AGGIORNAMENTO 3 OTTOBRE 2018:
Dopo meno di un mese dalla pubblicazione dell’articolo che trovate qua sotto, un contatto di Sono Motors mi ha scritto per spiegare le proprie ragioni.
L’email che mi hanno scritto è di una serietà e gentilezza che sinceramente non pensavo possibile ed è quasi uno spreco che debba leggerla solo io, ho quindi chiesto se posso pubblicare la loro risposta in questa stessa pagina.
La loro risposta è stata positiva e quindi in fondo a questo articolo troverete le loro osservazioni.
C’e’ da dire che viene difficile non amare questi ragazzi ed augurargli ogni bene leggendo questa loro corrispondenza: sono veramente gentili ed hanno speso del bel tempo per scrivere fra l’altro in italiano perfetto ad un semplice bloggher di mezza tacca.
E si che potevano semplicemente mandarmi al diavolo (ne avrebbero avuto tutte le ragioni) od addirittura minacciare querele (va di moda, sul web, sopratutto quando si scrive a privati da aziende) invece ripeto che per quanto e come mi hanno scritto non si può che volergli bene.
A voi la lettura e giudizio della loro replica, che trovate intoccata a fine articolo.
Titolo clickbait… Capzioso al punto giusto per far credere che sia favorevole a Sono Motors ed invece (oramai scrivo solo post polemici…) mi trovo sempre più spesso a disquisire sulle aspettative & speranze che non sulla tecnica.
Qua oggi voglio parlar di SONO MOTORS e della loro prima creatura -la SION– perché se ne parla sempre di più e vorrei dire la mia e di fatto disilludere chi crede nel miracolo SONO MOTORS.
Premesso che questo è solo il mio umile parere personale e spero tanto di aver torto: ci guadagneremmo infatti tutti -me compreso- nell’avere il prodotto SION che mantenga le ambiziose promesse, ma sono terribilmente pessimista (nella vita, ma specificamente su questo progetto) ma quel che più mi rincresce è vedere gente che ci crede e rimanda l’acquisto oggi di un mezzo possibile per un mezzo impossibile domani.
Questa fiducia immensa nella tecnologia futura fa meditare sulla psicologia umana: molti non credono a prodotti già oggi in commercio (come le ibride Toyota) che sono istantaneamente dimostrabili e crede invece in questa fantasia SONO MOTORS chiaramente irrealizzabile nelle promesse fatte.
La spiegazione di questa fiducia mal riposta me la sono data con la necessità umana di stare dalla parte dei più deboli, dei più puri, dei più coraggiosi (ma, ovviamente, vincenti).
Cioè di una startup di giovani entusiasti, con tanto talento e follia, e di essere invece contro la cattiva multinazionale ricca, potente e che decide lei il mercato, addirittura soffocando tecnologie già pronte.
E’ un po’ questo il pensiero del “complotto” e la speranza che l’inventiva umana, il tanto genio e l’originalità di Davide possa sconfiggere il gigante Golia (ovvero Toyota: la multinazionale brutta & cattiva).
Alla fine è esattamente il principio delle fiabe, dei film di rivalsa, e dei vittoriosi self-made-man che tutt’ora la mitologia ci propone, meglio se poi nascono pure da realtà difficili (Steve Jobs è stato adottato, Nikola Tesla arriva in America dove non viene capito, Elon Musk dal Sudafrica, è balbuziente, forse autistico e soffre di salute cagionevole).
Tuttavia sono convinto che sia sempre più difficile scoprire/creare qualcosa di unico in maniera quasi amatoriale e da soli.
Oramai ci vogliono ingenti risorse economiche (anche solo di laboratorio) e veramente troppe competenze in troppi campi (che una sola persona od un team troppo piccolo non può avere, a meno che non comperi brevetti o licenze o prodotti già pronti, ma allora i capitali richiesti aumentano ancora) perché si possa farlo senza una gigantesca struttura dietro (ed un buco finanziario di molti anni a venire).
Anche quando si tratta di unire tecnologie già esistenti (come alla fine dice di fare Sono Motors).
Questo perché oramai le cose “facili” sono state già tutte scoperte/inventate (frase forte in cui neppure io credo completamente, come ci insegna la scienza in cui bisogna sempre dubitare di tutto e mai dare frasi risolutive) e non possono più avvenire diciamo “spontaneamente” (in verità già Edison diceva che il genio è “10% ispirazione, 90% traspirazione”).
