..esperienze di ricarica auto elettriche in colonnine pubbliche… (ed altre cosine a tema), perchè la strada delle auto elettriche è piena di spine… (by selidori)
carta regionale dei servizi
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Qualche giorno fa sono passato da Iperportello ed (incredibile!) anche le colonnine Class Onlus/Ricaricaev.it (comunque le migliori) hanno toppato!
E’ comunque stato utile per saggiare la preparazione degli addetti del centro commerciale su un servizio in panne.
Ed alla fine, a furia di tentativi, comunque è andato.
Ecco i fatti.
Arrivo bello tranquillo, parcheggio e vado ad autenticarmi.
La richiesta è di inserire la tessera CRS: lo faccio ma il sistema non si accorge di niente:
Provo a vedere se non sia sporca (lettura chip a contatto) ma sembra tutto ok.
La pulisco, ripulisco, riprovo… niente da fare!
Chissa se è la mia tessera o la colonnina?
(NOTA: in questo impianto, pur essendoci 6 colonnine, solo una ha il lettore carte preposto all’autenticazione, quindi non posso fare controprove).
I cartelli dicono di rivolgersi al centro commerciale (od ad un numero di telefono indicato).
Mi sono dunque rivolto al supporto clienti: io sapevo che loro hanno a disposizione una card RFID per l’attivazione sporadica dell’erogazione, per clienti che non hanno la CRS ma mi hanno negato tale possibilità dicendo di rivolgersi alla guardia.
Spiegato tutto alla guardia, fa una telefonata e mi dice che le colonnine non vanno (allude al fatto che già lo sapessero) ma che deve arrivare un tecnico per vederle, anzi di andare giù che sta arrivando.
Che velocità!
Scendo e ci trovo già attaccata una Twizy: evidentemente è già sceso e va (anche perchè da qua in poi non incontro nessuno).
Riprovo con lo stesso risultato: non sente assolutamente che immetto qualsiasi carta.
Riprovo 2 o 3 volte ed ad un certo punto la sente e si mette in “Autenticazione in corso“.
Sta in questo stato 2 o 3 minuti, poi esce da questo messaggio non simpatico:
La risfilo e la reinfilo e stavolta autentica quasi subito ma purtroppo non è ancora finita.
Seleziono la colonnina, mi collego ma non parte l’erogazione.
Il sistema mi segnala “Errore Blocco presa” ed in effetti è bloccata dentro!
Sblocco tutto, ci ritento 2 o 3 volte e finalmente riesce l’erogazione!
Ultima nota, ma questo penso sia colpa mia e del mio cavo taroccato, l’erogazione parte con 900 W com’è giusto che sia, ma dopo 56 minuti di utilizzo me lo trovo a 150w…
L’erogazione totale per quel tempo è stata di 341 W(ora): quindi ben poca cosa…
Conclusione:
non si sa cosa sia successo, ma purtroppo sembra che anche il sistema di Class Onlus ogni tanto dia i numeri: bisogna solo non perdersi d’animo, avere pazienza e riprovare.
Chissà se quelli del centro commerciale hanno fatto qualcosa? (Secondo me, no).
I fatti: come spiegato in un post precedente ho l’auto in modalità elettrica praticamente inutilizzabile avendo bruciato il caricabatterie. Ho già ordinato il ricambio ma la cosa (era preannunciata) va per le lunghe.
Inutile dire che tornare indietro ‘ad una semplice ibrida’ è frustrante non solo per il senso di sprecare continuamente qualcosa di esauribile quando si viaggia, ma anche per non far più parte di un mondo di scoperte ed avventure -ogni volta che capita- nello sperimentare una nuova colonnina (e -diciamocelo pure- per tirarsela con questi post, fare evangelizzazione trafficando con i cavi alle colonnine, gasarsi tantissimo, ecc ecc).
Così per poter rinvertire le vecchie glorie e fasti, ieri trovandomi all’Iperportello ho voluto vedere se riuscivo a fregare le colonnine dei Class Onlus autenticandomi correttamente, quindi infilare un lato del cavo nella colonnina e l’altro lato…. IN NIENTE! 😉
La prova non è così scema come può sembrare perchè il connettore utilizzato (il tipo 3A prodotto da Scame) si fa riconoscere dalla colonnina attraverso due componenti passivi (che in verità dovrebbero essere sul mezzo ma io ho messo sul cavo….).
