Attenzione: il seguente articolo è lungo, noioso e farà incazzare il 99% delle persone.
La sua lettura è quindi sconsigliata a tutti.
Ultimamente scrivo sempre meno su questo blog… il mio attivismo non è diminuito, anzi sono attivo personalmente su molti social e forum sul tema, ma proprio per le molteplicità di dialogo e soprattutto perché ora esistono blog di maggior competenza, scrivo meno su queste pagine.
Però dopo 6 mesi di silenzio è venuto il momento di 2 post molto ravvicinati:
– Questo di tante chiacchiere e pochi fatti
E fra pochi giorni uno di
– tanti fatti e poche chiacchiere
Questo primo post è fatto dunque da tante chiacchiere e riflessioni che emergono proprio dalla frequentazione dei social italiani che trattano il tema della mobilità elettrica e che mi sta facendo scoprire sempre più varie razze di umanità e con l’allargarsi degli utilizzatori purtroppo stanno aumentando sentimenti di fastidio verso il DIVERSO.
Ho dunque deciso di scrivere questo nuovo post –sempre meno tecnico e sempre più sociale- partendo da un argomento da un po’ di anni molto caldo e su cui vorrei dire la mia.
In verità è solo una scusa per affrontare realmente il tema della popolazione utenti elettrici che sta deragliando verso pericolose derive ‘razziste’ (ma forse e solo l’uomo che passa da piccoli gruppi dove per sopravvivere è necessaria la collaborazione a tanti gruppi dove per sopravvivere è necessaria la competizione).
Questo articolo probabilmente farà arrabbiare tutti, perché critico tutto e tutti e dico cose molto antipatiche (dal punto di vista sociale) ma probabilmente ci sarà anche chi contesterà i veri e propri contenuti scientifici (troppo pochi, in verità).
Prendendo spunto da campagna martellante da parte di Toyota, scrivo questo post che in verità tratta 3 argomenti ben specifici e che quindi si compone di 3 capitoli.
Il primo è:
TOYOTA PUBBLICITA’ INGANNEVOLE SU TRAZIONE EV NELLE IBRIDE
L’argomento a tema è lo slogan coniato da Toyota (non solo italiana, è una campagna europea) del fatto che i suoi ibridi “vanno per oltre il 50% in modo elettrico in città”.
Ci sono 2 o 3 varianti a questi slogan ma il concetto alla fine rimane sempre quello.
Il fatto è che questa affermazione scandalizza (anzi fa proprio incazzare) molti utenti full-electric.
Devo ammettere che questo accanimento mi ha molto stupito, soprattutto da alcuni utenti ed influencer che tutto sono tranne stupidi o che parlano a vanvera.
Partiamo dai fatti: Toyota sostiene che con i loro mezzi ibridi si viaggi oltre il 50% in elettrico in città.
Gli indignati cavillano su tutto quindi devo pure io ricordare che Toyota è piuttosto precisa: si parla di +50% in elettrico senza specificare se è il tempo od i km, si parla di risultato in città e si cita espressamente Auris, Yaris, Prius. Gli altri modelli del marchio, seppur ibridi, non vengono citati (quindi no RAV, CHR; e non la gamma LEXUS che ha spot simili ma non identici).
Tralasciando il fatto che le pubblicità sono per definizioni iperboli e shoccanti e contengono da sempre una grande dose si fantasia (a meno che si è disposti a credere ciecamente che la Mulino Bianco abbia una produzione artigianale di biscotti fatti da due stucchevoli fidanzatini presso una fattoria con granaio in aperta campagna; o che quel tal dolcificante di pochi grammi in un caffè ci faccia diventare delle fighe spaziali con un carriera sfavillante ed una vita sociale invidiabile formata da sole compagnie di giovani bellissimi e felicissimi), il dato della pubblicità è assolutamente realistico.
Toyota ha ampiamente dimostrato che la famosa marcia +50% in elettrico è possibile. Poi ci sono i soliti detrattori che sostengono non sia così nel 100% dei casi, che in salita non è così, che con il condizionatore non sempre è così, che se faccio il 0-100% e poi sto fisso in autostrada a 140km/h non è così. Sono gli stessi (utenti elettrici) che invece non hanno nulla da ridire sulle favolistiche autonomie delle auto elettriche che quelle realmente non sono mai ripetibili.

