..esperienze di ricarica auto elettriche in colonnine pubbliche… (ed altre cosine a tema), perchè la strada delle auto elettriche è piena di spine… (by selidori)
Ho creato un nuova sezione di LINK (visibile sul lato destro del blog) dove riassumo i link dei documenti di tipo tabellare con riassunti/elenchi che sarebbe sempre utile tenere sott’occhio per rapide consultazioni.
E’ questo:
Chiedo a voi di segnalarmi eventuali refusi e/o integrazioni se riscontraste errori in tali elenchi (in particolar modo alcuni, come ad esempio Agevolazioni , sono in eterna editazione).
Partecipare alla Wave non è da tutti.
Parteciparvi come equipaggio d’assistenza è qualcosa di davvero speciale.
Simone Rambaldi mi convoca solo poche settimane prima dell’inizio, ma accettare è cosa facile.
Con lo sponsor!
Con la sua preziosa dotazione!
Si parte da Milano mercoledi 28 Maggio di buon ora per arrivare al primo appuntamento con il tour manager a Zurigo il 29 alle 15.00.
Partenza da Milano
Pochi km di autostrada verso nord e si è già in Svizzera, a Bellinzona per la ricarica alla Migros.
L’amico Christian Schlaepfer fa gli onori di casa.
Christian e Simone
Con le batterie belle cariche si varca il San Bernardino e la filosofia Wave suggerita da Simone, ovvero viaggiare a bassa velocità, dà subito i suoi frutti.
Infatti senza più ricaricare arriviamo a Chur, cuore di tutte le Alpi.
Chur
Ricarica presso il concessionario Renault e poi verso Glarus.
Renault Garage Bayer AG
Pernottamento ad Amden paesino abbarbicato su monti.
Il giorno dopo esplorazione di Glarus dove sappiamo ci siano ben tre ricariche da 22kW…. Ma purtroppo è bank holiday in Svizzera e due di esse sono chiuse.
Zurich treffenpunkt
Dopo la ricarica si viaggia verso Zurigo, arriviamo alla Umwelt Arena dove ci aspetta una ricarica a 3,7 Kw.
Simone: “Ora siamo alla Umwelt Arena Zurigo , carica lenta gratuita in attesa di spostarci a Urdorf per la carica veloce, ma dobbiamo aspettare il team SparkZ che deve portare le card per far funzionare la colonnina Renault ( oggi in Svizzera é festa nazionale ed i concessionari sono chiusi)”
Infine ci spostiamo al punto del primo ritrovo dove le ricariche a 22kW abbondano
Facciamo anche conoscenza con i primi concorrenti: Daniel e Stephany, inglesi.
Poi arriva la delegazione polacca che parla anche tedesco….
Ed infine altri e il tour manager, Louis Palmer.
Formando un piccolo corteo di cinque vetture, ci avviamo ancora verso nord in direzione Trossingen, Germania.
Viaggiando a non più di 50 km/h, per non mettere subito a dura prova il limitato range delle Polacche con il loro Peugeot Chademo, si arriva tranquillamente a destinazione che la mia vettura che ha ancora un autonomia elevatissima ben oltre i soliti valori.
Il gruppo si infoltisce di altri concorrenti e di equipaggi di assistenza.
La sera brefing iniziale del tour manager che presenta tutti gli equipaggi e anche noi assistenti consegnandoci la casacca azzurra che ci contraddistingue.
Da quel momento ho ricevuto la mia investitura ufficiale quale membro del Elettric Support 3.
Il giorno seguente 30/5, indossata la casacca d’ordinanza, rotta verso Stuttgart, nel pomeriggio si provvede a tracciare le linee guida nel parcheggio nel quale si aduneranno le 500 e passa vetture tutte rigorosamente elettriche per il record mondiale.
Il 31/5 al mattino presto inizia la concentrazione di vetture elettriche di privati e non, tutte nel parcheggio del Mercedes Museum.
Mercedes Museum
Poi si sfila per circa 3 km e si arriva nel parcheggio dove la scritta viene compilata dalle auto partecipanti. Record raggiunto!!!
Click per immagine full quality (1.4 mega, da sito ufficiale). L’auto di Roberto & Simone è la stanghetta orizzontale della A di Stuttgart.
Il drone utilizzato per le riprese aeree
Indi tutti tornano alle loro case, ma circa 50 auto della wave iniziano veramente il loro tour.