Ed infatti la colonnina ha sentito che mi sono collegato, solo che non mi sarei mai aspettato che ci accorgesse che c’era qualcosa che non andava (l’unica cosa che poteva rilevare è la mancanza di un carico che richiedesse un qualche assorbimento) ed infatti dopo pochi secondi di attivazione…
NOTA: ora il sofware ricorda, dopo l’autenticazione, di rimuovere la carta regionale dei servizi con una bella scritta rossa. OTTIMO!
Ci ho riprovato 2 o 3 volte, rifacendo tutta l’autenticazione da capo, ma non c’è stato verso di fregarla, daltronde non so bene cosa avrebbe potuto sentire visto che dall’altra parte non c’era collegato proprio niente ed il 220 era ‘aperto’!
(Si, sarebbe stato più intelligente portasi un qualche utilzzatore, ma non ci ho pensato… comunque non avrei portato una lavatrice ma un qualcosa di portatile e piccolo come un caricabatterie per cellulari che forse non arrivava al watt….).
Dunque 1 a 0 per Class Onlus contro il selidori!
Anzi no, perchè poi oggi c’e’ stato il supplementare che mi ha umiliano con un 2 a 0 secco!
Perchè mi sono trovato in casella elettronica una email di assistenza in cui mi chiedevano come mai non ero riuscito a ricaricare e quali problemi avevo avuto: ancora una volta ottimo il servizio pro-attivo di assistenza guasti! (anche se stavolta il guasto ero sono io, ehm….). Ho dovuto ammettere di essere andato lì col cavo ma con nulla da caricare…. che figuraaaaaaaaaaaaaaaaaa.
Per lavare l’onta, allora ecco che cerco di cambiare discorso al più presto pubblicando le foto del parcheggio sotterraneo dell’Iperportello nell’area di ricarica auto elettriche, che è sempre un bel vedere
… e pure per tirarmela un po’ del retrovisore con display integrato (e relativa retrocamera) che ho appena montato e dall’esorbitante costo totale di ben 38 euro (spese di spedizione incluse).
Tutto rimane uguale per l’autenticazione: ci si registra via sito, ci si abbina la carta regionale dei servizi e ci si autentica in autonomia sul posto.
C’e’ un limite di ricarica di 2 ore (rinnovabili) oppure 15 minuti se non ci si è preventivamente registrati (comunque lodevole, se si è in emergenza), tutto gratuito al 100%.
Sul sito poi appare lo storico delle proprie ricariche (ed è possibile anche prenotare preventivamente una ricarica, oltre a vederne in tempo reale la disponibilità delle colonnine):
(fra l’altro queste funzioni dicono di poterle fare tutti i circuiti ma ad oggi ricaricaev.it è l’unico che effettivamente lo fa)
Due o 3 osservazioni:
– E’ possibile cambiare al volo la presa di default:
– si conferma il sistema migliore offrendo un sacco di prese e tipi:
– Il sistema -come detto- è diverso dagli altri Iper, qua c’e’ una sola colonnina diciamo ‘master’ con unico display e lettore RFID (ma anche chip, infatti la CRS funziona con quello, l’RFID l’ho provato con tessere enel/e-moving e non procede all’autenticazione) e poi localmente sulle colonnine diciamo ‘slave’ ci sono una serie di led d’aiuto con un curiosissimo pannello con istruzioni ‘a punti’ e simil-scrittura ‘a mano’:
Non fatevi ingannare dal TARGET centrale: qua non è presente (o non va) il lettore RFID, bisogna far riferimento alla colonnina ‘master’
Altra differenza rispetto agli altri impianti ClassOnlus sono purtroppo peggiorativi, tipici di una versione nuova del software o per meglio dire di una riscrittura da zero che quindi non si porta addietro le esperienze passate:
– il sistema non ricorda di rimuovere la tessera, anzi non lo dice proprio. GRAVE visto si fa l’autenticazione in una colonnina e ci si collega ad un’altra!
– la presa -pur incastonata in quel box isolato da finestra plasticona scivolabile- può essere liberata senza più autenticazione. Ovvero: per aprire il plasticone ed attivare la presa ci vuole la CRS, ma per staccare tutto non più: dunque qualsiasi dispettoso che passa di lì può staccarvi la presa e lasciarvi a secco!
– …e non vi arriva nessun messaggio SMS come invece capitava prima, quindi se siete nel centro commerciale a fare acquisti e vi illudete che la ricarica prosegue, al ritorno avrete una brutta sorpresa!
Comuqnue son convinto che questi siano errori di gioventù del nuovo software, vado a segnalarlo subito ai programmatori che sono molto reattivi e propositivi.