Riguardo ai contemporanei che ce l’hanno fatta addirittura ridicolizzando i colossi loro concorrenti (i vari Gates, Jobs, Musk, ecc)… be’, a parte il fatto che sono manager e non tecnici e le decisioni (a differenza della tecnologia) è meglio se ha una sola testa (lo diceva anche Marchionne “Chi comanda è solo, la responsabilità condivisa, non esiste”) ma è interessante notare che a leggere del loro operato scopriamo che hanno avuto un bel po’ di soci e talvolta si dice che da questi abbiano anche sottratto ben più di quanto moralmente potevano fare; anche se al grande pubblico Apple o Tesla sembrano fatti da una sola persona (e -paradossalmente- questo è uno dei motivi del successo di queste aziende, che giocano pure loro alludendo che il mondo possa essere rivoluzionato da un sol uomo).
Torniamo alla SONO MOTORS ed alla loro prima creatura (per ora solo annunciata) della SION.
I 4 ragazzi tedeschi fondatori della startup stanno progettando un’autovettura full electric con 4 caratteristiche ultra-innovative:
- Ricarica anche con pannelli fotovoltaici di cui è dotata e rivestita, per avere fino a +30km di autonomia dal sole (secondo loro anche meglio, in Italia)
- Produzione (europea) e prime consegne già dal 2019
- Veramente low cost (sui 16.000 euro con nolo batterie oppure 20.000 euro con batterie da 36kWh)
- Con funzioni evolute di V2G e V2V (e già che ci siamo carica in CCS, AC 22kW ed appunto uscita 220v, tipo2 e probabilmente altro)
Le ho messe secondo il mio ordine di “improbabilità” (dalla più sognante alla meno).
Infatti il buon senso (e la mamma) dovrebbero, prima di partire per ragionamenti tecnici, ricordarci che se una cosa è troppo bella per essere vera, probabilmente non è vera.
Analizzo tutti e 4 i punti spiegando col buon senso perché (per me) sono altamente improbabili (userò 3 volte su 4 un paragone con Tesla Motors, chiedendomi come mai lei non applica queste soluzioni se sono così facili e fattibili):
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Ricarica con pannelli fotovoltaici
Sono Motors dicono di avere 6metriquadrati esposti che generano (nella loro Germania) fino a 30km di autonomia al giorno. Difficile crederlo. Anche ammettendo che siano veramente 6mq, sarebbero insufficienti persino per produrre 1kW per un’ora che è il minimo sindacale per far partire una ricarica. Viene anche difficile accontentarsi di meno, visto che tutto questo ha un costo in termini di peso e di baricentro, quindi una pannellatura fotovoltaica non è detto che dia sempre qualcosa di più: nel bilancio dell’auto anzi è a rischio che non compensi i maggiori consumi che introduce.
Non mi addentro sui calcoli, avendoli già fatti in un altro articolo, ma invoco il buon senso con questo ragionamento: Il più innovativo produttore al mondo di auto elettriche (Tesla Motors) ha comprato un paio di anni fa un’azienda che produce celle e pannelli fotovoltaici (Solar City) ed in questo campo sta investendo tantissimo in ricerca e sviluppo.
Se veramente fosse possibile realizzare una pannellatura fotovoltaica (funzionante) per auto elettriche, pensate che Tesla non l’avrebbe già proposta?
Anche a livello di esclusività, design tecno ed eco-chic sarebbe il top. Se solo avesse un senso farlo …
Per chi vuole approfondire sulla rendita dei pannelli:
https://www.gruppoacquistoauto.it/approfondimenti/il-range-solare-della-sion/
https://autoguida.wordpress.com/2018/07/07/lillusione-dellauto-elettrica-solare/ -
Produzione imminente
Non conosco assolutamente come si mette in piedi una fabbrica e fino a pochi anni fa pensavo pure che alla fine fosse cosa facile (a patto di avere capitali e cervelli). Invece la storia di Tesla Motors dimostra che forse non è così facile fare un’auto da zero e loro con la Model3 non sono neppure propriamente a zero avendo (seppur minima) esperienza di qualche anno con ModelS e ModelX.
