non hanno le idee molto chiare neppure loro per primi.
Nello slide, per riempire un po’, si è anche inserito una che parlava della durata ed affidabilità delle batterie.
Chissà che centra.
Ma è stata la scusa per usare tutto il tempo e non chiarire le porcate di colonnine solo per E-VAI o EQSHARING (legittime come principio, sono clienti in esclusiva, anche se su suolo pubblico) di cui secondo me considerano i dati di cui sopra (incluso il discorso ricariche notturne, visto che penso che tutti quelli che hanno un auto ricaricabile la notte ricarichino a casa, tranne ovviamente il selidori).
Interessante si sia taciuto anche su quella installazione fantasma ma perfettamente funzionante in piazza Stuparich. Forse se la sono dimenticata?
Che strano che sia Enel che A2A hanno almeno una colonnina “invisibile” ma perfettamente funzionante presso benzinai.
Come già detto nessun accenno ad expo, non esiste. D’altronde A2A ha un sacco di colonnine attorno alla fiera, fa niente che sia la vecchia City e non la Rho, qua si parla di piani fatti secoli fa, non mi sembra il caso di rivedere i progetti…
Finalmente qualcuno che qualche dato ce l’ha e presenta dei progetti credibili e che penso proprio realizzerà visto che è la prima volta che lo dice.
Class Onlus in meno di 2 anni è diventato il secondo operatore nazionale nonostante sia presente solo in Lombardia, ma già con 150 prese disponibili (in 45 colonnine) ed è in continua espansione.
Class Onlus è l’unico dei 3 operatori che non fa pagare assolutamente niente e tuttavia ha l’erogazione del servizio limitato sia dagli orari di apertura dei parcheggi ove è collocato (nei centri commerciali Iper) sia dal limite di massimo di 2 ore di ricarica (a sessione).
Nonostante ciò erogano mediamente per ogni ricarica 5 kWh (che sono dati più coerenti rispetto a quelli di 2 kWh dichiarati da ENEL) il che è ancora più significativo se si pensa che non esiste una colonnina CLASSONLUS privata (come invece esiste in wallbox sia ENEL che A2A) dove si ricaricano anche privati che falsano le classifiche (e non ha clienti business o car sharing).
Detto questo ClassOnlus oramai esegue 600 ricariche mensili di media su 4000 automezzi.
In verità penso che anche questi dati falsati, se bisogna essere onesti, visto che basta togliere il Petetta per avere subito valori molto più bassi (si fa per scherzare…..).
Class Onlus è in effetti l’unica delle 3 che ha piani seri, anche sfruttando l’evento EXPO per cercare di rendere utili e produttive le aree di ricarica.
Sempre Class Onlus ha anche in programma e persegue il lodevole obbiettivo di rendere interscambiabili le tessere fra i 3 circuiti citati ed ha già avuto risposte positive da A2A anche se ancora non si è concretizzato niente, mentre ENEL non ha risposto, neppure oggi a domanda diretta.
a margine c’e’ stato anche questa relazione congiunta su questa curiosa partnership.
Salvo casi eccezionali, per l’uomo normale questa notizia non ha molta importanza, ed è solo cronaca.
Come annunciato anche in Italia si creerà i famosi CORRIDOI elettrici per auto Tesla (fruibili solo da quel marchio) attraverso la realizzazione entro 300 km di aree di ricarica denominate TESLA SUPERCHARGER: i dati di questa stazione sono imbarazzanti: almeno 160 kW di potenza erogabile per stazione, ogni auto può prenderne fino a 120 kW che significa pieno totale da zero per una Model S da 350km di autonomia in 30 minuti o poco meno. Sempre gratis, per sempre, h24.
Dunque il primo Supercharger è confermato e pianificato in realizzazione per il prossimo mese col primo punto italiano sulla Milano-Serravalle nell’autogrill Dorno direzione Genova con inaugurazione a luglio 2014.
Tuttavia timidamente sembra che sullo stesso autogrill verrà realizzata anche una stazione di ricarica per auto ‘normali’. Chi, quando, come, è un mistero italiano.