Non solo, continuo a ritenere questo sistema, fra tutti i provati, il migliore, per gestione, implementazione, design (guardate che bello comunque le pareti con adesivi che riproducono una foresta!) e persino disponibilità! (si parla di ben 6 prese disponibili in 2 o 3 versioni!).
Nota a margine: io continuo ad avere problemi di erogazione, ma son convinto sia un problema solo mio.
Il sistema mi eroga ridicoli 150 W (il mezzo dovrebbe richiederne 900 W) ed infatti nei 50 minuti che sono stato attaccato ho preso solo 87 Wh… 😦
… e così ho avuto un prova per 24h la Renault Zoe.
Ok, partiamo subito!
Non mi dilungo su auto, accessori, esperienze, emozioni e guida, di quello scriverò più tardi, ora vado subito al dunque: le esperienze di ricarica con colonnine pubbliche sulla strada.
Premetto che personalmente non ho alternative: non ho box ne’ punto di ricarica privato, ma ricordo che la Zoe comunque non permetterebbe la ricarica da una comune presa domestica: il solo connettore fornito di serie è il TIPO2 (“Mennekes” per gli amici) e non penso si trovi di default nei garage.
Particolare del cavo, presa alto colonnina
E’ dunque richiesto una specifica struttura (“wall box”) od ovviamente una specifica colonnina che supporti questo standard (appunto il tipo 2) ed una minima erogazione di circa 1.4kW (6 Ampere) anche se è bene sapere che sotto i 1.8kW (8 Ampere), la Zoe è molto inefficiente nella ricarica (aggiornamento dicembre 2016: ecco una interessante tabella: http://pushevs.com/2016/12/17/renault-zoe-charging-time-efficiency/)
Avrei pensato che qualsiasi punto pubblico (apposta creato per l’occasione, visto non si possono usare adattatori o cavi da industriali, anche se esistono, in effetti, ma sconsigliati dalla stessa Renault) non desse problemi con una autentica auto elettrica ed invece ci sono state parecchie sorprese.
Ultima premessa-riassunto noioso per chi non conoscesse la Zoe.
Questa auto ha anche una caratteristica unica: integra un sistema chiamato Caméléon che dovrebbe accettare molteplici ingressi, persino la corrente continua ad alta potenza (e quindi velocità di carica) gestendo automaticamente la negoziazione della miglior fornitura ed ovviamente l’utilizzo o meno del maledetto trasformatore/raddrizzatore/caricabatterie/alimentatore interno.
Insomma le premesse per la carica universale (per lo meno per colonnine dedicate) c’erano tutte, ed invece…
Ecco la storia in ordine cronologico.
Il primo punto dove provarlo è stato presso il parcheggio Ikea.
Per motivi logistici si era a San Giuliano Milanese.
Con me c’e’ anche un amico Twizzista (Francesco) ed abbiamo sperimentato queste colonnine Scame, secondo me esteticamente molto belle e funzionali (anche perchè la politica di Ikea -unica fino ad ora- è stata di rendere la fruibilità completamente free, senza vincoli, senza pre-registrazioni o tesseramenti (gratuito od a pagamento) e senza il coinvolgimento del personale Ikea; semplicemente si va e ci si attacca alle prese non bloccate).
La prima piacevolissima sorpresa: SUCCESSO COMPLETO!
Non solo ci si è autenticati correttamente va l’erogazione era a velocità incredibile.
Purtroppo il display non segna l’erogazione istantanea ma calcolando i secondi di aggiornamento del contatore, Francesco ha stimato in circa 28 kW la potenza fornita.
PROPRIO NON MALE!
Non sarà proprio fast ma decisamente non è lenta! (Ricordiamoci che a casa Renault obbliga all’acquisto di una wallbox e relativo contratto enel a prezzo maggiorato solo per avere 7 kW!).
A dir del vero un certo problemino c’e’ stato: la negoziazione è stata veramente lunga, direi almeno un minuto (che sembrava infinito perchè il display TFT dell’auto si limitava a visualizzare il messaggio criptico di VERIFICA IN CORSO) ma poi una volta partito è stato una bomba!
*new* RUBRICA POSTUMA DAL TITOLO “Cosa è successo poi“:
Oggi (23 luglio) sono ripassato per lo stesso giro ma con la più modesta selibriplugin.