D’altronde anche la case con esperienza di 100 anni (cito ad esempio la Peugeot, per non citare le solite tedesche od italiane che sono antipatiche a tutti) dicono ci vogliono 2 anni dal progetto finito alla produzione, e questi pensano di partire entro 12 mesi non avendo neppure una fabbrica? -
Prezzo concorrenziale (20.000 euro)
Solo 36kWh di batterie costano sui 10.000 euro (e -a proposito- hanno tutti problemi di approvvigionamento, persino Tesla che quasi se le fa da sola). Difficile si riesca a fare un’auto elettrica con soli altri 10.000 euro. Ma il vero costo non è materiali ma la ricerca, l’industrializzazione, la produzione, ed ovviamente l’assistenza. SONO MOTORS cercano di dare spiegazioni vaghe (accordi commerciali, riciclo di fabbriche dismesse, prodotti open da non pagare e rete di assistenza da non creare perché ci si affiderà al ‘fai da te’ (ma dubito si possa vendere in EU in prodotto senza garantirne l’assistenza, oltretutto in un mercato così normato come quello automobilistico)) ma se fosse così facile viene da chiedersi perché una grande casa non faccia lo stesso o semplicemente una emergente che già è sul mercato e sa di cosa si parla (mi viene in mente Tazzari che invece non riesce a produrre auto sotto i 20.000 euro).
Fra l’altro, se già è impossibile produrre un mezzo elettrico con 36kWh di batterie a 20.000 euro, faccio notare che questa è una vera macchina e non un quadriciclo che costano meno per i tanti obblighi ai quali non devono sottostare (airbag, abs, chiamata sos automatica, ecc) e nei 20.000 includono anche optional come condizionatore o servosterzo!
A proposito, a 20.000 euro non riescono a proporla neppure una NISSAN od una RENAULT che non ha tutti quegli ammennicoli (fotovoltaico, V2G, muschi interni, infotainment con app, ecc) che SONO MOTORS vuole introdurre ed hanno spese già ammortizzate (dalla gestione magazzini, ai costi fissi, per non parlare dei componenti che riutilizzano da auto termiche). -
Funzioni V2G, V2G, V2H
Le funzioni V2G,V2H e V2V (semplifichiamo in “estrazione corrente”) è la cosa più “facile” da fare. Anche perché esiste già tutto ed alcuni costruttori lo stanno già sperimentando (con tantissime cautele). Ora vedendo quanto hanno dato per “pronto e funzionante” e hanno venduto a noi pionieri sistemi che erano (ed in alcuni casi sono tutt’ora) tutt’altro che “pronti e funzionanti” (invece danno ancora problemi), mi riesce difficile credere che le funzioni V2G che sono invece ancora nei laboratori siano in verità pronti per il pubblico.
SION poi promette anche di più: non solo corrente stoccata per le abitazioni (vehicle2home) o per la griglia (vehicle2grid) via CCS di cui non si ha ancora traccia di sperimentazione pubblica (ma nativamente supportata dallo standard CCS) ma persino una fornitura per biberonaggio sulle prese tipo2 (vehicle2vehicle) con cui caricare altre auto.E persino una shuko per il frullatore al campeggio. Persino? Non c’e’ niente di strano in effetti in questa funzione, tanto che con un inverter cinese da 20 euro si può già ottenere su qualsiasi auto oggi in commercio (termica, ibrida od elettrica). Certo mi aspetto che quella 220v shuko presente sulla SION sia un po’ evoluta dell’inverter cinese, ma il senso è che delle 4 promesse di cui abbiamo parlato è in effetti l’unica effettivamente disponibile da oggi.
Oppure no?
Perché durante il tour europeo (ed io sono andato nella data di Milano, anzi Assago) non hanno dimostrato neppure questo, ed era l’unica delle 4 promesse che era tecnicamente dimostrabile eppure neppure questo che è fattibilissimo è stato verificabile.
Infatti ho chiesto espressamente perché non avessero realizzato un banchetto con un frullatore e mi hanno detto che è una buona idea e ci penseranno in futuro. Ma intanto non l’hanno fatto. Ed hanno solamente fatto test drive.
Altri hanno chiesto più ambiziosamente di caricare la loro auto con la tipo2 e gli è stato detto non erano organizzati. Fra l’altro su funzioni V2G,V2H,V2V hanno alluso a grandi idee, rete social gestite via app dove i vari utenti SONO MOTORS si forniscono assistenza a vicenda scambiandosi corrente e biberonaggi molto in ottica peer-2-peer, social, sharing ecc. Tutto tanto bello. Tutto teoricamente possibile. Ma è altro ulteriore lavoro immenso con un’infrastruttura altrettanto immensa.