Infine una relazione conclusiva finale del conduttore che si vantava di aver sentito oggi segnali di svolta nel settore, condendo i discorsi finali con le solite banalità che noi da anni andiamo dicendo come il roaming fra circuiti di ricarica, la possibilità di pagare cash la ricarica, la lotta all’occupazione abusiva delle aree di ricarica ecc, ovviamente tutti i rappresentanti presenti ad annuire e condividere ma poi saranno sempre GLI ALTRI a dover iniziare…
Ancora una volta ripubblico le avventure del mitico Roberto Petetta, probabilmente il primo utente italiano di Renault Zoe.
E’ sempre un gran piacere leggere le sue esperienze di viaggio e non posso esimermi di ripubblicarle (autorizzate) con tanto di foto anche molto belle.
Questa la sua avventura di fine aprile 2014 Milano-Venezia
LINK A DISCUSSIONE SU FACEBOOK: http://goo.gl/id3pHU
(A seconda delle policity di privacy di Facebook, i link di cui sopra potrebbero non essere visibili a tutti. Anche per questo ripubblico qua tutto).
Parto dalla colonnina di Brembate, arcinota agli autisti elettrici della Lombardia.
Una sorta di porta verso l’oriente, da lì ci si può spingere verso Est, ma ad un certo punto bisogna pur tornare indietro perché colonnine non se ne conoscono.
Una volta andai a Sarnico, lago d’Iseo, ma appunto è a meno della metà dell’autonomia della mia Zoe e poi tornai a Brembate.
Si, certo, c’è A2a che ha tappezzato Brescia, ma io quella tessera non l’ho fatta: 5 eur al mese sono onestissimi…. Ma per le volte che ci vado, certo no.
Invece oggi so che ad Est mi attendono alcune colonnine che possono ( devono ! ) aiutarmi.
Una specie di salto multiplo sulle acque dello stagno e se un sasso cede… SPLASH!
Ore 9.00 circa, mi disconnetto da Brembate e mi avvio verso Roncadelle alle porte di Brescia e precisamente all’Ikea.
Già, non poteva essere altro che l’Ikea a mettere delle colonnine.
Un’oretta di strada.
L’edificio, in perfetto stile dell’azienda ( giallo e blu ), è in un posto desolato, hinterland pieno di crocevia e costruzioni mai finite, ma varcati i cancelli ti accoglie la classica atmosfera Ikea.
Si sta bene.
La colonnina è gentilmente posta esattamente all’ingresso delle scalinate dei piani superiori, ancora più comoda dei parcheggi famiglia e handicap…. !
Non era il caso, ma tant’è….
Collego e carico subito.
Salgo sopra e vado a chiedere info, mi fanno fare la tessera per non pagare la prossima volta la ricarica e mi dicono che il negozio chiude alle 20.00, dopo ci sono giù le sbarre e le colonnine sono offlimits.
Carico tanto e riparto verso le 11.00, destinazione San Bonifacio ( VR ).
Questo è un sasso a 100 km da Brescia, che se traballa finisco dritto nello stagno perché autonomia residua per tornare indietro non ce n’è.
Passando da Peschiera del Garda sconfino per la prma volta in Veneto.
Bellissimi i panorami, molto verde e tutto ben tenuto.
Dopo poco più di un’ora, esco al casello, pochi km e sono in paese; sotto il campanile trovo la colonnina di una fattura mai vista da me.
Le spie sono tutte accese, quindi è viva! E’ già un buon segno.
Mi connetto, senza tessere, nè bottoni vari.
Perfetta: ricarica!Già si può dire che la missione è un successo!
Sono circa le 12.30.
Anche qui una bella ricarica anche se la prossima tappa è vicina, così se fallisse posso tornare qua a ricaricare.
Non voglio finire come quei rincognitori giapponesi che per avvistare la flotta americana andavano troppo lontano, comunicavano le coordinate e poi si inabissavano in mare per esaurimento autonomia.
Poco dopo le 13.00 mi sgancio e via!
60 km e arrivo alle porte di Padova, centro commerciale Le Brentelle,
Trovo subito le colonnine poiché sono verniciate di verde chiaro e in bella vista.
Salgo in direzione a fare la tessera e l’addetta della sicurezza che mi fa firmare il modulo è proprio una padovana molto carina!
