9 commenti su “Presentazione nuova Nissan Leaf

  1. Be’, la vera svolta, ormai lo si sa, sarà più avanti (2019?) con la Leaf 2,5, o come la vogliamo chiamare, con la batteria da 60 kWh di nuova generazione.

      • Sarà contenta in base alle vendite che otterrà. Del resto c’è un rallentamento generale almeno in Europa (rallentamento non assoluto: la crescita c’è, ma meno veloce del previsto). La Ampera-E, ormai, possiamo dimenticarcela. La Model 3 chissà quando arriverà. Quali auto a 60 kWh per il momento? Nessuna. Quindi possono aspettare a mettere altra carne sul fuoco.

  2. Ma lasciate perdere la Leaf. Se volete un’auto elettrica…per ora compratevi una Tesla: io ne ho due e non tornerei mai più indietro sulle auto a combustione. Tutte le altre case automobilistiche che producono auto elettriche le fanno appposta per NON INFASTIDIRE la normale produzione e mantenere lo status quo delle auto a combustione.
    Forse è valida l’Ampera-E: ne vado presto a provare una: se mi convince la compro per mia figlia.

  3. Concordo con la maggiorparte delle considerazioni in merito a questa presentazione-agliacciata…

    MA NON SONO ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO CON LA RICARICA AC!
    I caricabatterie buoni & potenti costano e quelli inclusi in EV concorrenti hanno spesso un pessimo rendimento.
    Mettere in auto un piccolo caricabatteria per la ricarica in garage ed installare i caricabatteria potenti nella colonnina consente innanzitutto un ottimmizazione perché in base alla disponibilità di potenza dell’allacciamento si installa un caricabatteria correttamente dimensionato per lavorare nelle sue condizioni ottimali.
    Inoltre, cosa ovvia ma che tanti miopi non vedono:
    Il caricabatteria a bordo della mia auto lavorerebbe 1 volta alla settiama… Poco più di 50 all’anno!!
    Il caricabatteria installato nella colonnina può erogare diverse cariche al giorno e venir sfruttato/ammortizzato almeno 10 volte di più!
    E’ incredibile che in un epoca di car sharing non si arrivi al concetti di condividere il caricabatteria.

    Il trasporto di corrente in AC limitato a pochi 3 kW ci consente di caricare (come faccio da 10 anni) con cavi normali, semplici, economici, avvolgibili, senza wel box adattatori od altro e da qualsiasi presa.
    Nel contempo per la ricarica veloce si potrebbero usare cavi più sottili perché il trasporto della corrente in DC è molto più efficiente.
    Ma forse lei non sapeva che le grandi linee elettriche tipo quella che congiunge italia con sardegna sono in DC ??

    Vogliamo parlare del calore da smaltire dal caricabatteria?
    Mai avuto problemi di ricarica in piena estate?
    Dobbiamo sovradimensionare il radiatore dell’auto e le antiaerodinamiche prese d’aria per raffreddare un caricabatteria?
    Ma il tuo cellulare ha il caricabatteria integrato dentro?
    Caricabatteria esterno significa automobili più leggere, aerodinamiche ed economiche.
    E parliamo di migliaia di euro!

    Se tutte le colonnine fossero in DC avremmo connettori più semplici, con solo 3 fili: + – e terra.
    Eviteremo alche il problema di interfacciarci con diversi sistemi…. Lei ovviamente saprà che ci sono tante zone nel mondo che non usano 230V 50Hz come noi?
    Infatti una delle ragioni che ha spinto Nissan sulla via DC è stata proprio questa: il giappone è diviso in 2 aree.

    Se la ricarica in DC invece di scomparire come auspica lei sta crescendo è proprio perché qualcuno sta capendo l’errore fatto insistendo con AC.
    Se TESLA spende soldi per installare supercaricatori…. Tutti in DC ci sarà una ragione?

    E le dirò ancora che non comprerò né consiglierò altri EV finché la carica in DC non sarà lo standard!!

    Parafrasando: AC = Avanti Cristo, DC = Dopo Cristo.

    • Osservazioni legittime ed interessanti, ma rimango della mia opinione.

      Il DC è ovviamente la soluzione finale e migliore dal punto di vista teorico, ma nel momento in cui siamo oggi, il mercato non è ancora pronto per la diffusione di massa della DC nel campo della motorizzazione elettrica.
      E visto che ogni auto di oggi (non solo le EV) sono in rapida evoluzione, era ancora da proporre un (buon) AC.

      >> I caricabatterie buoni & potenti costano e quelli inclusi in EV concorrenti hanno spesso un pessimo rendimento.