“Il Test Drive della Verità è l’innovativa prova su strada, dedicata alle vetture Hybrid che, attraverso un dispositivo collegato tramite un’interfaccia OBD (diagnostica di bordo), vi mostra i vantaggi di questa tecnologia rilevando, in tempo reale, la percentuale di motore elettrico utilizzata durante il percorso di prova.” da “test drive della verità” sul sito Toyota.it
Ebbene, come mi sbraccio a dire da anni, il risultato apparentemente magico del +50% è possibile.
Non sto a dimostrare come teoricamente è possibile (è un discorso troppo complesso che non so neppure padroneggiare al 100%) ma è avvilente vedere che alcuni riesumano lezioni di fisica da terza media per citare l’impossibilità del moto perpetuo dimostrando solo limitate reali conoscenze dell’argomento (seppur alludendo di padroneggiare i rudimenti) ovviamente corretti ma che vanno usati solo quando servono.
Non sto neppure ad elencare tutte le prove dipendenti od indipendenti fatte per misurare il famoso +50% perché tanto vedo che i detrattori li considerano falsificati, irreali, corrotti, impossibili, e sminuiscono qualsiasi sia l’autorità (Toyota, possessori, riviste indipendenti, Università, ecc) perché invece loro cuggino non riesce a farli (è vero, si cita sempre il fantomatico parente, per sentito dire, ed ovviamente indimostrabile).
Ci sono anche varie teorie strampalate, da quello che ha una ibrida plugin di un altro costruttore, di un’altra marca e di un’altra filosofia che automaticamente si elegge ad insindacabile esperto di tutto anche se comunque il tormentone più diffuso è “Non posseggo una ibrida, ma le conosco e blablabla”.
Quello che stupisce è però che questi esperti che denigrano l’ibrido (di principio) e la pubblicità (di foga) in verità non hanno mai provato l’ibrido. Non dico posseduto, proprio mai provato. E se ne vantano pure, perché “non si sono fatti fregare dalla pubblicità” (sono piuttosto aggressivi e giudicano chi sceglie ibrido, un credulone) cionostante possono dare giudizi ovviamente insindacabili.
Stupisce perché possiamo ovviamente discutere “in teoria” di una certa tecnologia ed ha senso farlo quando la pratica non è dimostrabile. Se instauriamo un discorso su come vivremmo sulla luna, non possiamo far altro che parlarne in teoria ma se ci troviamo discordi in un punto purtroppo non si può fare una prova esplicativa per stabilire chi ha ragione.
Ma nel caso dell’ibrido invece il laboratorio c’e’, è disponibile a tutti ed è piuttosto facile da avere: Toyota stessa fa una campagna da anni, il “Test drive della verità” dove invita chiunque (quindi senza esperienza in guida eco od “ibrida”) a misurare il proprio tragitto in modo EV, con rigore scientifico e con un dato indiscutibile.
Tutte le variabili poi possono essere introdotte (durata tragitto, stile di guida, esperienza di guida, traffico, tipo percorso, ecc) e sono anche precisamente registrate e consultabili da tutti nell’apposito sito, visto che alcuni sostengono che il famoso +50% è solo una condizione ideale costruita ad hoc da Toyota per fare il record (evidentemente sono troppo abituati a questa situazione effettivamente riscontrata per la certificazione dell’autonomia delle auto elettriche).
Eppure nonostante tutto non ho trovato un utente che sia uno di questi denigratori rancorosi che sia disposto a fare la prova (od a consultare i dati già presenti, anche se potrebbero comunque dire sono falsi).
Si limitano a dire che non è possibile, non c’e’ niente da dimostrare e sanno tutto loro.
Addirittura stravolgono il concetto dicendo che fare test drive, misurare e confrontare dati sono chiacchiere da bar al quale non vogliono partecipare e sono dunque disponibili solo a parlarne teoricamente, senza test nel mondo reale.
Questo atteggiamento vedo è piuttosto diffuso anche da interlocutori che reputo piuttosto colti.
