..esperienze di ricarica auto elettriche in colonnine pubbliche… (ed altre cosine a tema), perchè la strada delle auto elettriche è piena di spine… (by selidori)
Sempre molto proattivi, prima che potessi scrivergli io, i ragazzi di Class Onlus che scrivono il sofware per le colonnine presso Iper (reperibili al sito ufficiale ricaricaev.it) mi chiedono i problemi che ho avuto con Zoe.
Glieli spiego e mi rispondono con una bella email che ben volentieri condivido:
Buongiorno, La ricarica della Zoe, come Lei ha prontamente notato, è effettivamente un pòpiù complicata rispetto alle altre autovetture attualmente in circolazione pervia del software a bordo vettura. Attualmente abbiamo degli utenti che ricaricano regolarmente la loro Zoe edalcuni (tra cui Renord) che hanno ancora qualche problema nella fase di comunicazione con il veicolo e non sempre riescono a far partire la ricarica.
Ipotizziamo (in base ad alcune nostre esperienze) che sulle vetture in prova ci sia una limitazione sul numero di ricariche rapide (>= 20KW) giornaliere per evitare stress alle batterie.
Caspita!
Interessante questa ipotesi delle troppe ricariche veloci!
Da indagare!
(anche se io ho solo il sospetto sia banalmente solo un po’ di pasticciamento nel software Renault Cameleon).
… e così ho avuto un prova per 24h la Renault Zoe.
Ok, partiamo subito!
Non mi dilungo su auto, accessori, esperienze, emozioni e guida, di quello scriverò più tardi, ora vado subito al dunque: le esperienze di ricarica con colonnine pubbliche sulla strada.
Premetto che personalmente non ho alternative: non ho box ne’ punto di ricarica privato, ma ricordo che la Zoe comunque non permetterebbe la ricarica da una comune presa domestica: il solo connettore fornito di serie è il TIPO2 (“Mennekes” per gli amici) e non penso si trovi di default nei garage.
Particolare del cavo, presa alto colonnina
E’ dunque richiesto una specifica struttura (“wall box”) od ovviamente una specifica colonnina che supporti questo standard (appunto il tipo 2) ed una minima erogazione di circa 1.4kW (6 Ampere) anche se è bene sapere che sotto i 1.8kW (8 Ampere), la Zoe è molto inefficiente nella ricarica (aggiornamento dicembre 2016: ecco una interessante tabella: http://pushevs.com/2016/12/17/renault-zoe-charging-time-efficiency/)
Avrei pensato che qualsiasi punto pubblico (apposta creato per l’occasione, visto non si possono usare adattatori o cavi da industriali, anche se esistono, in effetti, ma sconsigliati dalla stessa Renault) non desse problemi con una autentica auto elettrica ed invece ci sono state parecchie sorprese.
Ultima premessa-riassunto noioso per chi non conoscesse la Zoe.
Questa auto ha anche una caratteristica unica: integra un sistema chiamato Caméléon che dovrebbe accettare molteplici ingressi, persino la corrente continua ad alta potenza (e quindi velocità di carica) gestendo automaticamente la negoziazione della miglior fornitura ed ovviamente l’utilizzo o meno del maledetto trasformatore/raddrizzatore/caricabatterie/alimentatore interno.
Insomma le premesse per la carica universale (per lo meno per colonnine dedicate) c’erano tutte, ed invece…
Ecco la storia in ordine cronologico.
Il primo punto dove provarlo è stato presso il parcheggio Ikea.
Per motivi logistici si era a San Giuliano Milanese.
Con me c’e’ anche un amico Twizzista (Francesco) ed abbiamo sperimentato queste colonnine Scame, secondo me esteticamente molto belle e funzionali (anche perchè la politica di Ikea -unica fino ad ora- è stata di rendere la fruibilità completamente free, senza vincoli, senza pre-registrazioni o tesseramenti (gratuito od a pagamento) e senza il coinvolgimento del personale Ikea; semplicemente si va e ci si attacca alle prese non bloccate).
La prima piacevolissima sorpresa: SUCCESSO COMPLETO!
Non solo ci si è autenticati correttamente va l’erogazione era a velocità incredibile.
Purtroppo il display non segna l’erogazione istantanea ma calcolando i secondi di aggiornamento del contatore, Francesco ha stimato in circa 28 kW la potenza fornita.