Nel parcheggio Ikea ad un certo punto mi ha raggiunto il responsabile della manutenzione e mi ha chiesto info sulla mia “attività”, anzi su QUESTA attività visto che ci conosce per questo blog. 🙂
Mi dice che ci segue con interesse, chiaramente per le citazioni Ikea, e sembrava una delle poche persone che si incontrano nella vita che non solo ama il suo lavoro, ma anche quando (con coraggio) la sua società gli chiede di fare qualcosa di assolutamente innovativo, con tutti i rischi e gli impegni da riporre in qualcosa di nuovo.
Mi ha confermato la potenza massima di circa 28 kW ed il successo di ricariche ‘non lente’ che hanno avuto anche loro provando la Leaf.
Mi ha anche detto che ha ben conosciuto quelli di Scame che hanno creato PER LORO la colonnina e mi ha rinnovato il consiglio di andarli a trovare, che sembrano persone molto competenti (ma già lo si era intuito).
Non solo, mi ha anche detto che loro prima di scegliere come fornitore Scame avevo chiesto offerte dalla concorrenza e li hanno provati un po’ tutti, ma nessuno era disposto a fornire al cliente Ikea (quindi non proprio l’ultimo sfigato…) una colonnina che non richiedesse una complessa autenticazione utente (attenzione, utente, non macchina) tramite fidaty, rfid, iscrizioni, blabla.
Anche per questo hanno apprezzato invece Scame che li ha assecondati in questa richiesta e che ora diventerà fornitore di tutte le colonnine di tutti gli Ikea di Italia. 🙂 [Anteprima: il prossimo è Torino].
Un’osservazione su questo retroscena: dunque questo pasticcio della burocrazia a tutti i costi non lo vuole il centro commerciale ma direttamente il fornitore della colonnina (forse per crearsi una sua rete di utenti finali? ma se poi gestisce gli utenti direttamente il centro commerciale, non raggiunge lo scopo….).
Mah, mi sembra che qua ci creiamo ostacoli dove non ci sono, se un centro commerciale è anche obbligato a prendersi in carico sta rogna di registrazione utenti (che implica poi anche dati personali, privacy, ecc ecc) capisco che facciano tanta fatica ad installarle, attivarle (vedi Iperportello) e persino a usarle se non c’e’ il direttore (vedi Metropoli).
Meno male che ci sono gli svedesi!
Complimenti ad Ikea!
Tornando a noi, tornando a ieri, ho subito pensato che se tutte le colonnine saranno così, qua è una manna!
Forse però sono stato troppo ottimista perchè le esperienze successive dimostreranno che questo è stato un caso molto fortunato, quasi unico.
Appunto, andiamo avanti.
Seconda tappa: colonnine pubbliche su strade cittadine della A2A, con circuito E-Moving (canone mensile di 5 euro, senza limiti di utilizzo), colonnine della Ducato Energia.
Sono andato in via Tortona e qua l’autenticazione è risultata istantanea ed in pochi secondi (diciamo una decina): questo è il tempo giusto per non far preoccupare l’utente, secondo me. Il minuto di Ikea ho tanto il sospetto che non era lo standard (anche se poi il risultato è stato ottenuto e senza ulteriore intervento umano).
Qua l’erogazione è di 20 kW, sicuramente molto buono, anche se ora che ho visto l’Ikea che offre ed a gratis 28 kW, non sono più così entusiasta con questo servizio che si paga e che una fonte certa mi ha detto potrebbe fornire anche 33 kW…
Scusate la pessima visibilità…
… c’era molto sole e la colonnina era graffiata sul vetro… ma si dovrebbe leggere quei 20.24 kW.
Ed infatti ZOE beve bene!
Ad ogni modo, lo dico subito: è finita la festa. 😦
Terza tappa: Iper Rozzano.
Qua le colonnine sono di Class Onlus, bisogna fare una pre-iscrizione sul sito www.ricaricaev.it e ci si autentica con la carta regionale dei servizi. Tutto gratis.
Ma purtroppo non ha funzionato.
Dopo aver modificato il tipo di connettore default (che viene scelto all’iscrizione ma appunto si può modificarlo al volo per il caso specifico) in Mennekes ho avuto più di un problema alla colonnina.
Innanzitutto puramente fisico: il cavo tipo2 è veramente grosso e la pistola appunto a forma di pistola, magari non proprio ad L angolo retto ma una ingombrante curvature ce l’ha.
Ed il cavo andava a schiacciarsi contro le protezioni antisfondamento della colonnina. La presa poi è chiusa da uno sportellino di vetro che va nuovamente richiuso per poter attivare il sevizio ed anche questo è stato piuttosto laborioso da organizzare. Si è fatto tutto, ma il cavo lo so è strapazzato e non poco, mi chiedo quanti STORCIMENTI possa accettare il cavo prima di diventare pericoloso.