Addirittura fra essi ci sono professori universitari, rivenditori di mezzi elettrici, giornalisti ed influencer di mobilità elettrica, meccanici, ecc; tutta gente che non solo dovrebbe avere gran curiosità per provare tutto, ma persino il necessario metodo scientifico che prevede di essere sempre e costantemente in dubbio su qualsiasi teoria venga espressa ed aver voglia di sperimentarla se appena appena ce ne è l’occasione.
Mi sono chiesto perché questo diniego ai testdrive che fra l’altro sarebbero piuttosto risolutivi e completi ed i risultati poco discutibili.
Ripeto: se a me capita di avere un dubbio e la possibilità di fare una prova esaustiva, invece di imbarcarmi in infinite discussioni, eseguo la prova: è una grande soddisfazione il risultato e dipana subito il dubbio. Fra l’altro è una cosa che nella vita capita raramente… forse giusto nella matematica 😉
Invece appunto nessuno è disposto a fare questa prova.
Mi sono domandato perché e secondo me la risposta va cercata nella psicologia della gente.
NELLA MENTE DELL’EVowner
L’EVowner (attenzione: si parla esplicitamente di OWNER, cioè possessore, non guidatore, appassionato od altro) è indubbio ha già combattuto molte battaglie.
Con parenti, amici, sistema. Ed anche con se stesso.
La battaglia è che difende una tecnologia che sulla carta ha solo difetti: costo (d’acquisto), autonomia quindi libertà limitata, tempi di ricarica, dubbi sulle tecnologie tipiche degli early adapter.
E poi quello che scopre dopo: promesse di autonomia o tempi di ricarica non mantenute, infrastruttura fatiscente, abusata, malfunzionante, non espansa come promessa; burocrazia nelle ricariche, malfunzionamenti vari.
Ci sono poi voci tutte da chiarire come costo di rifornimento, di ricambi, assistenze.
(I pregi delle EV non li elenco, se no non centro l’obbiettivo di questo articolo di farmi odiare da tutti).
Sono tutte battaglie e discussioni verbali che ha fatto e fa continuamente con tutti i parenti, amici conoscenti.
E continua a recitare i pregi del possesso e guida EV.
E queste continue discussioni lo porta spesso ad essere poco obbiettivo, realista e di contro troppo orgoglioso, partigiano: difendere l’ideale e la propria reputazione fino a negare la realtà, e portarsi alla morte.
A quel punto è difficile tornare indietro e riconoscere che ci sono dei limiti. Che li abbiamo scoperti tardi anche noi. E che si, in alcune cose ci hanno fregato.
Quindi ci si scaglia contro tutti gli altri ed i nemici sembra siano gli ibridi che hanno fatto una scelta più intelligente, visto che Toyota promette i vantaggi della guida elettrica (seppur limitata) senza gli sbattimenti per averla.
Ed allora non si crede alle promesse di Toyota, ci si impunta su pubblicità, su parole, su dettagli, si cerca di aver ragione a tutti i costi rifiutando prove che sarebbero esaustive.
A questo punto penso che l’atteggiamento sia diventato inconscio: si rifiuta la prova per paura di perderla ma non si sa di questo retroscena perché si è rimossa la possibilità di sconfitta.
Ma ci potrebbe essere anche chi è pavido, sa di poter perdere e preferisce non cimentarsi: vivendo infatti di teorie può comunque sempre sostenere di aver ragione, con i fatti sarebbe impossibile.
Io ad esempio sono così per gli acquisti e le ricerche di mercato: quando compero un prodotto cerco in giro la proposta commerciale migliore, quando ho comprato il prodotto, faccio poi di tutto per NON consultare ulteriori listini per paura di trovare una proposta più conveniente della mia. In poche parole non accetto più il confronto per paura di perdere. Preferisco vivere nel mio mondo dorato ma perfetto.
Questo atteggiamento però purtroppo genera un brutto sentimento, quello del TUTTI CONTRO TUTTI che vado a spiegare nel terzo ed ultimo capitolo di questo noiosissimo e pretenzioso articolo.
TUTTI CONTRO TUTTI
Quando oramai oltre 12 anni fa approdai alla mobilità ecologia ovviamente con le ibride Toyota scoprii da subito che fra gli utenti c’era un certo vittimismo ed autocommiserazione.