La tessera è immediatamente funzionante, si carica e poco prima delle 15.00 mi riavvio.Bassa pianura e zona di ville venete.
Attraverso quel coacervo inestricabile di strade, ferrovia e tubi che è Mestre e Marghera e sbuco sul ponte della laguna!
Lo percorro tutto e arrivo a Venezia!
Giro verso il porto turistico dove ricarico.
Purtroppo sono lontano da Piazza Roma e la Venezia che tutti si immaginano, ma una prossima volta con più tempo posso certo venirci ancora con la mia auto elettrica.
Ricarica e dietrofront.
Mi concedo una veloce passerella in auto davanti al ponte di Calatrava.
Riattraverso la laguna e riprendo l’autostrada, imposto velocità 110 kmh come se fossi una vettura comune, salto la colonnina di Padova e punto diretto a San Bonifacio, tanto so che è nel raggio utile e funziona benissimo.
Lì in piazza mentre ricarico prendo un gelato e incontro persino un amico elettrico di Facebook, mi ha riconosciuto lui!Nel frattempo si sfoga anche un temporalone.
Chissenefrega, le auto elettriche hanno il tetto e i tergicristalli!
Riparto, sempre a 110 km/h, destinazione Brescia Ikea, conto di arrivarci per le 19.30, in tempo prima della chiusura.
Una volta là mi connetto, ma mi respinge, riprovo e va in tilt il caricabatteria, sbloccato, non ricarica e di nuovo blocco.
Mi brucio la mezzora utile, ma fortunatamente a detta della guardia, le sbarre le tirano giù alle 21.15
Le ultime monovolume con i mobili da montare se ne vanno, incomincia ad imbrunire e io fra tilt e rifiuti di caricare rimango solo.
Una bimbetta mi saluta con la manina sulla molla: “Frakta, solo 1,20 eur”
Sono le 20.40 e l’autonomia rimasta di 15 km mi basta giusto per uscire dall’ikea quando mi cacceranno; avviarsi verso Brembate così sperando che la riserva più la riserva della riserva sommi 60 km sarebbe un insulto alla matematica!
Ultimo tentativo e poi chiamo il carro attrezzi.
Però un gesto di disapprovazione e un po’ la voce grossa con la ZOE mi viene da farla … “Adesso ti ricarichi!” … sarà che lei mi ha visto ‘n**zzato o forse l’alito caldo sulla presa… insomma parte a ricaricare!Si blocca ancora dopo due minuti, ma se è partita una volta deve la seconda, ed infatti riprende.
Ora sì che ho ripreso voglia di spiegare alla guardia delle meraviglie di quest’auto!
Passano tranquilli quei venti minuti di ricarica e arrivano le 21.15, devo uscire altrimenti mi trovo le sbarre chiuse e come beffa sarebbe troppa!
In autostrada sembra incredibile che un’auto morta dieci minuti prima ora viaggi così veloce nella notte e la musica a palla!
Arrivo a Brembate, ricarica super sicura e di routine ( grazie Class onlus !!! )e poi a nanna a Milano vero le 24.00.
Sedici ore per fare MI-VE-MI ( da casello-a-casello, ahahahah ) forse sono un po’ troppe, ma tolti gli intoppi e il voler visitare tutte le colonnine…
Immagino andare a Venezia per un we lungo, ci sta.
Domani in ufficio, 30 km andare, 30 km tornare, manco me ne rendo conto di essere su un’auto elettrica dopo queste avventure! ( e ai semafori me li brucio tutti ! )
Chi è nel giro conosce già il mitico Roberto Petetta, probabilmente il primo utente italiano di Renault Zoe.
E’ sempre un gran piacere leggere le sue esperienze di viaggio e non posso esimermi di ripubblicarle (autorizzate) con tanto di foto anche molto belle.
Questa la sua avventura di metà aprile 2014 Milano-Genova-Lerici-Pisa.
(A seconda delle policity di privacy di Facebook, i link di cui sopra potrebbero non essere visibili a tutti. Anche per questo ripubblico qua tutto).