Evidentemente non c’e’ uno standard di ingombro esterno di pistola (e fra l’altro la pistola del cavo fornito con la Zoe non mi sembra fra i più ingombranti, in fin dei conti, mi pare che la Leaf abbia pistola più impegnativa…).
Comunque il problema è arrivato ora: dopo un minuto cronometrato di autenticazione senza successo, la colonnina passa per un attimo a VEICOLO IN CARICA (senza erogare niente) dopo di che stacca il servizio con un lanconico RICARICA TERMINATA.
Il veicolo non segnala niente di anomale ma sta in perenne VERIFICA IN CORSO (mi sa che questo brutto messaggio impareremo presto a conoscerlo…).
Ho provato su un’altra colonnina (incredibile a dirsi, c’erano solo 2 posti su 6 occupati da auto termiche…) e qua è stato pure peggio… addirittura il sistema non sentiva neppure la chiusura del famoso sportello (ma forse forse questo sistema non è così valido, anche se sembra decisamente una grande protezione, ma forse più di immagine che di sostanza, ma appunto si dimostra crea più problemi che altro).
Comunque i ragazzi di Class Onlus sono molto attivi e professionali e mi sa che interverranno subito. ANZI, già fatto!
Ancora la rubrica del “Cosa è successo dopo“: oggi ho ricevuto da loro una email in cui mi dicevano che ieri hanno visto dai log i miei tentativi (infruttuosi) di ricarica e mi chiedevano spiegazioni. 🙂 La stessa cosa identica era già successa, con loro, ed in verità un po’ ci speravo, e non posso che confermare che questa pro-attività non può che farci felici.
Fra l’altro (ma è solo una mia impressione) questi sono proprio gente nuova, sveglia, giovane, volenterosa, che stanno facendo da loro esperienza, software, colonnine.
Decisamente da apprezzare per lo sforzo e perdonabilissimo in questa fase che qualche problema con i software possono anche averli, daltronde anche ste maledette macchine continuano a cambiare autenticazione/connettori/standard ecc ecc!
10 ce ne sono in commercio e ci sono 20 tipi di ricarica!
Comunque gli ho risposto un po’ di fretta, ringraziandoli comunque di tutto e gli ho promesso -domani- di scrivergli meglio di tutto.
Passiamo alla tappa successiva: la “mia” colonnina A2A/E-Moving di Via Taramelli/Sassetti/Pola, quella per cui ci avrei messo la mano sul fuoco.
Invece -grossa delusione- non va.
Ma come, andava quella dello stesso circuito, stesso hardware e stesso software di via Tortona e non va questa?
Non va, niente da fare.
Lato colonnina sembra che sia tutto a posto: appare persino che sta erogando, ma il valore visualizzato è comunque zero.
Lato auto sta veramente tanto (secondo me oltre 2 minuti) a visualizzare il solito VERIFICA IN CORSO
e poi un messaggio (bruttissimo) mai visto prima:
e c’e’ pure di peggio: la luce d’effetto attorno alla presa che di solito è blu/azzurro diventa ROSSA!
Ovviamente ho provato e riprovato varie volte, ripartendo da zero ma il comportamento del sistema non cambia.
GRAN BRUTTO AFFARE!
Ho deciso subito di provare allora le altre 2 colonnine della zona, sempre del circuito A2A/E-Moving.
In via Gioia si taglia la testa al toro: è spenta. 😦
In via Sassetti 4 (sul curvone) il difetto si ripresenta tale e quale.
😦
Ho segnalato lo staccamento della colonnina GIOIA ad A2A, mentre mi sa non segnalo niente per le altre 2, non avendo più l’auto non ho neppure l’autorità per rompergli, immagino.
Conclusioni…. ho provato tutte le colonnine che sono riuscito, è rimasta fuori purtroppo la FAST sulla A8 Villoresi (ma un amico di facebook mi dice che la sua Zoe va perfettamente) mentre proprio non ci sono esperienze per i punti carica dei Carrefour (che io sappia in zona Milano per Milanofiori e Paderno Dugnano) e Metropoli (che però non son mai riuscito neppure a sperimentare per la mia auto….), ma entrambi infarciti di burocrazia snervante che passa la voglia se si ha fretta…
Ammetto di esserci rimasto un po’ male, a parte il successo pieno con Ikea, gli altri sono del tutto inaffidabili.