In parte era giustificato ed in parte no, ma tutti sostenevano che l’opinione pubblica e la stampa denigrava l’ibrido.
Gettavano ombre sia sulla tecnica che sulla filosofia di base, con obiezioni sulle rendite, sull’affidabilità, sull’economia, sull’ecologia.
Secondo me non esiste complottismo da parte della stampa, ma semplicemente crea informazione asservita all’opinione pubblica; quindi invece di dare le direttive, tende a seguire la voce di popolo con il chiaro scopo –ovviamente- di assecondarlo per vedere copie.
Purtroppo la selezione naturale dell’editoria porta a scrivere opinioni che la gente vuole leggere così che compera il giornale il quale deve contenere le conclusioni che vuole leggere e così via. E’ infatti piuttosto difficile essere contro-corrente, anche perche il rischio di accuse di lobbyes è sempre dietro l’angolo.
Quindi allora come oggi era un continuo scrivere di post, giornali, forum ecc spiegano perché ibrido è bello, ibrido è sano o per lo meno bisogna dagli una possibilità.
Gli owner lamentavano in generale una certa ottusità da parte di tutti.
Pensavo che la selezione naturale di chi naturalmente curioso ed aperto verso le motorizzazioni ibride avessero selezionato appunto gente aperta alle novità, senza pregiudizi.
Mi sbagliavo.
Perché la grande lungimiranza nello scoprire il motore ibrido si è spenta subito quando sono arrivate successive novità. Mi riferisco alle auto elettriche, alle full electric in particolare ma anche alle plugin, erex e tutte le variabili possibili.
Coloro che lamentavano che l’uomo della strada non voleva uscire dalla sua COMFORT ZONE ed era ottuso non volendo neppure sentir parlare di ibrido, erano ora loro stessi uguali a non voler sentir parlare di altre motorizzazioni bollandole a priori.
La grande illusione di un popolo elevato, aperto e curioso era svanita nel pensiero (già esposto nel capitolo sopra) de “SOLO IO HO RAGIONE. TUTTI GLI ALTRI SONO STUPIDI E SONO STATI FREGATI. NESSUNA CONCESSIONE AL DUBBIO”.
Forse anche peggio dei tanto criticati pecoroni di massa, visto che coloro ci sono passati nella ghettizzazione e nel coraggio di provare persino con la disapprovazione di amici e parenti oggi non concedono neppure il dubbio a chi sta facendo lo stesso passaggio ma con altre tecnologie.
E non si riesce neppure a dialogare fra i vari gruppi, perché chi frequenta i forum di ibridi ha schifo di forum elettrici e viceversa e pure il dialogo è difficile.
Chi dunque frequenta tutto con apertura mentale si conta sulle dita di una mano.
Fra l’altro la scelta di una o l’altra tecnologia non è per niente libera e molte scelte sono persino obbligate.
Infatti se un utente con pretesa di BENZINA può scegliere tutte le auto che vuole, con molti marchi e ed opzioni, nel mondo dell’ibrido ed ancora più dell’elettrico talvolta non esiste scelta o se esiste è limitato ad un solo particolare modello.
Quindi bisognerebbe avere maggior rispetto a chi sceglie ibrido o full electric perché magari non è per lui la scelta di motorizzazione ideale ma un compromesso per quello che ha bisogno.
Senza parlare che i costi di acquisto e disponibilità di auto elettriche od ibride è comunque impegnativa, quindi anche se esiste il modello ideale, ci potrebbero essere FORZE MAGGIORI che ce lo negano.
(fra l’altro, a parte tutte le scuse, se permettete è legittimo e corretto anche giustificare le scelte di un utente che semplicemente non si sente sicuro e pronto per un salto di un certo tipo anche se ne avrebbe le possibilità… in fin dei conti un’auto è un mezzo piuttosto impegnativo nella vita di ognuno per fare follie sconsiderate!).
Comunque, dopo l’avvento dei primi owner elettrici, lo scontro con i gli ibridi è peggiorato e si sono creati anche le “sottorazze”.
Ovviamente tutte bellicose verso gli altri.
Quindi non basta criticare gli utenti di altre tecnologie ma persino delle stesse, basta che siano in qualche modo “diverse”.