Missione Versilia
Un breve resoconto per chi vuol sapere lo stato delle colonnine che si incontrano lungo questo percorso.
Partito da casa verso le 14:15 alle 15:00 sono presso la colonnina Ikea di Corsico.Ce ne sono due, ognuna con Mennekes e Scame, gratuite senza alcun tessera. Ci si connette e si carica ( fossero tutte così ! )
Ikea Corsico (MI)
Carico sino al 99% perché mi cimento nel gran salto Milano-Genova senza scalo… con i dovuti distinguo, sembra di essere un po’ C. Lindbergh…
Imbocco la A7 verso le 15.45 e imposto il navigatore a 90 km/h.
So che il percorso è infido in quanto in leggera salita e vedere che i km da farsi sono 134 e l’autonomia 133… non è rassicurante.
Per 70 km sino al bivio con la A26 tutto ok, salvo che l’autonomia è 50 e i km da percorrere 60…
Ma ho il due di briscola in mano da calare al momento giusto.
Incomincia il tratto tortuoso e passo oltre l’uscita di Serravalle Scrivia, perché so che la colonnina del outlet oggi non è attiva.
Sono ad Arquata Scrivia, 35 km da fare 25 di autonomia… ma iniziano le curve strette e la discesa che è piuttosto ripida per essere in autostrada, ma è la mia salvezza.
Il sistema rigenerativo della Zoe entra in azione e viaggio a consumo pressochè nullo.
Così arrivo molto tranquillamente a Genova con ben 20 di autonomia residua, sono le 17:20.
Provo la colonnina di Via Francia, ma mi manda il tilt il caricabatterie.
Mi sposto in piazza Acquaverde, ma ci sono i lavori tutto intorno alla colonnina.
Vado in via Brignole de Ferrara e qui riesco a sbloccare il tilt e caricare. Sono le 18.00.Genova – via Brignole de Ferrara
Poi provo quella in piazza Marsala che consiglio perché posto molto tranquillo.
Piazza Marsala, una delle due colonnine portava questo messaggio
Una volta passata la tessera….
Genova – Piazza Marsala
Caotico e occupato da abusivi di fronte alla stazione Brignole, invece in cima ad una salita, quello alle Mura del Prato.
Qui mi incastro dietro l’abusivo e ricarico sino al 99%… devo dire che l’ultimo 1% è troppo lento e lo tralascio sempre.L’abusivo mi ha costretto a parcheggiare verticale
Mura del Prato, bello scorcio sulla città
Ennesimo salto nel buio ( anche perché è notte ormai ): Genova-Lerici… sono solo 110 km, ma ne devo tenere per andare il giorno dopo a Forte dei Marmi a ricaricare.
Nel tragitto autostradale Genova-Lerici raggiungo 20.000 km percorsi dall’acquisto della Zoe
Partenza poco dopo le 20:00, alle 21:30 sono a Lerici dagli amici.
La sera a Lerici trovo questa mappa di bicisharing, ma colonnine per le auto niente!
Il Tuttologo di lì ci ha indicato dove c’è un amico elettrico
Cena e bella dormita.
Il giorno seguente meritato giorno di compagnia e pranzo con amici.
Alle 16.00 riparto per tornare a casa… ma devo andare in direzione sud sino a Forte dei Marmi.
Lì c’è l’unica colonnina fra Genova e Pisa. Non posso tornare indietro diretto, rimarrei a secco a metà strada.
Sono solo 30 km e l’autonomia dice 50… quindi ho guidato bene ieri sera!
Faccio tutto il lungomare da Bocca di Magra in giù e molta gente passeggia sotto un cielo incerto, ma la stagione per la quale passare di qua vuol dire code assurde, non è lontana.
Carico a Forte …ma non al 100% …perché vista l’ora decido di puntare verso Pisa che dista 40 km.Ricarica a Forte dei Marmi
A Pisa verifica della colonnina di via Uberti
Pisa – via Uberti
e poi ad un km mi fermo in via Piave.
Pisa, segnalata come via Piave, ma in realtà è via Galluppi
Sono 200 mt a piedi da Piazza dei Miracoli che visito facendomi la foto con la torre pendente confondendomi con i cinesi.