PROPRIO NON MALE!
Non sarà proprio fast ma decisamente non è lenta! (Ricordiamoci che a casa Renault obbliga all’acquisto di una wallbox e relativo contratto enel a prezzo maggiorato solo per avere 7 kW!).
A dir del vero un certo problemino c’e’ stato: la negoziazione è stata veramente lunga, direi almeno un minuto (che sembrava infinito perchè il display TFT dell’auto si limitava a visualizzare il messaggio criptico di VERIFICA IN CORSO) ma poi una volta partito è stato una bomba!
*new* RUBRICA POSTUMA DAL TITOLO “Cosa è successo poi“:
Oggi (23 luglio) sono ripassato per lo stesso giro ma con la più modesta selibriplugin.
Nel parcheggio Ikea ad un certo punto mi ha raggiunto il responsabile della manutenzione e mi ha chiesto info sulla mia “attività”, anzi su QUESTA attività visto che ci conosce per questo blog. 🙂
Mi dice che ci segue con interesse, chiaramente per le citazioni Ikea, e sembrava una delle poche persone che si incontrano nella vita che non solo ama il suo lavoro, ma anche quando (con coraggio) la sua società gli chiede di fare qualcosa di assolutamente innovativo, con tutti i rischi e gli impegni da riporre in qualcosa di nuovo.
Mi ha confermato la potenza massima di circa 28 kW ed il successo di ricariche ‘non lente’ che hanno avuto anche loro provando la Leaf.
Mi ha anche detto che ha ben conosciuto quelli di Scame che hanno creato PER LORO la colonnina e mi ha rinnovato il consiglio di andarli a trovare, che sembrano persone molto competenti (ma già lo si era intuito).
Non solo, mi ha anche detto che loro prima di scegliere come fornitore Scame avevo chiesto offerte dalla concorrenza e li hanno provati un po’ tutti, ma nessuno era disposto a fornire al cliente Ikea (quindi non proprio l’ultimo sfigato…) una colonnina che non richiedesse una complessa autenticazione utente (attenzione, utente, non macchina) tramite fidaty, rfid, iscrizioni, blabla.
Anche per questo hanno apprezzato invece Scame che li ha assecondati in questa richiesta e che ora diventerà fornitore di tutte le colonnine di tutti gli Ikea di Italia. 🙂 [Anteprima: il prossimo è Torino].
Un’osservazione su questo retroscena: dunque questo pasticcio della burocrazia a tutti i costi non lo vuole il centro commerciale ma direttamente il fornitore della colonnina (forse per crearsi una sua rete di utenti finali? ma se poi gestisce gli utenti direttamente il centro commerciale, non raggiunge lo scopo….).
Mah, mi sembra che qua ci creiamo ostacoli dove non ci sono, se un centro commerciale è anche obbligato a prendersi in carico sta rogna di registrazione utenti (che implica poi anche dati personali, privacy, ecc ecc) capisco che facciano tanta fatica ad installarle, attivarle (vedi Iperportello) e persino a usarle se non c’e’ il direttore (vedi Metropoli).
Meno male che ci sono gli svedesi!
Complimenti ad Ikea!
Tornando a noi, tornando a ieri, ho subito pensato che se tutte le colonnine saranno così, qua è una manna!
Forse però sono stato troppo ottimista perchè le esperienze successive dimostreranno che questo è stato un caso molto fortunato, quasi unico.
Appunto, andiamo avanti.
Seconda tappa: colonnine pubbliche su strade cittadine della A2A, con circuito E-Moving (canone mensile di 5 euro, senza limiti di utilizzo), colonnine della Ducato Energia.
Sono andato in via Tortona e qua l’autenticazione è risultata istantanea ed in pochi secondi (diciamo una decina): questo è il tempo giusto per non far preoccupare l’utente, secondo me. Il minuto di Ikea ho tanto il sospetto che non era lo standard (anche se poi il risultato è stato ottenuto e senza ulteriore intervento umano).
Qua l’erogazione è di 20 kW, sicuramente molto buono, anche se ora che ho visto l’Ikea che offre ed a gratis 28 kW, non sono più così entusiasta con questo servizio che si paga e che una fonte certa mi ha detto potrebbe fornire anche 33 kW…
Scusate la pessima visibilità…
… c’era molto sole e la colonnina era graffiata sul vetro… ma si dovrebbe leggere quei 20.24 kW.