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A proposito, anche se esula un po’ e forse andava più nel punto “1”, SONO MOTORS ha anche promesso alla ricarica via cavo (ovviamente, mica c’e’ solo il sole!) via CCS in DC ma anche via tipo2 in AC fino a 22kW. Anche questo fattibile ed infatti c’e’ chi lo fa (o quasi… a tutt’oggi in verità nessuno offre la combinazione 22AC+50DC, Tesla ci va vicino) ma ancora una volta sono altre complicazioni, altri costi ed altra ricerca… difficile stare nei 20.000 euro di prezzo finale!
Ultima domanda che ci dobbiamo porre su Sono Motors è… ma ci sono o ci fanno?
Difficile rispondere a questa domanda.
Sarebbe facile bollarli dicendo che ci fanno, sono dunque truffatori. Ma conoscendoli sono veramente così espansivi ed aperti che riesce difficile credere siano in cattiva fede. Tutto il sito ed il sistema è poi open, troppo open, ma questa può essere anche la novità della “truffa 2.0” dove l’alibi perché non sia truffa è proprio che è open.
D’altronde riesce anche difficile credere che non si siano accorti che quello che promettono è semplicemente impossibile visto il livello in cui sono arrivati. Cioè dovevano accorgersene molto prima che le promesse non possono stare in piedi.
Una spiegazione potrebbe essere che hanno una smisurata fiducia in se stessi, nella tecnologia, in accordi commerciali e che quindi sperano entro il 2019 di rispondere ai quesiti oggi impossibile, ma anche così l’ingenuità è veramente troppo per essere giustificata. E poi vale sempre lo stesso ragionamento: se è tutto così facile perché nessuno l’ha ancora fatto? E non mi riferisco solo ai colossi dell’automotive che potrebbero avere interesse a mantenere lo status quo, ma ai tanti entry level che ci stanno lavorando e si vogliono proporre ed avere qualcosa di così dirompente li farebbe balzare assolutamente al numero uno al mondo. Quindi mi viene in mente (oltre alla già citata Tazzari) la Dyson (si, quella degli aspirapolveri) o la Apple che stanno lavorando anche loro a creare le loro auto elettriche (ed hanno risorse economiche ma anche di laboratori, cervelli, leve finanziarie e contatti maggiori rispetto ad una sconosciuta SONO MOTORS).
Quindi appurato che non si sa se ci sono o ci fanno ma magari sperano nel futuro (anche se non credo molto a questa ipotesi) la successiva domanda che dobbiamo farci e come evolverà la cosa.
Be’, i tempi sono stretti, strettissimi e quindi a breve avremo una risposta. O forse no, perché secondo me la loro politica sarà temporeggiare in continuazione ed allungare ogni volta di 6-12 mesi i tempi. Finchè magari non spariscono per un anno intero per poi tornare con un’altra idea di SION 2.0 ancora più rivoluzionaria ed evoluta con altre magie ancora più incredibili ma sempre e solo annunciate senza mai un dato concreto da poter dimostrare. Sempre in crowfounding, sempre in prenotazione, sempre in raccolta fondi senza garanzie.
Questa la mia previsione, settembre 2018.
Salvatevi questa pagina, che la ricommentiamo nel 2020…
Intanto però stanno dando false speranze, alimentando sogni impossibili e magari bloccando la transazione di chi vorrebbe già oggi passare all’elettrico ma aspetta che esca veramente il loro prodotto.
Il 1 ottobre 2018, ricevo questa email in risposta da Sono Motors, che mi autorizzano a ripubblicare:
Caro Selidori,
alcuni amici italiani ci hanno segnalato l’articolo sul tuo interessante blog “Problemi di ricarica”.
Ci siamo anche incontrati durante il nostro tour italiano e ti ringraziamo per l’interesse che hai mostrato. Il lungo articolo che hai dedicato alla Sion è ben fatto, purtroppo però ci sono alcuni dati tecnici errati, informazioni incomplete e congetture a proposito della nostra azienda e dei nostri prototipi, che discreditano ingiustamente il nostro lavoro.