Sono le 18,30 e davanti al battistero giro i tacchi e decido di rientrare veramente su Milano.
40 km tranquilli verso Forte dei Marmi, li ricarica al 99% e poi verso le 20:00 il balzo indietro verso Genova.
Stavolta sono 135 km e bisogna stare molto attenti.
90 km di regolatore, ma l’autonomia cala più dei km percorsi… non va bene.
Però arrivo al punto che so: “Valico – 350 mt slm”
Sarà stata una salita blanda, ma mi ha decurtato non poco l’autonomia, ora nella discesa, sempre blanda, l’autonomia torna in linea.
Arrivato a Genova ho ancora ben 30 km di margine!
Sono le 21:45 e carico in via Brigata Liguria, sempre al 99%.Genova – via Brigata Ligure
Alle 23:00 ripasso da via di Francia per vedere se la colonnina è guarita, ma non c’è nulla da fare.
Allora imbocco la A7 direzione Milano.
Ancora una volta un km di autonomia in meno dei km da fare.
La salita dei Giovi, così pendente mi mangia tantissima autonomia e fa davvero paura vedere 90 km da fare e solo 60 disponibili.
La discesa verso la Pianura Padana e molto leggera e il recupero dell’autonomia è lentissimo.
Allora decido di prendere la scia di un camion e qualcosa migliora.
Sono a Binasco, 20 km alla colonnina di Milanofiori e 20 di autonomia.
Arrivo quasi alla barriera con la tangenziale e dice 10 a 10… dopo di ciò l’autonomia segna “—km” e quindi devo tenere il conto a mente.
Esco e mi dirigo a Milanofiori, sempre “—km”, da un momento all’altro potrebbe partire la gestione di emergenza nella quale si possono fare solo 35 km/h di velocità massima e non so quanti km ancora ( o metri? )
Ecco la colonnina di MM2 Assago!
Mi connetto e ….non va!
Li a un km ci sono quelle del Mc Donalds.
Sempre “—”
Girando a velocità ridottissima e sbirciando in giro alle 1:00 di notte sembra che stia cercando chissà cosa….
Le trovo e mi connetto, solo che sono messe dentro certe aiuole annaffiate automaticamente che con l’elettricità non c’azzeccano molto.
Una non va, l’altra mi respinge, ma poi mi accetta.Assago Milanofiori
E’ fatta!
Ricarico quel tanto che basta per andare a dormire a casa a Milano!
Totale: 375 all’andata, 355 al ritorno.Ad un certo punto mi accorgo che ho fatto 2049,7 km dall’inizio del mese, ovvero esattamente un decimo dei km totali dall’acquisto… 20497 e sono passati quasi dieci mesi…. che coincidenze eh? La velocità media è stata circa 80 km/h tenendo conto solo del tempo in cui ero in movimento… circa 45 km/h tenendo conto delle soste di ricarica. Infatti 350 km in 7 ore circa.
Quest’uomo è un grande!
Dimostra che è possibile fare tutto anche con l’elettrico, basta avere un po’ di pazienza e fare un minimo di pianificazione.
Ed i suoi racconti sono sempre entusiasmanti ed avvincenti (e VINCENTI!).
GRAZIE ROBERTO!
Purtroppo sembra che anche le colonnine di ricaricaev installate da ClassOnlus e che da almeno 2 anni funzionano a dovere, comincino con l’aumentare dei punti disponibili, ad avere qualche problema.
Nei giorni scorsi ho trovato più di un disservizio anche se c’e’ da dire che si è sempre e comunque riusciti a caricare. Ho segnalato tutti i problemi all’assistenza che mi hanno già risposto interverranno subito (in questo almeno sono molto reattivi).
Andiamo con ordine.
Il primo problema si è avuto nella provincia di Bergamo all’Iper di Brembate, in verità non è affatto un problema, è purtroppo una scelta che però sta cominciando a diventare vincolante.
E’ quella una delle istallazioni più sfigate: in assoluto nel punto più lontano del centro commerciale, non segnalata e su una area di transito, il vero problema è che è solo una colonnina con una sola erogazione possibile alla volta (ho già trattato i problemi di distanza e visibilità nell’apposito articolo su questo blog).
