Ieri a Milano si è svolta la presentazione della nuova Nissan Leaf (NOTA: il nome commerciale sembra proprio essere NUOVA NISSAN LEAF. Per semplificare i ragionamenti però qua io la chiamerò “Leaf2”, dove Leaf1 è ovviamente la vecchia generazione (che esiste, oltretutto, in 3 versioni).

Evento decisamente strano: sono state fatte due sessioni (la prima alle 15 per i giornalisti, trasmessa in live streaming e rivedibile su facebook qua, la seconda alla 19 per i rivenditori ed in generale operatori di settore).
Io sono andato alla seconda.
Prima e dopo i due eventi si è stati invitati ad assistere alla visione del mezzo reale posto sotto una teca in piazza XXV Aprile a Milano (davanti a EATALY o se preferite a Porta Nuova).

Immagine ufficiale Nissan

I più attenti riconosceranno un volto noto delle recensioni online…

Il massimo ottenibile: nuova Leaf sotto vetro

Culone, albero natalizio, Porta Nuova.

Una gif animata nel 2017??? (OK, i millenials possono fare click sull’immagine per il video prima di gridare allo scandalo)
Alle sessioni erano presenti i massimi dirigenti Nissan, in quella pomeridiana anche ENEL, in quella serale qualche vip sul palco.

Le presentazioni (senza mai avere nessun’auto reale, se non quella nella teca, anche se test drive con la prima generazione (? che senso ha?) erano possibili nella piazza,

Intanto fuori test drive con le ‘vecchie’
è stata più che altro incentrata sui vantaggi economici delle auto elettriche (cosa che io ho sempre per lo meno dubitato) e sulle novità (NON “elettriche”) introdotte sulla nuova leaf (E-Pedal ed assistenti alla guida).

Confronto costi di posseso anche con ibride

Ancora paragone costi (stavolta di possesso, manutenzione e viaggio) con verie tecnologie
Catering di alto livello a parte, bisogna arrivare al punto: la nuova Leaf sinceramente sa di vecchio: non mi ha convinto 😦 .
E parlando con i volti noti trovati sul posto, il dubbio è condiviso.

Sembra tanto che NISSAN si sia un po’ adagiata sugli allori. Vantandosi continuamente di essere stato il primo produttore mondiale di auto elettriche e di aver venduto più esemplari di tutti al mondo (ma questo è dovuto proprio per il fatto che sono sul mercato da più tempo, oltre all’esclusività di un modello -worldcar- che anche per questo fa ‘la somma’ degli altri che sparpagliano l’offerta), hanno presentato una macchina che sarà realmente disponibile a metà 2018 in Italia (vogliamo scommetterci?) che appare vecchia rispetto alla concorrenza che nel frattempo li ha presi e recuperati (ed a metà 2018 sarà ancora più agguerrita).

Sicuramente è VECCHIA per i dati che sono più importanti in un’auto elettrica: è rimasto l’assurdo caricatore AC monofase a 6kW (quando oramai tutta la concorrenza cerca di proporre gli 11kW, anche se esistono e non da ieri i mezzi che caricano a 16, 22, 43AC) così come la carica DC via CHAdeMO, che in Europa dovrebbe essere un sistema in abbandono (questo in verità non sta avvenendo, proprio per la forza di Nissan, ma visto che sta perdendo quote, appare anacronistico voler insiste con questo sistema quando anche gli altri asiatici (come Hyundai) montano già lo standard concorrente CCS Combo ed altri lo faranno a breve (Kia, Toyota, Tesla)).
Stupisce anche perchè (ed è una delle poche note positive dalla nuova LEAF) hanno finalmente usato nell’auto il connettore AC di Tipo2 (il volgarmente detto “Mennekes”) che appunto è (solo) europeo, quindi potevano anche fare lo sforzo di usare la tecnologia DC ufficiale europea.
Probabilmente hanno voluto mantenere lo standard CHAdeMO visto le installazioni solo-chademo che hanno fatto in Europa (in Italia sono una dozzina, tutti presso concessionari) e per continuare a sperimentare il V2G (ne parlo dopo) e V2H, che comunque è consentita anche dal CCS.