- Ed allora gli utenti Leaf criticano i Zoeisti perché a loro dire bloccano lo sviluppo delle colonnine DC,
- gli utenti ZOE rispondono che forse sono stati gli utenti Nissan ad aver preso un’auto non caricabile in tempi umani nell’attuale infrastruttura,
- tutti criticano i Tesla che pur avendo le loro stazioni dedicate Supercharger talvolta caricano sulle colonnine di tutti.
- Ugualmente i plugin o erex sono visti male: loro che potrebbero fare a meno della carica non dovrebbero usare le colonnine pubbliche e lasciarle agli elettrici.
- Gli utenti plugin ed erex sostengono che con la loro limitata autonomia ogni occasione di ricarica va sfruttata, mentre gli EV possono facilmente arrivare alla colonnina dopo, e poi comunque anche i plugin pagano a quelle colonnine che sono fatte anche per loro.
- Tutti odiano i quadricicli e le moto che hanno ridotto di molto i punti di ricarica disponibili, visto che Enel ha dedicato quasi la metà delle prese a loro.
- Il paradosso finale è che allora si dovrebbe essere favorevoli agli ibridi visto che non OCCUPANO IMPUNEMENTE LE COLONNINE & PRESE ed invece no, si è invidiosi che fanno il +50% in elettrico fino a negarne la possibilità (poi, vabbè, si arriva ad accusare ed alludere che i plugin manco carichino ma simulino la ricarica per avere il posto (in parcheggi comunque gratuiti, e su colonnine gratuite) ed altre illogicità del genere, pur di dar contro all’altro, al diverso).
Insomma si è creato il tutto-contro-tutti o per meglio dire, IO HO RAGIONE, LA MIA SOLUZIONE E’ LA MIGLIORE; TUTTI VOI SIETE BOCCALONI E DOVETE DARMI PRECEDENZA E FARE L’INCHINO QUANDO PASSO.
… quando io avevo sperato (anche se non è nella mia natura) che tutte queste variazioni ibrido/elettrico/plugin/erex semmai si dovessero “coalizzare” contro i puri termici per cercare di migliorare come si può e si riesce quella benedetta mobilità ecologica …
BONUS EXTRA!:
Una preghiera finale a tutti.
In tante di queste fantomatiche discussioni su ibride, plugin ed elettriche, si usa in maniera imprecisa (seppur corretta) la parola ibrido per intendere una plugin.
In effetti una plugin è anche ibrida, ma allora secondo me è meglio chiamarla plugin. Chiamarla ibrida crea confusione nella comprensione, pensando ci si riferisca alle NON plugin.
Sarebbe come voler parlare di pinguini ma usare la parola UCCELLI per riferirsi a loro. Ovviamente i pinguini sono uccelli ma sarebbe sempre meglio usare la parola più specifica possibile.
Altrimenti si potrebbe ugualmente usare la parola PLUGIN per le auto elettriche, visto che esse sono sempre e tutte plugin (cioè con spina).
Questa richiesta di usare termini più restringenti possibili diventerà sempre più necessaria con la prossima invasione di ibride (quindi non ricaricabili) da parte di vari costruttori.
Dire dunque che sono IBRIDE farà capire sempre a tutti che ci si riferisce sicuramente ad auto senza spina, ma dalla doppia trazione.
No, l’efficienza non si misura in tempo on e tempo off
Si misura in kWh per km
Un litro di benzina contiene circa 11kWh
Che senso avrebbe fare 50% del viaggio in elettrico se nell’altro 50% per ricaricaricare la batteria consumi il doppio!?
Allora per parlare onestamente di deve indicare il consumo:
Quanta strada percorre il tuo ibrido con 1kWh di benzina?
Poi i test dovrebbero essere ripetibili, questi non hanno neppure dichiarato la velocità media.
Dobbiamo smettere di usare combustibili fossili quindi mi vanto di non aver speso soldi nell’ibrido che comunque è un benzina solo un poco più efficiente.
E NON CHIAMARE ECOLOGICO CIO CHE BRUCIA FOSSILI!!
Tuttavia una toyota ibrida l’ho provata ed è facilissimo passare il 50% del tempo con il motre spento: basta essere in coda. (ovviamente con il condizionatore spento)
Un elettrica VERA la ricarichi con fonti rinnovabili.