      Vero nel solo caso specifico del “Cameleon” della ZOE, che ha però il più estremo caricatore AC (fino a 43kW!) e per contenere costi e pesi lo si è sacrificato nel rendimento sotto i 7kW.
      Ma è un caso unico, in cui fra l’altro lo stesso caricabatterie fa anche da inverter per il motore di trazione, motivo aggiuntivo per cui non è ottimizzato.
      Di contro cito sempre l’eccezionale BRUSA NLG664 che arriva a prelevare 22kW. Il costo non è noto ma è quello che montava come optional la Smart elettrica (vecchia, sulla nuova ci sarà ancora il 22kW disponibile fra qualche mese ma non si conosce ancora il produttore) con soli 3500 euro in più, in cui anche Smart Daimler doveva guadagnarci.
      Quindi un prezzo decisamente accettabile.

      Quel Brusa (ma anche i charger AC di Tesla da 11+11kW ed ora 16.5kW) non sono così estremi come il CAMELEON di Zoe ma hanno ottime rendite anche a 3kW!

      >> Inoltre, cosa ovvia ma che tanti miopi non vedono:
      >> Il caricabatteria a bordo della mia auto lavorerebbe 1 volta alla settiama… Poco più di 50 all’anno!!

      Questo dipende dall’uso (ma anche dalla fornitura domestica) che uno ha. Non son così convinto che uno a casa debba caricare solo a 3kW, all’estero tutti hanno di più come potenza ed anche in Italia stanno aumentando le forniture.

      >> Il caricabatteria installato nella colonnina può erogare diverse cariche al giorno e venir
      >> sfruttato/ammortizzato almeno 10 volte di più!

      Certo, ma le ricariche costeranno sempre di più (semplicemente perchè si sposta il caricabatterie FUORI dall’auto e quindi chi fa l’infrastruttura deve pagare anche quello) ed infatti ad oggi ne’ in Italia ne’ fuori esistono ricariche fast gratuite (a parte quelle promozionali come presso LIDL o simili) mentre le 22AC lo sono quasi sempre.
      Oggi poi la DC non viene usata “10 volte di più”.
      Anche perchè una carica veloce in AC (intendo dire da 11 o da 22, che in verità sarebbero ACCELERATE) la si può avere in pochi minuti da una qualsiasi industriale, con IC-CPD del valore inferiore ai 1000 euro (ad esempio con l’EVR-3) e quindi va bene qualsiasi cantiere, fabbrica, benzinaio, industria.
      La DC no, necessita di una infrastruttura che va installata, collaudata, certificata, mantenuta.

      >> Nel contempo per la ricarica veloce si potrebbero usare cavi più sottili perché il trasporto
      >> della corrente in DC è molto più efficiente.

      Be’ no, calma. I cavi della corrente DC non sono affatto più piccoli dei cavi AC: ad occhio direi che sono uguali (d’altronde se parliamo di potenza, il calcolo porta alle stesse cifre…) e se ne può rendere conto semplicemente maneggiando qualsiasi cavo delle colonnine DC: sono dei colossi (come è normale che sia).
      AC o DC per i cavi ed il riscaldamento non hanno differenze, la fisica è la stessa.

      >> Ma forse lei non sapeva che le grandi linee elettriche tipo quella che congiunge italia con sardegna sono in DC ??

      C’e’ un mio video su YOUTUBE del 2008 che parla del SAPEI. 🙂
      Comunque non me ne intendo di distribuzione geografica, è vero.

      >> Vogliamo parlare del calore da smaltire dal caricabatteria?
      >> Mai avuto problemi di ricarica in piena estate?

      Si, questo è un problema, come pure delle batterie; anzi più che del caricabatterie il calore è un problema delle batterie -appunto.
      Ecco perchè le DC di oggi caricano più lentamente in estate. Le sole 3 auto che hanno invece il caricatore AC a 22 non hanno di questi problemi (ma per altri motivi) e quindi casualmente (stavolta è proprio un caso) ancora vince la carica AC sulla DC, anche sulla questione TEMPERATURA.

      >> Ma il tuo cellulare ha il caricabatteria integrato dentro?

      Non è un paragone comparabile: il cellulare ha bisogno di maneggevolezza, leggerezza, miniaturizzazione.

      >> Caricabatteria esterno significa automobili più leggere, aerodinamiche ed economiche.

      NI.
      Renault dimostra con ZOE che si può usare il caricabatterie anche come inverter di trazione.
      Smart dimostra che si può farlo stare sotto il passeggero.
      Tesla dimostra tutto (vabbè, quello però a che prezzo?).

      >> E parliamo di migliaia di euro!

      Io da tempo sostengo che le auto elettriche non sono economiche.
      Comunque ho citato i +3500 euro per il caricabatterie optional per SMART: secondo me sono prezzi accettabilissimi.
      Poi io sostengo sempre che deve essere un optional, non un obbligo.