Persino A2A/E-Moving è fallita. Oddio su 4 colonnine, una è andata ma essendo l’unico sevizio a pagamento (anche se poco, ma questa è una loro scelta) mi sarei aspettato decisamente più intolleranza ai guasti (anche le colonnine che vanno in protezione e bisogna segnalarle noi per farle riarmare mi sembra una cosa un po’ strana…).
Inoltre, almeno nel caso di A2A/E-Moving, è il concetto di IMPREVEDIBILITA’ che è inaccettabile: se una colonnina va, devono andare tutte, non devo passare io a provarle preventivamente e farmi una lista di funzionanti con il mio mezzo!
E poi se domani cambiano il software? Devo rifare il giro?
E poi, perchè non va?
Io ho anche il sospetto di aver sbagliato la sequenza o qualche procedura ma l’auto e la colonnina non ti aiutano per niente, insomma non ti suggeriscono cosa fare (per la colonnina va tutto, per l’auto semplicemente non si può caricare).
Non penso di essere un grande esperto ma se si vuole lasciare questo sistema anche in mano alla casalinga di Voghera, quella se ne intenderà ancora meno e ricordo che per un’auto elettrica non trovare una colonnina funzionante può voler dire seriamente rischiare di non tornare a casa….
Pettegolezzo:
parlando in giro con i pochi (per ora, pochi perchè solo pochi possono essere ad oggi) che hanno esperienza di questo mezzo (vi dico il peccato, non chiedemi il peccatore!) mi han detto che purtroppo questi problemi capitano, capitano eccome.
Danno la colpa alla colonnina, secondo me invece è un concorso di colpa, anche perchè costoro han riconosciuto che il sistema di autenticazione di Zoe è veramente ‘difficile’ e probabilmente una volta che si blocca con una colonnina/circuito o chissà che, non si sblocca tanto facilmente (forse deve passare qualche ora o un’altro rifornimento, ipotizzo io, per rendere ri-affidabile agli occhi dell’auto quel punto di corrente).
Come ci son rimasto male!
Avevo letto che le avevano aperte, invece mi devo essere sbagliato, tant’è vero che ieri sono andato (apposta) e…: Caspita!
Ma siamo almeno a 6 mesi dalla loro installazione che sono in perenne work-in-progress!
Ok ok, il record è per i punti di ricarica di Carrefour Milanofiori (2 anni), ma io speravo che i record mirassero a farli in positivo, non in negativo! 😦
Comunque dalla mia ultima visita (in febbraio) hanno rivestito le pareti (ricordo che è nel parcheggio sotterrane del centro commerciale, sito in Piazzale Accursio, Milano) con delle bellissime immagini di alberi, che sono virtuali ma appaiono quasi vere:
Comunque, delimitazioni a parte, io sono andato (A PIEDI) a provarle perchè le vedevo accese (a differenza delle altre volte) e sembra proprio che siano allacciate e funzionanti:
Ed allora ho provato ad autenticarmi e vedo che c’e’ veramente molta scelta di connettori, anche il software di gestione (rispetto agli altri punti di ricaricaev.it) è diverso:
Tipo 3A dappertutto, poi per metà Tipo 3C e altra metà Tipo2, più la colonnina 1 che fa tutte e 3 (oddio, tanta abbondanza per la Scame Libera ovale la vedo un po’ uno spreco, ma bisogna dire che è in linea con le strane direttive italiane che raccomandano quelle, almeno fino a 3 mesi fa, probabilmente perchè allora -anzi anche qualche mese prima- il gestore ha progettato il punto di ricarica, certo che se aspettano ancora un po’ ad aprirlo….).
Non solo, sembra sia possibile cambiare il tipo di presa default (mentre negli altri posti non lo è: abbinata ad una CRS -di cui una sola se ne può possedere- non è possibile specificare un connettore diverso da quello scelto il primo giorno, un problema per chi ha magari sia auto elettricha che scooter!) :
Infine una nota ‘legale’.
Hanno aggiunto un regolamento visualizzato su schermo dove dicono che è vietato l’uso di prolunghe o cavi adattatori….
Dunque questa sembra proprio ricarica.ev “2.0”, aspettiamo solo con ansia che abbiano i permessi per aprire!!
*BONUS PER GLI SMANETTONI*:
sul sito http://www.ricaricaev.it non appare la ricarica di cui ho fatto queste foto anche perchè effettivamente mi sono limitato all’autenticazione ma mai è partita l’erogazione. Se però si forza l’url partendo da una effettivamente effettuata e si mette l’ID di codesta (visibile in una foto di cui sopra), i dettagli appaiono… (ovviamente solo se si è autenticati come proprietari di quella richiesta).
