Questo post è praticamente il seguito di quello di qualche giorno fa.
Oggi decido di dedicarmi un po’ ad Enel Drive, il contratto più costoso (è bene ricordarlo) che ci sia fra tutti i metodi di ricarica pubblici in Italia (e probabilmente ben classificato anche a livello mondiale! E’ bello ogni tanto -per noi italiani- essere in cima alle classifiche!).
Partiamo dall’impegno che mi ero preso con l’helpdesk di sabato scorso di chiamarli per fargli sapere se avessi poi trovato la loro colonnina a Pero (ricordo che li avevo lasciati che non l’avevo trovata e loro l’hanno rimossa come ‘disponibile’ dal sito).
Richiamo allora lo stesso numero di assistenza tecnica/segnalazione guasti (800 667 750) sperando di trovare la stessa persona (come mi aveva promesso) ovvero una donna.
Invece trovo un uomo: avrei preferito nuovamente il contatto di sabato perchè avevo instaurato una certa confidenza, e poi perchè mi era parsa entusiasta alla possibilità di feedback e poi perchè così non dovevo rispiegare tutto.
E forse ho ragione.
Infatti per quanto gentile e disponibile la persona che oggi rispondeva si capiva che era stato messo in mezzo senza sapere niente ne’ aveva gli strumenti.
Non solo, durante i 14 minuti e 37 secondi di telefonata ho parlato solo io.
Da parte sua non una domanda, non un’osservazione, non un chiarimento.
Non so voi (io non ho mai fatto istruzione) ma quando spiego a qualcuno una cosa e costui non fai mai domande o riflessioni, mi da come l’idea che non gliene freghi proprio niente. La cosa è poi ancora più vera se sono al telefono (dove manca contatto visivo) e mi chiedo se quello ti ascolta, fa il gesto di DUE PALLE al collega o se è caduta la linea.
Ed alla fine della telefonata non ha voluto darmi un numero di pratica, non ha voluto un mio dato (mi sono proposto di dargli il numero di tessera, cognome, una email, un cellulare…. niente, non ha voluto sapere niente, neppure ad inizio telefonata mi ha chiesto nessuna anagrafica, mi sono semplicemente qualificato come cliente ENEL DRIVE e gli è stato bene così). E’ vero che comunque possono ripescarmi con il log della colonnina o col caller id del telefono, ma….
Comunque, ho spiegato che avevo chiamato, che non avevo trovato, che avrei ritelefonato se avevo notizie.
Ho dunque detto che la colonnina poi l’ho trovata, non è affatto nel fix gps che danno loro (sulla mappa, il fix finisce in un capannone a destra) e li ho pregati di completare l’indirizzo fornito (Pero, via Enrico Fermi) col numero civico “1” e con un PRESSO EUROP ASSISTANCE.
Mi sono anche proposto di mandargli il corretto fix GPS che a ricordare dalla telefonata di sabato a loro interessa molto (ed in effetti è il solo ed unico modo per trovare realmente qualcosa sulla terra, univocamente) e per questo gli ho chiesto una email (non avevo voglia di dettare numeri al telefono!) ma non erano interessati (neppure alla dettatura).
Li ho comunque informati che quella non è una colonnina pubblica e meno che meno accessibile in orari fuori dall’orario di officina. L’accesso occasionale sabato scorso mi è stato gentilmente fornito dagli operai, ma non erano tenuti a farlo (infatti dopo 6 minuti ho staccato e sono venuto via: dovevano andare a mangiare).
Qua una svegliata c’e’ stata -finalmente- un feedback dell’interlocutore telefonico: mi ha detto che questo di EUROP ASSISTANCE è strano, visto che l’accordo con loro era in comodato a patto che avessero lasciato le colonnine a disposizione del pubblico e sempre (ma la cosa non quadra: le colonnine non sono mobili: se sono dentro ad un cancello è ovvio che anche solo l’accesso fisico è limitato dagli orari di ufficio; a questo punto i casi sono due: o l’help desk di oggi si è inventato al volo una notevole trovata per stemperare il mio rispettoso ma fermo disappunto (e dare la colpa ai partner, sport italico) oppure (e propendo per questa seconda ipotesi) semplicemente Enel non controlla neppure le sue stesse installazioni (ma se proprio nessun ispettore ha voglia di muovere il culo dall’ufficio tecnico per andare a vedere le moltissime installazioni, addirittura ben 2 a Milano, giusto un controllo sulle coordinate poteva darlo e da lì già scoprire che le cose non quadravano…)).
Comunque telefonata chiusa (e secondo me feedback perso nel nulla, peccato per la donna di sabato, mi sembrava molto più interessata!) e passiamo all’altra telefonata.
Si, perchè mica è finita.
Ora bisogna chiamare per la questione economica/legale!
Altro numero, stavolta di assistenza post vendita commerciale: 800 069 850.
Spiego sono un cliente con contratto FREE DRIVE (ovvero consumo) e non dovrei avere canone mentre sul sito appaio come FLAT quindi con canone. Mi chiede di qualificarmi: il cognome non gli va bene. Gli propongo il numero sulla tessera. Non gli va bene. Mi chiede codice abbonato. Non esiste.
Insiste. Insisto pure io: al limite ho il numero contratto, ma come CODICE ABBONATO non ce l’ho.
RIMANGA IN ATTESA.
Dopo 3 minuti ritorna e mi chiede il codice fiscale.
Ok, quello ce l’ho.
E ci troviamo.
Mi conferma ho CONSUMO.
Ok, ma allora -gli spiego- se possono correggere la dicitura FLAT sul sito.
Mi chiede se sono sicuro che ci sia scritto FLAT.
Gli dico di si, comunque gli chiedo di lasciare perdere la scritta, almeno che mi facciano apparire sul sito i costi delle singole ricariche effettuate (oltretutto penso sia un mio diritto saperlo) in luogo della dicitura FLAT.
Brancola nel buio.
RIMANGA IN ATTESA.
Torna dopo 5 minuti e mi richiede se sono sicuro del FLAT sul sito (ancora?) e se sto guardando il sito giusto (?). Taglio la testa al toro, gli chiedo se posso mandargli uno screenshot di quello che vedo sul sito.
OK.
Gli chiedo una email.
Domanda da non farsi, avverto altro panico.
Sento/intuisco che vorticosamente consulta il sito pubblico alla ricerca di una email.
Poverino ce la fa: comunicazionieneldrive@enelenergia.it
Dopo gli scrivo.
Ed oggi pomeriggio tutti a provare il punto di ricarica, di fatto l’unico che c’e’ in tutta Milano, a Milanofiori.
Già che ci siamo proviamo anche l’app (nel mio caso su android) per vedere se segnala la disponibilità.
Cerchiamola come Milanofiori (sarebbe la dizione esatta)