      >> Se tutte le colonnine fossero in DC avremmo connettori più semplici, con solo 3 fili: + – e terra.

      Non ho capito se parla di connettori lato auto.
      Se di quello non è così: la chademo ha due connettori di corrente e 7 di controllo.
      La AC (tipo2) ha invece 7 connettori totali (sfrutta le fasi, oltre i 7kW).
      Il connettore tesla modificato da AC a DC ha 4 pin per la corrente e 3 di controllo (è una tipo2), la COMBO CCS (è DC) è storia a se, usando una mennekes per i controlli.

      Non è infatti un caso che i connettori DC sono più grandi del connettore AC (tipo2). Nel caso di CCS è pure ovvio integrando anche la parte AC, nel caso di Chademo, esso è ESAGERATAMENTE PIU’ GRANDE! (il chademo è il doppio dell’AC!).

      Se invece parla connessioni lato infrastruttura ovviamente è uguale: l’allaccio alla rete è in AC ed avviene appunto con 3 fili+terra.

      >> Eviteremo alche il problema di interfacciarci con diversi sistemi…. Lei ovviamente saprà che ci
      >> sono tante zone nel mondo che non usano 230V 50Hz come noi?

      Questo non lo vedo un problema.
      Il 230/50 (che ovviamente non viene usata per la carica accelerata o rapida) è già abbondantemente gestita da tutti gli apparecchi da diversi anni.
      Un esempio è proprio per le IC-CPD o EVSE che accettano in ingresso sia i 110v che i 220v, indipendentemente.
      Comunque il problema non proprio sullo standard di distribuzione di rete ma semmai sull’ingresso nelle auto.

      >> Se la ricarica in DC invece di scomparire come auspica lei

      IO NON HO MAI DETTO QUESTO!
      La carica DC non deve scomparire e diventerà la sola ed unica, ma fra 10 anni, non prima! (parlo della mobilità elettrica, di altri temi non me ne intendo).

      >> sta crescendo è proprio perché qualcuno sta capendo l’errore fatto insistendo con AC.

      Le AC crescono molto più delle DC. Semplicemente perchè costano meno.

      >> Se TESLA spende soldi per installare supercaricatori…. Tutti in DC ci sarà una ragione?

      La DC è teoricamente meglio, ma praticamente vince la AC.
      Tesla è un caso a parte e comunque io cerco di mettere sempre la testa in ogni scelta di Tesla: non è detto che quello che fanno loro è sempre il meglio possibile (e più si andrà avanti, avranno sempre meno libertà tecnologiche e scelte obbligate).

      Comunque non è vero a livello di marche: tutti stanno alzano la velocità di carica AC anche se troppo poco (BMW è passata da 3 ad 11, hounday è passata a 6, anche leaf è aumentata da 3 a 6, e poi VW che addirittura monta un DC depotenziato (40kW) contro un AC a 6kW).
      Tesla per l’AC è passato dall’11 di serie al 16.5, parlo sempre di KW ac, levando però la possibilità del 11+11 (caso stranissimo).

      Concludendo:
      è ovvio e lo sappiamo tutti che la carica DC è meglio, ma si tratta di spostare il costo (ed i problemi) dal costruttore dell’auto (e dall’acquirente) al costruttore dell’infrastruttura che già così com’è ha dei grossi problemi a far quadrare i conti.
      E’ giusto che almeno il caricabatterie (per ora) se ne faccia carico il possessore d’auto, se no se si aspetta la perfezione qua non si partirà mai.

      Altrimenti si è disposti a pagare tantissimo una ricarica per avere un caricabatterie sulla colonnina?
      La risposta può essere SI, per carità, ma questo è già possibile oggi, esattamente come avviene per le Tesla.
      Io vorrei fosse anche possibile pagare di più l’auto (ho citato i 3500 ma spenderei anche +5000€) per dare la possibilità invece all’utente di accollarsi la spesa.

  4. “ma nel momento in cui siamo oggi, il mercato non è ancora pronto…”
    Le colonnine che erano state installate a Firenze 20 anni fa davano la DC
    Perché poi si è passati ad AC? Per fare contenta Renalut?
    O perché il nuovo sindaco di Firenze non ne capiva nulla? (ed è un complimento)
    Ma perché partire con il piede sbagliato?
    Così fra qualche anno ci diranno che i nostri EV non sono efficienti che non sono euro 99 e ci diranno di cambiarli?

    “Fornitura Domestica”
    Se uno ha un contratto da 4,5kW e carica a 3kW per tutta la notte mette in pancia ben 30kWh… mentre fa la lavatrice.
    Non dirmi che non è sufficiente per il 95% degli italiani?