Sono un EVowner da 10 anni, l’autonomia del mio EV è tuttora rispettata.
Non critichiamo le scelte obbligate, critichiamo quelli come te che chiamano ecologico un veicolo a benzina + kers.
Il fatto che inquini meno di un Diesel non significa che sia ecologico. (non lo sono neppure gli EV però c’é un abisso)
Da quanto scrive è evidente che lei non capisce di tecnologia, se le hanno citato le leggi della termodinamica e l’impossibilità del moto perpetuo forse hanno solo perso tempo.
Ma dal suo sfogo diventa evidente (od almeno dovrebbe diventare evidente) che la libertà di parola, espressione ed altro porta a tanta confusione, che se in un forum/blog un esperto discute con un ignorante, (come diceva Heinstein) non è detto che gli altri capiscano la differenza ed ecco, come dice lei, che tutti criticano tutti.
BONUS EXTRA:
“Ibrido plugin” è troppo complicato?
Sulla efficienza che andrebbe misurata in kWh per chilometro sono daccordo, ma questo cosa centra con la pubblicità toyota?
Poi vabbè fa minestrone di tutto, immancabile il confondere l’ibrido con il kerks e giudicare l’ibrido avendolo provato da fermo (questo mi mancava, in effetti).
Ma a lei basta la sua esperienza di 10 anni di elettrico per avere ragione su tutto.
E’ la spiegazione psicologica che davo a chi si ostina a dire HO RAGIONE IO E BASTA, NON SERVONO PROVE.
Visto però l’ignoranza dilagante che imperversa anche in lei che cita le leggi della termodinamica (roba che chi ha fatto la terza media cita, chi invece maneggia l’argomento ha il buon tatto di non citare a sproposito, sapendo di che si tratta) mi vedrò costretto a fare un articolo specifico sull’ibrido Toyota per cercare di dare dei chiarimenti da chi l’ibrido l’ha posseduto per 10 e continua tutt’ora a studiarlo da 14, ma non per questo non rispetta le scelte degli altri utenti che optano per altre soluzioni.
Spiace però vedere che l’ignoranza dilaga non solo fra gli utenti che scrivono blog, ma persino per chi li legge e non riesce a contenere la voglia di mostrare al mondo la propria ottusità.
Per il BONUS EXTRA direi non ha capito la mia osservazione. Fosse la sola…
Legga meglio i miei commenti altrimenti mi sembra di aver dato perle ai porci.
Legga meglio i miei commenti altrimenti mi sembra di aver dato perle ai porci.
Per esempio io non ho richiamato le leggi della termodinamica.
Sono d’accordo, il tutto si può applicare alla politica italiana o altre situazioni…
Io non critico l’ibrido di Toyota, critico la pubblicità ingannevole.
Io non critico le scelte altrui, critico la pubblicità di un veicolo a benzina (ibrido non plugin) che lei ha posto in un gruppo che si occupa di promuovere veicoli non alimentati da font i fossili.
Il kers come l’ibrido di toyota sono sistemi per recuperare energia e sfruttarla all’occorrenza.
L’ibrido plugin e l’elettrico puro sono sistemi che possono funzionare senza bruciare fossili.
Per molta gente è normale passare ore fermi nel traffico, provare i veicoli anche in queste circostanze è giustissimo.
Io ho provato tutto:
In casa od al lavoro abbiamo benzina, metano, GPL, Diesel, elettrico ed ibrido.
Ma anche senza aver provato: l’ibrido di Toyota E’ ALIMENTATO ESCLUSIVAMENTE A BENZINA!
Ti ho chiesto i tuoi consumi, hai problemi a dichiararli?
Cosa percorri tu con un litro di combustibile fossile? Quanto risparmia l’ibrido RISPETTO AL BENZINA?
Visto che tantissimi ti hanno criticato in tanti forse a sbagliare potresti essere tu!
Cambiare blog per scrivere le stesse fesserie non è utile.