Sappiamo che anche tu sostieni la mobilità elettrica e la tutela ambientale, con la presente vogliamo quindi tenerti al corrente degli ultimi sviluppi e chiarire gli equivoci.
La realizzazione del nostro progetto procede come da programma. Non solo le prenotazioni, che nel frattempo hanno superato la quota di 7700, ma anche la stampa internazionale confermano quotidianamente l’interesse alla nostra visione di mobilità ed energia sostenibile.
La nostra azienda è ben finanziata grazie alle migliaia di persone che hanno contribuito a crowdfunding e crowdinvesting, e grazie a grandi investitori. Per quanto riguarda la produzione ci appoggiamo ad un partner europeo, un cosiddetto “contract manufacturer” di cui tuttavia non riveliamo ancora i dettagli. Come annunciato alla stampa di settore, puntiamo a produrre 260.000 Sion nei primi otto anni di produzione.
La ricarica solare dei nostri prototipi è assicurata da 330 celle disposte in 7,5 m2 della carrozzeria – 24% efficienza celle – picco 1204 W.
Se vuoi, qui puoi trovare altri dettagli tecnici sui prototipi che hai avuto occasione di provare e sulla nostra visione di mobilità: https://sonomotors.com/wp-content/uploads/Scheda_informativa_prodotto_IT.pdf
Da quanto ci siamo incontrati in Marzo 2018, queste sono le maggiori novità, presto avremo altre grandi notizie. https://sonomotors.com/it/story.html/
Intanto te le riassumo brevemente:
Per quanto riguarda il nostro team, Thomas Haush (ex CEO di Nissan Europe, con esperienza decennale nel settore tra cui anche presso Daimler e Chrysler) e Isa Krupka (esperta di comunicazione e marketing con lunga esperienza con VanEck, Dow Jones e STOXX Ltd) si sono uniti al nostro management. Li puoi conoscere “di persona” qui: https://www.youtube.com/watch?v=sX_m-Y1rDNw
Le novità principali dal punto di vista della tecnica sono:
La batteria per la Sion (con capacità minima di 35 kWh) che verrà prodotta in Germania da Elring Klinger, un fornitore con lunghissima esperienza nel settore automotive.
I fari a LED della Sion (il cui design è stato scelto dalla nostra community) vengono sviluppati appositamente dall’azienda Automotive Solutions Germany GmbH anch’essa con sede in Germania.
A proposito del prezzo e se hai altre domande, ti invito a leggere le nostre FAQ o scriverci una mail. https://sonomotors.com/it/frequently-asked-questions.html/
Con la Sion seguiamo la strategia di un unico prodotto. In questo modo riusciamo ad offrire non solo alti standard di qualità e sicurezza, ma anche a ridurre enormemente i costi di logistica. Questo però significa che al momento la Sion sarà disponibile in una sola versione. Inoltre, facciamo uso di componenti (Carry-Over-Parts) che hanno già superato test di sicurezza e qualità. Questo ci fa risparmiare tempo e costi nella progettazione e nella produzione. Così facendo durante la progettazione della Sion ci possiamo concentrare sulle funzioni che la rendono unica in confronto alle altre vetture. Inoltre la Sion con l’integrazione delle celle solari non ha bisogno di laccatura. Questo per noi significa evitare una procedura molto costosa e molto dannosa all’ambiente durante la produzione. La Sion costerà 16.000 € batteria esclusa. La batteria si potrà comprare subito oppure con tutta probabilità si potrà anche noleggiare o fare un leasing. Il motivo per cui escludiamo la batteria, è che vogliamo offrire sempre il prezzo più attuale, al momento prevediamo sia di circa 4.000€. Il prezzo finale della batteria sarà calcolato sulla base del prezzo di mercato delle celle al momento della produzione.
Rimaniamo a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione o domanda. Ci farebbe piacere rivederti e poterti mostrare anche il nostro ambiente di lavoro, perché non vieni a visitarci a Monaco di Baviera nei nostri uffici?
Continua a seguirci, come ho già detto prima, ci sono grandi novità in arrivo!
Buon lavoro
Un caro saluto da Monaco di Baviera,
Cristiana.
NOTA CHE HO CHIARITO CON LORO: l’invito ad andarli a trovare è rivolto a tutti, sono ben contenti di conoscere gente appassionata, ma sarebbe meglio concordare con loro la visita, questo anche per evitare che si presentino domattina senza preavviso 200 persone.