Ed infatti ZOE beve bene!
Ad ogni modo, lo dico subito: è finita la festa. 😦
Terza tappa: Iper Rozzano.
Qua le colonnine sono di Class Onlus, bisogna fare una pre-iscrizione sul sito www.ricaricaev.it e ci si autentica con la carta regionale dei servizi. Tutto gratis.
Ma purtroppo non ha funzionato.
Dopo aver modificato il tipo di connettore default (che viene scelto all’iscrizione ma appunto si può modificarlo al volo per il caso specifico) in Mennekes ho avuto più di un problema alla colonnina.
Innanzitutto puramente fisico: il cavo tipo2 è veramente grosso e la pistola appunto a forma di pistola, magari non proprio ad L angolo retto ma una ingombrante curvature ce l’ha.
Ed il cavo andava a schiacciarsi contro le protezioni antisfondamento della colonnina. La presa poi è chiusa da uno sportellino di vetro che va nuovamente richiuso per poter attivare il sevizio ed anche questo è stato piuttosto laborioso da organizzare. Si è fatto tutto, ma il cavo lo so è strapazzato e non poco, mi chiedo quanti STORCIMENTI possa accettare il cavo prima di diventare pericoloso.
Evidentemente non c’e’ uno standard di ingombro esterno di pistola (e fra l’altro la pistola del cavo fornito con la Zoe non mi sembra fra i più ingombranti, in fin dei conti, mi pare che la Leaf abbia pistola più impegnativa…).
Comunque il problema è arrivato ora: dopo un minuto cronometrato di autenticazione senza successo, la colonnina passa per un attimo a VEICOLO IN CARICA (senza erogare niente) dopo di che stacca il servizio con un lanconico RICARICA TERMINATA.
Il veicolo non segnala niente di anomale ma sta in perenne VERIFICA IN CORSO (mi sa che questo brutto messaggio impareremo presto a conoscerlo…).
Ho provato su un’altra colonnina (incredibile a dirsi, c’erano solo 2 posti su 6 occupati da auto termiche…) e qua è stato pure peggio… addirittura il sistema non sentiva neppure la chiusura del famoso sportello (ma forse forse questo sistema non è così valido, anche se sembra decisamente una grande protezione, ma forse più di immagine che di sostanza, ma appunto si dimostra crea più problemi che altro).
Comunque i ragazzi di Class Onlus sono molto attivi e professionali e mi sa che interverranno subito. ANZI, già fatto!
Ancora la rubrica del “Cosa è successo dopo“: oggi ho ricevuto da loro una email in cui mi dicevano che ieri hanno visto dai log i miei tentativi (infruttuosi) di ricarica e mi chiedevano spiegazioni. 🙂 La stessa cosa identica era già successa, con loro, ed in verità un po’ ci speravo, e non posso che confermare che questa pro-attività non può che farci felici.
Fra l’altro (ma è solo una mia impressione) questi sono proprio gente nuova, sveglia, giovane, volenterosa, che stanno facendo da loro esperienza, software, colonnine.
Decisamente da apprezzare per lo sforzo e perdonabilissimo in questa fase che qualche problema con i software possono anche averli, daltronde anche ste maledette macchine continuano a cambiare autenticazione/connettori/standard ecc ecc!
10 ce ne sono in commercio e ci sono 20 tipi di ricarica!
Comunque gli ho risposto un po’ di fretta, ringraziandoli comunque di tutto e gli ho promesso -domani- di scrivergli meglio di tutto.
Passiamo alla tappa successiva: la “mia” colonnina A2A/E-Moving di Via Taramelli/Sassetti/Pola, quella per cui ci avrei messo la mano sul fuoco.
Invece -grossa delusione- non va.
Ma come, andava quella dello stesso circuito, stesso hardware e stesso software di via Tortona e non va questa?
Non va, niente da fare.
Lato colonnina sembra che sia tutto a posto: appare persino che sta erogando, ma il valore visualizzato è comunque zero.
Lato auto sta veramente tanto (secondo me oltre 2 minuti) a visualizzare il solito VERIFICA IN CORSO
e poi un messaggio (bruttissimo) mai visto prima:
e c’e’ pure di peggio: la luce d’effetto attorno alla presa che di solito è blu/azzurro diventa ROSSA!
Ovviamente ho provato e riprovato varie volte, ripartendo da zero ma il comportamento del sistema non cambia.