Vehicle-2-Home (V2H)
Anche l’autonomia non fa impazzire: 378 km di omologazione NEDC sono sicuramente molti di più dei vecchi 250, ma forse in Nissan pensano di essere nel 2015, quando quel valore era vera innovazione (NOTA: per ora la prima Leaf2 sarà dotata solo di 40kWh, anche questo superato dalla concorrenza. Probabilmente fra un anno si comincerà a parlare anche della versione nuova da 60kWh. Ma per ora atteniamoci a quanto detto nella presentazione in oggetto).
Oggi abbiamo già auto reali che infrangono quel limite (Zoe, Ampera-E; vi ricordo un elenco sempre aggiornato qua) e nel 2018 lo faranno altri con nuovi mezzi (Hyundai Kona) o nuove versioni (VW eGolf, BMW i3, Kia, ecc; senza contare i premium che arriveranno, da Jaguar ad Audi, da Porsche a Mercedes… si, poi c’e’ sempre Tesla…).

Confronto autonomie fra generazioni Leaf
Dunque ieri Nissan ha dovuto distrarre la platea non parlando di questi punti (e sminuendo sopratutto la velocità di ricarica AC) e parlare dei costi di gestione delle auto elettriche (che non dovrebbero essere ne’ una novità ne’ una esclusiva Nissan) e delle sue “nuove” tecnologie introdotte.
Ha dato molta importanza al ePedal, tecnologia che abitua a guidare solo con l’acceleratore senza mai frenare (ma anche questa non è una novità: BMW lo fa da sempre come anche Tesla e WV addirittura lo permette regolabile) e le varie assitenze alla guida “Nissan Intelligent Mobility” (anche questa nessuna novità, oramai li hanno tutti i competitors, anche su termici, anche mezzi che costano meno).

Confronto generazioni batterie in Leaf1/2
Per finire Nissan ha anche dato molto peso alla tecnologia V2G (Vehicle-2-Grid e Vehicle-2-Home) che permette alle auto di restituire corrente alla rete (od all’abitazione privata) fungendo da tampone energetico per la scostanza produttiva delle fonti energetiche (sopratutto le rinnovabili eoliche e fotovoltaiche) e l’ugualmente variabile richiesta energetica.

Vehicle-2-Grid all’opera (la teoria)
Tutto bellissimo e secondo me tale tecnologia darà immensi aiuti al nostro domani ma sinceramente non ne vedo un reale utilizzo a breve termine (e sono pessimista: non solo queste nuove Leaf non faranno mai il V2G, ma non verranno utilizzate per tale scopo neppure le “Leaf3″… insomma prima di 10 anni secondo me non se ne farà niente: troppe complicazioni (sicuramente legali, fiscali e burocratiche, ma anche tecnologiche e di interessi ‘personali’ e troppi attori coinvolti… basti vedere come in 10 anni non si è riusciti neppure a trovare uno standard comune di prese quando i protagonisti erano solo le compagnie d’auto…)).

Vehicle-2-Grid (V2G)