Cerchiamola come Assago (il comune di cui fa parte)

Cerchiamola come Milano (magari segna la provincia)

Cerchiamola come Rozzano (centra poco, ma tanto oramai…)

Ok, app inutile. Tanto so dov’è, la cerco da me.
Eccomi:

In posizione infelice, dietro al McDonald’s, sembra il suo parcheggio privato!
Due colonnine, proviamo la prima:

Passiamo la tessera…

… e dopo 1 minuto…
Ok, fuori uso.
Ma già uguale-uguale l’ho vista una delle due di Pero: queste non hanno dentro la SIM per comunicare, l’autenticazione non la faranno mai!
Inutile anche lasciarle accese, anzi direi che anche via software tanto vale scrivere -se proprio devono rimanere accese- di non passarla neppure la tessera che tanto non può portare a termine il riconoscimento con il database remoto!
Che poi dalla centrale ENEL lo sanno (anzi a dir la verità poi lo scopro anche dal sito) che non comunicano: forse sarebbe il caso di andare a vedere cosa è successo, no?
Meno polemiche e più elettroni: passiamo alla seconda colonnina.
Anche se sono vicine probabilmente questa è più sfigata e riceve più sole ed il caldo torrido di oggi (41° gradi) di Milano deve averle guastato momentaneamente il display:

ma qua può starci anche bene, le scritte si intuiscono, più problematica la lettura dei valori:

… ma che poi si scoprirà con la lettura sul sito nel profilo personale:

1.3 kWh in 2 ore e 17 minuti? Ma non è un po’ poco? La selibriplugin richiede poco, in effetti (circa 900 kW) ma qua mi sembra le diano anche meno (in 2 ore dovrebbe prendersi circa 2 kWh…).
Ad ogni modo fra alte temperature e Tipo 3A ‘fatta da me’, aspettiamo a dare giudizi affrettati!
Questa ENEL è un contratto dalle mille sorprese: non si sa quando si carica, con che velocità e neppure quanto si spende (visto continuano a fatturarmi come FLAT)!
Comunque, alla fine, va.
Ma mi è rimasto qua la cosa dell’app…. allora la rilancio ed essendo sul posto la colonnina viene disegnata sulla cartina (il GPS del cellulare mi mostra la zona interessata):

Non ci posso credere: bel resoconto in tempo reale e con dati corretti!
Caspita, questa è proprio bella e sta funzionando bene, direi quasi strano!
E fra l’altro…. CASPITA HO CAPITO!
Notate come è scritta la città?
ASSAGO tutto maiuscolo!!
Ma mica vorrai dire che la ricerca è CASE SENSITIVE?
Proviamo… ESATTO!
Se dovete cercare una colonnina Enel mi raccomando scrivete bene (e come vogliono loro) la località, se no NIENTE!
Ma con tutto questo ragionare mi è andato in risparmio energetico il cellulare, aspetta che lo risveglio:

…. per riottenere l’interessante schermata di sopra devo chiudere l’apps e rifare tutto!
Due cose di fila che funzionano sono troppo!
Forse faccio prima ad aprire il browser almeno posso salvarmi la pagina (mentre con l’app non la colonnina come preferita):

???
Enel si è fatta una pagina HTTPS col certificato ‘de noartri’?
Facevano più bella figura a farla semplicemente HTTP!
Conclusione?
Vorrei dare un giudizio a questa ENEL, multinazionale con un contratto costosissimo (io avrei comunque il consumo, ma non penso che gli utenti GOLD VIP che pagano 25 e passa euro al mese per un servizio che non esiste abbiano l’app meno suscettibile e le colonnine che trasmettono), ma forse è meglio che ognuno si faccia da se una propria opinione…
PS: quella colonnina era tanto per provare. 50 metri più in la’ ci sono le colonnine di Carrefour completamente a gratis (1 shuko+1 tipo 2) ed oggi (miracolo!) non erano neppure occupati da auto termiche i posti riservati ai mezzi in ricarica!