GRAN BRUTTO AFFARE!
Ho deciso subito di provare allora le altre 2 colonnine della zona, sempre del circuito A2A/E-Moving.
In via Gioia si taglia la testa al toro: è spenta. 😦
In via Sassetti 4 (sul curvone) il difetto si ripresenta tale e quale.
😦
Ho segnalato lo staccamento della colonnina GIOIA ad A2A, mentre mi sa non segnalo niente per le altre 2, non avendo più l’auto non ho neppure l’autorità per rompergli, immagino.
Conclusioni…. ho provato tutte le colonnine che sono riuscito, è rimasta fuori purtroppo la FAST sulla A8 Villoresi (ma un amico di facebook mi dice che la sua Zoe va perfettamente) mentre proprio non ci sono esperienze per i punti carica dei Carrefour (che io sappia in zona Milano per Milanofiori e Paderno Dugnano) e Metropoli (che però non son mai riuscito neppure a sperimentare per la mia auto….), ma entrambi infarciti di burocrazia snervante che passa la voglia se si ha fretta…
Ammetto di esserci rimasto un po’ male, a parte il successo pieno con Ikea, gli altri sono del tutto inaffidabili.
Persino A2A/E-Moving è fallita. Oddio su 4 colonnine, una è andata ma essendo l’unico sevizio a pagamento (anche se poco, ma questa è una loro scelta) mi sarei aspettato decisamente più intolleranza ai guasti (anche le colonnine che vanno in protezione e bisogna segnalarle noi per farle riarmare mi sembra una cosa un po’ strana…).
Inoltre, almeno nel caso di A2A/E-Moving, è il concetto di IMPREVEDIBILITA’ che è inaccettabile: se una colonnina va, devono andare tutte, non devo passare io a provarle preventivamente e farmi una lista di funzionanti con il mio mezzo!
E poi se domani cambiano il software? Devo rifare il giro?
E poi, perchè non va?
Io ho anche il sospetto di aver sbagliato la sequenza o qualche procedura ma l’auto e la colonnina non ti aiutano per niente, insomma non ti suggeriscono cosa fare (per la colonnina va tutto, per l’auto semplicemente non si può caricare).
Non penso di essere un grande esperto ma se si vuole lasciare questo sistema anche in mano alla casalinga di Voghera, quella se ne intenderà ancora meno e ricordo che per un’auto elettrica non trovare una colonnina funzionante può voler dire seriamente rischiare di non tornare a casa….
Pettegolezzo:
parlando in giro con i pochi (per ora, pochi perchè solo pochi possono essere ad oggi) che hanno esperienza di questo mezzo (vi dico il peccato, non chiedemi il peccatore!) mi han detto che purtroppo questi problemi capitano, capitano eccome.
Danno la colpa alla colonnina, secondo me invece è un concorso di colpa, anche perchè costoro han riconosciuto che il sistema di autenticazione di Zoe è veramente ‘difficile’ e probabilmente una volta che si blocca con una colonnina/circuito o chissà che, non si sblocca tanto facilmente (forse deve passare qualche ora o un’altro rifornimento, ipotizzo io, per rendere ri-affidabile agli occhi dell’auto quel punto di corrente).
Ogni tanto qualcosa funziona bene anche in Italia!
Sabato 12 di aprile mi è capitato di fermarmi all’Iper Rozzano ed ho provato a ricaricare l’auto (servizio ricaricaev.it).
Dopo aver ovviamente aspettato che un posto si liberasse delle abusive auto termiche , non sono comunque riuscito nell’intento, il problema è questo:
Ovvero, appena data conferma, appariva la schermata ‘RICARICA TERMINATA‘ e ciao.
Ci ho provato varie volte ed in tutte le colonnine.
La sera stessa ricevo una email dal gestore che mi chiede se tutto è ok, infatti notando il log della colonnina vedono mi sono spostato dappertutto scollegandomi pochi secondi dopo:
Caspita!
Help desk proattivo!
COMPLIMENTI!
Gli rispondo per email e poi il lunedì successivo mi ricontattano per telefono per chiedere quando possiamo fare una prova. 🙂
Concordiamo la stessa sera del 15 alle 18.30.
Arrivo in orari ed un furgoncino bianco con due tecnici che smanettano è già presente.