Segnalo che è stato risolto il bug con la carta regionale di servizi: ora il display segnala quando rimuovere la card (mentre prima bisognava lasciarla dentro pena la disattivazione del servizio e rimuoverla solo dopo iniziata erogazione, ma il sistema non lo diceva).
Già che ci sono segnalo che -accidenti- i rivestimenti si stanno scollando tutti: è un vero peccato perchè sono le colonnine più belle fino ad ora viste ma mi sa che questo rivestimento (seppur sotto tettoia) non è adatto ad esterni.
Nessun problema da segnalare per il servizio: funziona perfettamente, anche il log postumo sul sito (ad oggi è l’unico servizio che fornisce queste informazioni fra quelli che ho provato io).
Mercoledì 20 mi era stato segnalato lo stato di LAVORI IN CORSO per nuovi punti di ricarica presso IperPortello (un po’ in ritardo sulla scaletta, era annunciato per metà 2012, ma pian piano ci stanno arrivano).
Oggi ho avuto l’occasione di fare un salto ma vedo che i cartelli e le delimitazioni ci sono ancora tutte, anche se le aree sembrano completate.
Da notare che hanno cambiato un po’ la grafica/scritte/adesivi sulle colonnine (erano molto più belle quelle viste a Monza e Rozzano) ma la struttura è la solita: connettori SCAME e MENNKIES e sblocco con Carta Regionale dei Servizi (se funziona come negli altri posti; 15 minuti per tutti e 2 ore se preregistrati sul sito Ricaricaev.it). 🙂
Da segnalare che le colonnine sono ben 6!
Sul sito ricaricaev.it l’area è identificata genericamente come ‘MILANO’ ed è possibile fare la prenotazione, ovvero viene portata a termine anche se poi le colonnine non sembra attive:
Ieri sono andato nuovamente all’Iper di Monza a provare a caricare la selibriplugin, il circuito fa parte del sistema che fa capo a ricaricaev.it. Devo fare le mie scuse al sistema, che funziona perfettamente, sono io che sono un cretino patentato e le altre volte non ci riuscivo!
Il mio problema è che non mi riconosceva come utente e quindi mi faceva fare solo 15 minuti di ricarica.
Come autenticazione usa la Carta Regionale dei Servizi che bisogna registrare sull’apposito sito.
Ebbene, non so che cacchio di valore avevo inserito, ma io mi ero registrato con un numero completamente errato!
Ma dove mi ero fumato quel numero?
Fra l’altro è un valore valido (ha un checksum interno) ma ovviamente non corrispondente alla carta che inserivo.
Non lo so, forse l’ho preso da qualche documento (elettronico) vecchio, sta di fatto che la registrazione la feci un anno fa e quindi non ricordo dove mi inventai tale valore!
Bene, una volta sul posto ho controllato questo dato (ci avevo ragionato nei giorni prima e già sospettavo fosse sbagliato giacchè tutti gli altri dati avevo già avuto modo di controllarlo) non senza parecchi problemi nel sistema (di fatto non mi faceva modificare i dati perchè mi diceva che i valori che inserivo erano corrispondenti ai vecchi… infatti è così, io ho modificato solo un valore ma così facendo non li prendeva, ho dovuto modificare TUTTI i valori due volte (scriverli sbagliati e poi nuovamente tutti giusti) per avere alla fine il risultato corretto totale) e provato nuovamente l’erogazione.
Stavolta è andato, anche nei limiti dei 15 minuti .
Anche se….
ora appare una domanda comunque strana…. IL TEMPO DI RICARICA
Cioè?
Ma che gliene frega, scusa?
Più ‘sto dentro (al centro commerciale) più spendo, quindi non capisco il senso del definire il tempo.
Comunque le scelte sono fra 30 minuti, 1 o 2 ore.
Boh, non capisco; tanto il sistema si stacca (logicamente) se è carico, su tutti i mezzi.
Comunque scelgo 1 ora, sia perchè penso di impiegarci quel tempo sia perchè sul sito è scritto che quando l’auto è carica arriva un SMS e voglio sperimentare anche questo.
Dunque attacco tutto e… altra sorpresa:
Sembra che oltre un certo valore di potenza non eroghi. Al momento della foto era a 160 W, ma nella stessa ricarica è arrivato anche a 192 W.
Comunque una miseria visto che il sistema dovrebbe richiedere 900 W e comunque con questa poca potenza impiega varie ore a fare ‘il pieno’.
