Il 15 dicembre si è inaugurato in un’autorimessa (Via Ariberto 4, Milano) il primo punto di ricarica fast italiano in città e primo a marchio SPIN8 (spinotto, si, nome simpatico e nessun inglesismo, gli stessi fondatori lo chiamavano SPINOTTO e non robe tipo spineit 🙂 ).

Molto visibile anche da fuori, loghi e scritte (nonostante la oramai cronica foschia della inquinata città di Milano…).
C’e’ da dire che il gestore ha fatto una presentazione in grandissimo stile, invitando l’assessore Maran, praticamente tutti i costruttori d’auto (inclusa EnergeticaSuperbike), una vagonata di appassionati, giornalisti, stakeholders, concorrenti e vari curiosoni (come me) per un’inaugurazione (e catering…) di altissimo livello.


Ma quello che ci interessa di più è che rimane è l’infrastruttura che è il top che oggi si possa desiderare: una stazione addirittura tristandard del costruttore svizzero ABB (ma orgogliosamente costruite fisicamente in Toscana) con le massime potenze oggi disponibili (quindi 50 DC (connettori COMBO CCS e Chademo, utilizzabili alternativamente uno alla volta) e 43 AC (connettore tipo2)) ovviamente scalabili con i mezzi con richieste inferiori.

Il nuovo player (appunto SPIN8) è partito bene anche per quanto riguarda la gestione del servizio con tutto via APP sul cellulare (da subito disponibile per Android, mentre non ancora per Apple od altre piattaforme, al momento in cui scrivo, lacuna secondo me grave nel momento in cui si parte) ma compatibile con il circuito europeo HUBJECT di cui era presente all’evento inaugurativo addirittura il fondatore che ha a lungo parlato.

Autenticazione via QR

L’app spin8… l’immagine di sinistra è proprio un’immagine! Non una pagina HTML, ma proprio un’immagine statica! Purtroppo anche il loro sito è drammaticamente indietro, avendo ancora dead link e finti bottoni che dovrebbero essere (nella user interface) collegamenti a pagine che spiegano i dettagli.
Tutto bene, dunque?
Sicuramente è una bella iniziativa di cui Maran stesso si è complimentato dicendo che finalmente si parte col piede giusto (forse doveva prendersela con chi fino ad oggi ha bloccato iniziative simili ed addirittura indirizzato la città verso un percorso per lo meno discutibile di infrastrutture, cioè l’assessore Maran) ed ha riproposto i discorsi di repertorio & retorica riesumati e neppure spolverati dal 2011.
Motivo per cui continuo a dire che la politica è più un male che un bene, se deve comportarsi e poi dire così, ma purtroppo non si può farne a meno.

Grande soddisfazione dal catering!

Addirittura???

Pure le gelatine a colore SPIN8!!!
Probabilmente per questi BLOCCHI di politica penso che alla fine questa installazione si avvenuta in un suolo privato poiché di fatto è praticamente impossibile (in tempi umani) metterle su suolo pubblico dove secondo me queste stazioni di tipo VELOCE sarebbero maggiormente gradite. Ma questa è ovviamente la mia personale opinione che ha già scatenato schieramenti differenti sui social (appunto chi come me preferirebbe le colonnine fast in luoghi di sosta breve (come autostrade od almeno tangenziali, ovviamente presso aree di sosta; mentre nei parcheggi LUNGHI possono andare bene stazioni lente, magari anche 3 o 4, visto che costano 3 o 4 volte meno delle fast) e chi invece sostiene che le colonnine rapide ci vogliano sempre ed ovunque, anche in città.

Una Leaf segue con interesse l’evento…
Proprio per la carica VELOCE di questa stazione mi viene da chiedermi come gestiranno più richieste: infatti in 50 minuti una ricarica può essere completa (od addirittura 20 minuti per +80% SOC) ed un mezzo piazzato invece per 4 o 5 ore nel parcheggio dopo appunto un’ora non lascia più caricare gli altri.
Inoltre la colonnina, seppure dotate di 3 attacchi, è stata messa nell’angolo quindi è difficile usufruirne senza spostare i mezzi. Ma è anche vero e probabile che il parcheggio privato abbia le chiavi e quindi la possibilità di spostare un mezzo oramai ‘carico’.

Rimane un’ultimo punto da redimere: i costi del servizio.
Sinceramente non ho capito benissimo quali siano, purtroppo il sito ufficiale (scandalosamente non aggiornato, neppure dell’evento) non li riporta e la cartella stampa ‘nero-su-bianco’ è appunto solo per la stampa (si trattava di qualche pagina stampata da stampante a colori, documentazione così elitaria è giusto non distribuirla agli appassionati e reali utilizzatori, meglio riservarla solo ai giornalisti!) pertanto dobbiamo andare a memoria.
Il sistema mi sembra un po’ strano (se ricordo bene) perché prevede la prima ora completamente gratuita e poi qualcosa come 3 euro all’ora.



Sinceramente i prezzi non mi sembrano male, ovvio che a casa si paga di meno, ma anche al ristorante l’acqua costa di più che a casa, casomai non capisco la logica di NON far pagare il poco tempo di ricarica che è il vero valore aggiunto della ricarica fast (che a casa è quasi impossibile da avere!): paradossalmente si potrebbe entrare, fare la ricarica fast in 50 minuti, non pagare niente e salutare. Ed è proprio (per loro) la situazione di maggior costo!

Maledetta Toyota e la loro avversione nel mettere una spina nelle auto! Dal fondo del salone, 3 Auris TS Hybrid guardavano tutto l’evento nell’ombra e ridacchiavano (criticandoci) alle nostre spalle mentre ci trastullavamo con i connettori!!!
Strane scelte che però possono essere spiegate se questa è LA PRIMA di una serie di colonnine fast di un circuito: in questo caso è un investimento per farsi un nome.
Ed alla fine è quello che tutti ci auguriamo: che finalmente un operatore pensi di fare punti di ricarica di qualità e di alte prestazioni e farsi giustamente retribuire per il sevizio prestato.
Dunque SPIN8 sembra partita con il piede giusto!
Auguri a loro.
Ed ora un po’ di foto random ed a casaccio dell’evento!
Per info più professionali dell’evento e non solo, segnalo l’articolo (veramente ottimo) su DDAY: http://www.dday.it/redazione/18498/spin8-e-lo-stato-della-mobilita-elettrica-in-italia-tra-diversi-standard-e-tanta-confusione