Convenevoli e presentazioni e si mettono al lavoro: usando una loro tessera CRS riscontrano -una sola volta- il difetto. Una LORO perchè io in quel momento scopro che ho perso la mia .
Comunque mi spiegano che hanno appena cambiato il software e quindi è possibile un baco nel sistema.
A furia di tentativi però riescono a ricostrire il difetto: capita quando si lascia inserita la CRS (di fatto il software non dice quando levarla, non dice niente e si è portati a lasciarla dentro fintanto che inizia l’erogazione, come avveniva nel precedente software, in effetti).
Nel mentre scambio altre due parole con i tecnici.
Gentili e competenti si lasciano sfuggire un po’ di anedottica che già esiste, da chi preso dalla foga ha distrutto una colonnina che non gli restituiva il cavo (a proposito, mi informano che i gestori del centro sono disponibili ed istruiti H24 a sbloccare eventuali colonnine bloccate) ai problemi (esclusivamente fiscali/legali e non tecnici) che non riescono a far inaugurare i punti di Portello e Grandate.
Mi confidano anche un po’ di numeri, qualche migliaio di iscritti anche se gli utilizzatori abituali sono una ventina con un grande successo della sede di Monza (obbiettivamente quella più bella dove anche io ci sono andato più volte, non per bellezza ma per logistica, ovviamente).
Insomma una bella esperienza e mi sono reso disponibile, personalmente, ad altri ingaggi per test!
Ora, per dare alcune info utili, oltre al chiacchiericcio, vorrei riassumere quanto emerso:
il software non chiede la rimozione della CRS, verrà presto corretto il problema
…intanto è sufficiente che prima della conferma della ricarica, rimuoviate la carta per avviare l’erogazione
i centri commerciali hanno procedure e chiavi per sbloccare le colonnine eventualmente freezate (e questo H24)
ad oggi gli unici che vanno sono Monza e Rozzano, gli altri sono tecnicamente a posto ma aspettano le autorizzazioni dal fratello del cugino del sindaco che si deve svegliare bene
i miei complimenti a ricaricaev.it per la serietà e velocità, anche e sopratutto di rilevazione disservizio pro-attiva!
Nei giorni scorsi mi è capitato di girare un po’ di parcheggi pubblici per centri commerciali ed osservare le aree riservate alle auto elettriche in ricarica: non c’e’ niente da fare, nella maggior parte dei casi erano occupati, a volte anche TUTTI da auto endotermiche, spesso parcheggiate anche tutto il giorno (si veda la C2 più avanti) altre volte ho incrociato i proprietari e si sono sempre giustificati con frasi tipo ‘Ma sono entrato solo a prendere un caffè’ oppure ‘Aspetto mia moglie‘ e simili, probabilmente anche vero visto li ho incontrati, ma questo non significa che avrebbero potuto parcheggiare altrove.
Infatti quello che mi da fastidio è che i posti ci sono e non è detto siano più scomodi di quelli riservati.
Ma nonostante tutto continuano ad occupare posti riservati.
Non capisco.
Avrei preferito risposte tipo ‘Non lo sapevo/non l’avevo notato‘ almeno avrebbe avuto più senso.
Posso anche concedere che gli altri posti siano tutti occupati ed allora si piazzano lì (ma sarebbe comunque gradito un numero di telefono cellulare a cui contattare posto sul cruscotto in caso di necessità di quel posto) invece niente. Piazzati lì e chi se ne frega.
Come mi ha consigliato qualcuno su facebook, la prossima volta parcheggio semplicemente dietro, ostruendogli il passaggio, e facendo passare il cavo di ricarica sul loro mezzo e lasciando stavolta sul mio cruscotto il numero di contatto da rintracciare.
Così se devono uscire sono costretti a chiamarmi e quando arrivo gli faccio la ramanzina, se hanno il coraggio di lamentarsi.
Comunque ecco un bel campionario di foto e posti, le targhe non sono volutamente censurate per poter avere una gogna mediatica.
IPER ROZZANO:
Carrefour Assago Milanofiori:
…e per finire il più bello, perchè nel parcheggiarsi nel posto vietato (con tanto di cartello, si vede nella terza foto) non si è fatto mancare di infrangere altre due regole (senso vietato (nella prima foto si vede la linea continua insuperabile a centro careggiata) e fuori dalla segnaletica orizzontale (sempre visibile dalla prima foto)):