Colonnina ENEL (sarà della nuova divisione ENEL-X) per il V2G (ci vogliono colonnine dedicate, le tradizionali non hanno questa funzione).
Alla fine di tutto, però, uno potrebbe obbiettare che tutto si perdona con il prezzo.
Ma secondo me non ci siamo neppure in questo.
Perchè esso è definito come entry level a circa 33.000€ (i 37.900 di cui sopra sono già riferiti ad una versione più accessoriata). Qua siamo in linea con la concorrenza (forse un pelino di più, giusto per non rischiare di sbagliare), ma sicuramente non da aggredire il mercato ed i competitors (si, perchè come già detto, oggi Nissan non è più sola e non basta vantarsi di essere la prima ad averle realizzate, queste auto, per non poter notare che la concorrenza li ha presi e superati).
Allora forse speriamo che SIA FATTA MEGLIO. Questo solo il tempo e gli utenti lo diranno.
Perchè questo è l’anello dolente delle vere LEAF “1”: tutte le versioni, tutte le auto, di qualsiasi anno, hanno un degrado batteria pesante e l’autonomia crolla dopo pochi anni. Ed è l’unica auto che ha un decadimento così sensibile, nessun’altra auto elettrica “muore” così presto. Ed è avvenuto in tutto il mondo. E da sempre Nissan non ha riconosciuto il difetto, non ha cambiato le batterie ne’ in garanzia ne’ quelle a noleggio, sostenendo che è normale invecchiamento.
All’evento di ieri ero presente con un possessore di Leaf 1 che si sta facendo anche portavoce di una lettera aperta a Nissan Italia e con lui, nel backstage, abbiamo scambiato due parole nella figura dell’amministratore delegato, il quale ci ha detto che per questo annoso problema, la casa sta pensando ad un’offerta economica per i vecchi possessori, per premiarli per la fiducia ed il pionerismo (notizia che gira nell’aria da tempo, in verità).
Sta di fatto che anche la nuova LEAF sembra avere un sistema di raffreddamento solo ad aria come avevano le vecchie, che è il vero motivo del degrado dell’autonomia (questo non vuol dire che sulle nuove il sistema di raffreddamento sia stavolta sufficiente, certo il fatto che tutta la concorrenza fa diversamente fa comunque pensare) e che obbliga gli utenti più attenti ad una vita di mille attenzioni nell’utilizzo del mezzo (come non fosse già abbastanza invalidante la carica lenta e la poca autonomia, si applicano tecniche di carica parziale al limite massimo partendo dal limite minimo, ed altre cervellotiche attenzioni per fare quei 10km in più).
Speriamo.
Perchè la LEAF2 ha possibilità di avere successo (secondo me) solo se onestamente mantiene le promesse (non parlo dell’autonomia NEDC, a quella solo gli illusi credono; ma di durabilità) perchè sicuramente non sono oggi molto ambiziose, e nel passato non manteneva neppure quelle.
Anche il sistema infotainment è stato fino ad oggi così così e spaventa pensare che nella nuova LEAF l’abbiamo (come richiede oggi il mercato) ancora più infarcito di funzioni, quando già il vecchio semplice CARWINGS era zoppicante (caratteristica però comunque anche alla concorrenza (alcuni come Hyundai o PSA (Peugeot, Citroen) neppure ci provano, però esistono anche altri come Smart, VW o la solita Tesla che invece sono a prova di errore)).
Perchè altrimenti sulla carta la Leaf2 parte già superata.
Solo i possesori della LEAF2 potranno dircelo sperando non siano, come nel caso della Leaf1, solo dei beta tester.

I documenti PDF diffusi all’evento (le slide non sono state rilasciate):
Miglior articolo sull’evento con foto più comprensibili su Greenstyle.
AGGIORNAMENTO “COMMERCIALE”:
nella presentazione si è anche parlato di una offerta da 299 euro al mese incluse ricariche gratuite (ENEL) per due anni. Non me ne intendo molto di quote mensili, rata iniziale e finale, quindi evito di entare nel merito dell’offerta.
Dico solo che la fantomatica ricarica gratuira enel inclusa appare ridicola: c’e’ infatti un limite di 1350kWh nei due anni che (di media) fa 56kWh al mese. Con quel quantitativo (meno di 2 pieni) si fanno quindi meno di 700km, o se preferite in totale sarà qualcosa meno di 9500km in 2 anni (media di 7km con 1 kWh). Sicuramente non da strapparsi i capelli.
L’offerta: https://newsroom.nissan-europe.com/it/it-it/media/pressreleases/426212594/nissan-e-enel-accordo-per-due-anni-di-mobilita-elettrica-gratuita-con-lacquisto-di-nuova-nissan-leaf#.WjOs8HT5NcA.facebook
IN PDF: accordo nissan enel 2018
AGGIORNAMENTO 30 marzo 2018: #RAPIDGATE
intanto nel mondo (ed anche in Italia) i primi proprietari privati hanno in mano una Leaf2. Sembra che Nissan abbia toppato anche nella carica veloce: dopo un paio di ricariche fast, infatti, la nuova Leaf carichi lenta (link ad articolo di AboliamoIlMotoreAScoppio).