Dunque si è verificato quanto prima o poi doveva capitare: occupata.
Il Vectrix di Renedrive era in carica e quindi non c’e’ stato spazio per una Zoe ben nota o la selibriplugin:
…ed un’ora dopo la storia si è ripetutta con la altra Zoe ed una Fluence:
Foto gentilmente fornita da Alberto ‘Zoe’ B. (click per ingrandirla e vederla in tutto il suo splendore)
Speriamo che i boss del centro commerciale abbiano fatto caso a quanto avvenuto (sinceramente non lo credo, per questo posto qua la testimonianza, nella speranza se ne accorgono girando sul web) e considerino di aggiungere qualche colonnina.
Tuttavia ammetto di essere stato capzioso: questo non è un disservizio, infatti tutti andava regolarmente. Infatti, se vedete bene, questa parentesi non è citata nel titolo di questo articolo!
I disservizi sono cominciati pochi chilometri più in là a Busnago presso il centro commerciale Globo (sempre a Bergamo siamo).
Qua la colonnina 2 era in blocco incomprensibile. Chiedeva di premere F7 ma la situazione non cambiava.
Fortuna che la colonnina 1 era libera, disponibile e funzionante.
Una nota sul Globo ma anche su Brembate: le colonnine sono assolutamente sottodimensionate per i centri commerciali. 1 per tutto il centro (Brembate) o 2 per Globo (che è più grande di un quartiere ed include addirittura una decina di capannoni separati di grande distribuzione, oltre al vero e proprio centro commerciale con i classici 200 negozi!) sono veramente poche!
Le gigantesche dimensioni del centro commerciale, e 2 sole colonnine (la freccia la locazione) disponibili! Click per ingrandire. Oppure http://goo.gl/maps/qbjWl per interattiva
Passiamo dunque ad altro caso: Fiordaliso alle porte di Milano, nello specifico Rozzano.
Questo centro commerciale è famoso per i posti perennemente occupati dai termici, anche nel mio caso non c’e’ stata eccezione: tutti occupati, ma uno era in sosta dentro la macchina e gli ho chiesto di spostarsi, cosa che ha fatto subito e gentilmente.
Ma una volta ottenuto il posto ecco la sorpresa: la colonnina 1 era spenta.
Semplicemente spenta.
Grazie al lungo cavo però mi sono allacciato alla 2, non spostando la macchina visto che tanto il posto preposto alla auto in carica alla colonnina 2 era occupato dal solito mezzo a benzina.
Fatto il mio giro, sono uscito dopo un’ora ed ecco che magicamente tutti i posti di erano liberati.
Gli saranno fischiate le orecchie?
L’occasione è stata allora buona per fare un check generale dell’impianto e purtroppo altri problemi sono emersi.
Oltre alla 1 infatti spenta ed alla 2 correttamente funzionante, ho visto che funziona anche la 3, ma poi la 4, la 5 e la 6 sono fuori servizio.
Lo schermo mostra un’icona che rappresenta una mano che inserisce un disco, probabilmente un’indicazione di caricare il sistema operativo in quel sistema.
Colonnina 4… come le dita!
Forse allora avevano fatto anche bene ad occupare quei posti… (naturalmente è una battuta provocatoria!).
Modelli – Prove – Tecnica – Mobilità sostenibile
Il blog che pensa differente
foto e ricordi dal sapore antico
Informatica forense, sviluppo software e consulenza
Comitato Promotore della Mobilità Elettrica e Sostenibile e delle Energie Rinnovabili
Progetto GreenLandmobility informazioni di mobilità sostenibile ed elettrica, per un futuro più pulito
Lasciamo lo stress a casa
Il blog italiano dedicato alle Lexus compatte: SA - CT - UX - HS - NX
Diario dei uno scooter elettrico
Il Mondo per chi ama Viaggiare, Guidare, Pensare
Austrian DJ & mashup producer
Un sito con varie notizie utili
PHEV, BEV and V2G
No bird soars too high if he soars with his own wings - William Blake
Il blog ufficiale del libro "Guida all'auto elettrica" di Luca Cassioli
Bloggin' my lab experiments, enjoy!