I miei consumi (ma cosa centra? qua si parla di percentuali elettriche ed apre il suo ragionamento dicendo che contesta quello, ma quello non è rilevabile dai miei consumi) sono disponibili dal 2008 sulla mia pagina pubblica di spritmonitor e linkati abbondantemente dappertutto, ricercabili sul web, su evalbum, su questo forum, ecc
Non avevo letto hai chiesto i miei consumi, ovviamente io parlo per fatti i numeri quindi non ho problemi a pubblicarli, anzi come ripeto sono pubblici:
http://www.selidori.com/ev (in alto si trovano i link alle varie auto, con i dettagli)
Anche il titolo di questo post è pietoso.
Chiamare diversamente elettrico un ibrido alimitato esclusivamente a benzina è da veri ignoranti!
Allora possiamo considerare elettrico qualsiasi veicolo dotato di batteria ed alzacristalli elettrici !?
La tua fonte primaria di energia è SOLO il petrolio.
Puoi solo confrontarti con altri veicoli a benzina e confrontarne il rendimento.
Ma forse paura di scoprire che la differenza è minima?
No, un veicolo per essere ibrido (non elettrico) oltre al motore a benzina deve avere trazione elettrica, non valgono alzacristalli, batteria ecc.
E’ una definizione standard ed assodata, per quello non mi sono messo a puntualizzarla, pensavo fosse nota.
La definizione è nota come è noto che l’ibrido va a benzina, benzina che paghiamo, benzina che inquina.
Non paghiamo/inquiniamo ad ore ma in base ai litri bruciati.
Quanto ai tuoi consumi pubblicati considera che non sei così famoso e personalemnte non perdo troppo tempo a seguire i tuoi post tecnici.
P.S. 15 anni fa avevo un utilitaria a benzina (non ibrida) che mi faceva 20,5 km/litro… Quanto la tua amata venerata ibrida. Quindi una guida cauta è più efficace di un ibrido.
i miei consumi li hai chiesto ed io li ho linkati, non me ne faccio vanto (non ne ho mai fatti) e continuo a non capire cosa centra la falsità di toyota in questo.
“personalemnte non perdo troppo tempo a seguire i tuoi post tecnici.”
io lo interpreto che intendi dire che non sono così famoso e non perdi tempo a seguire i miei post tecnici.
Niente, volevo solo essere sicuro di aver capito bene.
I tuoi consumi:
Perché nonostante tutto mi fido più di te che della pubblicità della Toyota ed anche con i tuoi consumi confermano che la pubblicità è molto ingannevole.
la pubblicità è partita 2 anni fa, non la si può confrontare con un mezzo come avevo io del 2006.
Le attuali TOYOTA di cui si fa la pubblicità sono addirittura 2 generazioni dopo dalla mia tecnologia ibrida (è cambiato pure il marchio da HSD ad HYBRID).
E poi comunque le statistiche non la fa una persona, neppure se è il migliore (ma io non mi sono mai impegnato a fare una guida attenta).
Se vuoi statistiche di utilizzatori cercali di hybridsynergyforum o semplicemente aggregando le statistiche su spritmonitor.de che serve proprio a quello.
Ad ogni modo la frase che si contesta a TOYOTA fino ad accusarla di FALSITA’ è riferito alla percentuale di marcia EV, cosa che sulla mia (ed auto di quelle generazioni) non era in quelle percentuali, ecco perchè la pubblicità è venuta fuori solo dopo.
Quindi anche fosse bisognerebbe semmai guardare le Toyota di oggi, non quelle di 12 anni fa.
In ufficio abbiamo una toyota Yaris immatricolata da un mese ed anche lei delude.
Se ti avessi riportato le mie statistiche avresti potuto ribattere dicendo che io guido male, ho preso apposta le tue.
Aumentare l’utilizzo in modalità EV spesso è controproducente in quanto poi il motore endotermico deve ricaricare la batteria…. Invece di mandare l’energia meccanica alle ruote si fa una doppia conversione.
Che ti piaccia o no il massimo rendimento lo si ottiene andando a velocità costante: cioé senza usare la parte elettrica.
Ti ripeto che in ufficio abbiamo un ibrida e si discosta poco dai veicoli tradizionali.
So bene che esistono siti che raccolgono statistiche degli utenti ma io ho di meglio:
Io provo i veicoli che mi capitano tra le mani tutti nelle stesse condizioni: nelle uniche condizioni che interessano a me: nel mio tragitto casa-lavoro.