Una rapida occhiata al mio misuratore cinese e lui riporta tutt’altro valore, decisamente più credibile, ovvero di ~700 W (ancora basso, ma è comunque il valore che riporta nel box di mia mamma, attaccato al 220v standard da condominio).
Bo.
Faccio la mia spesa lasciando la selibrida così:
La tiro un po’ alla lunga, voglio anche vedere se arriva l’SMS.
Ma non arriva niente.
Daltronde dovrebbe essere anche corretto: l’SMS arriva quando l’auto è carica, non quando scade il tempo impostato.
Rientro al parcheggio, non me ne sono accorto ma è passata effettivamente (almeno) un’ora!
Trovo infatti la colonnina in questo stato:
I valori riportati continuano comunque a non convincermi.
Voglio allora provare a rifar partire una nuova ricarica e stavolta tenere d’occhio i valori e confrontarli con il mio caricatore (fra l’altro esperimento pure se è possibile fare 2 ricariche di fila):
Boh.
Il loro display segna erogazione per 162 W, il mio misuratore per 664.88 W; entrambi valori più bassi di quanto ci si aspettava (~900 W).
Rientrato a casa sono curioso di vedere cosa dice il sito negli storici e – BELLISSIMO! – riporta tutto!
Con pure i dettagli delle ricariche, ovviamente con i suoi valori ridicoli:
FIGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!
(NOTA: notate riportano un brutto campo: “Costo in Euro: 0”)
NOTA: durante i miei smanettamenti (molto lunghi sia prima che dopo) bazzicavo attorno all’auto ed ho sentito MOLTA curiosità dei passanti che mi notavano smaneggiare, nessuno comunque mi ha rivolto la parola, siamo proprio milanesi!
Stasera con Mr.Toty abbiamo provato la ricarica da colonnina pubblica di un centro commerciale, nello specifico di Iper Monza, della catena ricaricaev.it.
Il sito è fatto malissimo (cioè bello ma ridottissimo all’osso!) mentre il sito inteso come loco è molto curato, bellissimo con pensiline e colonnine extralusso, pavimentazione colorata diversamente e chiare indicazioni.
Ma il problema è sempre il sito: nonostante sia iscritto continua a dirmi che non lo sono e posso fare la ricarica di massimo 15 minuti.
Vabbè, io & Toty abbiamo deciso di provarci ugualmente anche per provare il connettore scame.
Sorpresa: la potenza erogata è pochissima, dell’ordine dei 170w; aggiunto la fatto che è massimo 15 minuti, noi abbiamo caricato per 40Wh
Ora, il fatto che per i non iscritti (o quelli pelati nel mio caso) sia limitata la ricarica nel tempo per 15 minuti mi può anche stare bene, ed inoltre essendo forniti anche di connettori veloci (Mennekies) può avere anche un senso: tu sei un occasionale di passaggio, ti fermi per mezz’ora e fai una ricarica di 15 minuti; mi sta anche bene: ha un senso.
Ma che questa sia pure limitata in potenza nell’erogazione… che senso ha?
Dir la verità lo schermo segnalava limitazioni solo di tempo, non di wattaggio, ma sta di fatto che più di quei 175 non si andava….
Forse che le colonnine non erano state regolate bene?
Ma cosa ci carici per 175w per 15 minuti? Un cellulare?
Boh.
Comunque molto deluso e si che ne avevo molte speranze!
Però quelli di EVE dicono che lì ci caricano la Ampera…. (su facebook)… al ritorno dal raduno voglio andare a fondo della cosa!
Intanto cuccatevi un po’ di foto:
NOTA: il mio misuratore di corrente Avidsen segnava che arrivavano 700w…. bo?
Provato presso l’iper di Rozzano (punto di ricarica fatto PESSIMAMENTE, non riservato, non indicato, non pubblicizzato, nascosto) ed anche qua mi chiede di registrarmi preventivamente su http://www.ricaricaev.it:
Ma io sono registrato!!
Ecco la prova: sul sito appaio loggato:
(notate il login in alto a destra) ed i dati sono veri e corretti e corrispondono a quelli della Carta Regionale dei Servizi introdotta nel lettore!
Sono anche registato perchè ho ricevuto l’email di conferma: che era anche un bell’esempio di spam per tutti avendo gli indirizzi degli altri utenti in CC (e fra l’altro si sa pure in quanti si sono iscritto: in 9).
Mah…
Ci fosse almeno un qualche contatto… macchè, non un indirizzo sul sito, non un telefono, non un contatto, non un nome….