    “Certo, ma le ricariche costeranno sempre di più”
    Risparmio i 3’000 euro di caricabatteria a bordo e spendo qualche euro solo quando faccio la ricarica veloce (che oltrettutto sarebbe da evitare)
    Nota che la ricarica veloce è deleteria per linee elettriche e per le batterie, non a caso le mie batterie sono del 2005

    “I cavi della corrente DC non sono affatto più piccoli dei cavi AC:”
    Non so e non mi interessa sapere quali cavi hai visto e come sono dimensionati.
    A parità di tensione la DC è più efficiente, sono leggi della fisica, non si cambiano; se poi la batteria ha una tensione superiore ai 230V si risparmia ulteriormente.

    Calore:
    Non hai capito… Se un caricabatterie buono (non quello della zoe) perde il 10% vuol dire che il 10% di quei 22kW che sta assorbendo diventano calore!!
    Ovvero una stufetta elettrica da 4kW sotto al cofano… Vicino alle batterie che non amano il caldo!!
    (io con molto meno scaldo tutta casa)

    Quest’estate ho visto utenti EV che hanno avuto la ricarica AC fortemente rallentata.
    Poi è ovvio che tutto dipende da come è dimensionato il raffreddamento dell’auto ma a me non piace mettere in un elettrica il radiatore che si mette nelle termiche.
    Tante auto consumano ulteriore energia (e non poca) proprio per raffreddare.

    Cellulare: Non è un paragone comparabile!??
    Un auto per essere efficiente deve essere leggera e maneggevole!!

    “Renault dimostra che…” Non si puo fare pena un rendimento da schifo!

    Per te sono prezzi accettabili però per il 99% degli italiani non lo sono. Ridurre il prezzo degli EV è fondamentale, gonfiare i prezzi di migliaia di euro è una mossa a fovore degli endotermici.

    E’ inutile che elenchi i connettori e quanti fili di controllo… I fili di controllo sono insignificanti come dimensioni e costi mentre la potenza in DC richiede meno rame. Lo dico io, lo dicono le leggi della fisica/elettrotecnica, lo dicono terna, Siemens, …..

    Se vuoi parlare di connettori possiamo anche confrontare le spine italiane con le suko… Le seconde con 3kW si bruciano in poche ore, le italiane reggono.
    Ma tanti “diversamente intelligenti” preferiscono le seconde.
    E’ il mercato, sono i commerciali ed i politici e quelli come lei che senza preparazione tecnica adeguata decidono per gli altri.

    “che accettano in ingresso sia i 110v che i 220v, ”
    + Flessibilità = + costi.
    Se dimezzi la tensione devi raddoppiare la corrente… Quindi quei sistemi “flessibili” devono raddoppiare tutti i conduttori: peso, costo, ingombro.

    “Comunque il problema non proprio sullo standard di distribuzione di rete ma semmai sull’ingresso nelle auto.”
    No perché le colonnine AC ti danno qualcosa di diverso da quello che trasporta la rete!?

    “Le AC crescono molto più delle DC. Semplicemente perchè costano meno.”
    Se è per questo i veicoli a pistoni vendono più degli elettrici.
    Costa meno la colonnina ma per ogni euro risparmiato nella colonnina se ne spendono 10 negli EV
    Non so più come dirtelo.
    E poi continui a non considerare che quando compri una ricarica in AC compri anche l’energia che spreca il tuo caricabatteria, ed il sistema di raffeddamento.

    5000 euro in più per caricare un po’ più in fretta?
    E ci chiediamo perché gli EV non hanno diffusione!??

    Se non ti piace l’esempio di Tesla o degli EV degli anni ’90 pensa alle collaudatissime stufe endotermiche:
    Hai mai visto qualcuno fermarsi dal distributore, tirare fuori dal baule una gomma, una pompa ed aspirare la benzina?
    …E magari installare a bordo dell’auto una mini raffineria per ottenere gli ottani giusti!??

    UNA SOLA INFRASTRUTTURA CHE SERVE TANTE AUTO E’ PIU’ EFFICIENTE.
    Se non capisci quest’ultima riga non perdere tempo a rispondere.

  5. Leggo hai tanta confusione in testa e non conosci la realtà, citando la teoria che è quasi sempre impossibile (tecnicamente parlando) ma sopratutto commercialmente irrealizzabile, ma quel che è peggio è che sconfini troppo spesso nelle considerazioni personali, nella politica ed in troppi altri campi che ognuno di loro richiederebbero immense discussioni.
    Non voglio entrare in questi ambiti anche perchè non mi so destreggiare quindi non proseguo questa specifica conversazione come fra l’altro mi hai richiesto.

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