Siamo nella Wave vera e propria!
Dire cosa sia successo nei dieci giorni seguenti è praticamente impossibile.
Essenzialmente sveglia abbastanza presto e subito via in auto per la prima tappa di solito compresa fra i 40 e 70 km di percorrenza.
Al punto di ritrovo bisognava arrivarci per primi per montare i cavi per la ricarica dei concorrenti che arrivavano in seguito.
Ognuno doveva avere la sua ricarica e dare retta a tutti non era facile.
Ho imparato tanto tedesco perché finchè potevo ho parlato quello.
Ha volte abbiamo saltato pranzo o cena, a volte un solo panino offerto dalla scuola ospitante, ma spesso anche dei bei buffet …alla tedesca…che a me non dispiacciono.
Simone: “Sugo pomodoro e porcini. La pasta multicolore era uno dei “premi” che la Wave consegnava agli ospiti che lungo il percorso accoglievano le auto, i colori rappresentano rosso=rinnovabile geotermica, Verde = rinnovabile delle biomasse , Giallo = rinnovabile dal sole”
Indi tutti ripartivano e noi smontavamo tutto pronti per precederli alla tappa seguente.
Di paesino in paesino in due giorni siamo arrivati a Monaco, credo la sera del 1/6.
Indi siamo saliti verso le alpi e ridiscesi verso Bregenz e il lago di Costanza.
Da citare la visita all’hangar gigantesco della fabbrica Zeppelin di dirigibili, la traghettata sul lago e la visita dell’Isola di Mainau.
Questa foto è troppo bella per non vederla un full quality e vedere bene ogni volto ed ogni mezzo. Click per ingrandire (quasi 3 mega)
Nei giorni seguenti tutto un su e giù per i colli del centro Svizzera da una scuola ad un’altra sempre a montare smontare prese e box centrali.
Indi il passaggio sul Furkapass a 2436 mt sul livello del mare. C’era ancora tanta neve ai lati.
Discesona lungo il Vallese e arrivo al lago di Ginevra a LeBouveret
Bel pomeriggio sui trenini elettrici del parco.
Indi risalita verso il lago di Neuchatel, Interlaken e Rigi, monte di 1200 mt che si erge dietro Lucerna e da cui si ha una vista incredibile.
Li in cima si è conclusa la Wave dopo circa 1800 km di su e giù.
Il giorno dopo siamo ripartiti proprio da lassù per rientrare a Milano.
Partiti a batterie cariche siamo arrivati ad Altdorf, dove abbiamo rabboccato, poi il passo del Gottardo, ( non il tunnel ) e una bella discesa a tutta rigenerazione fino alla Migros di Bellinzona da cui eravamo partiti quasi due settimane prima.
San Gottardo
Primi scambi di impressioni con l’amico Christian e poi rotta verso Milano arrivando alla sera del 8/6 direi a ora dell’aperitivo
Totale esattamente 2500 km anzi, 3/4 meno tant’è che Simone ha perso la scommessa!
La Wave è una esperienza da fare se avete tempo e voglia di stare fuori casa due settimane con l’unico pensiero fisso in testa “Appena arrivo devo ricaricare”!! ( Ma non noi…. ).
Prima o poi doveva succedere: uno dei nostri miti, Roberto Petetta, è rimasto a piedi con la sua Zoe, spingendone al limite l’autonomia.
Anche questa testimonianza ci serve per chiarire però i limiti e l’efficienza del servizio di soccorso by Renault ZE.
C’e’ da fare un chiarimento: questo fatto è avvenuto qualche settimana fa, al momento in cui scrivo e pubblico questo articolo, il grande Roberto è a tenere alti i colori dell’Italia nel WaveTropy2014, assieme ad altro mito della mobilità elettrica italiana Simone Rambaldi:
Quello che fa pensare è che è si è fermato a soli 3 km dal punto di ricarica previsto, di questa (dis-)avventura non esiste un vero e proprio racconto ma qualche appunto sparso pubblicato su facebook, che qua raccolgo per i posteri:
Roberto: “A tre km da Ikea Collegno. Mi spiace solo che ero in curva semicieca, come ben si vede, ma ho messo il triangolo molto molto prima, infatti non è successo nulla.”
Roberto: “Soccorso gentilissimo e veloce!!! Tutto gratis, ho firmato verbalino, ma non seguirà fattura ( spero ! )”
Roberto: “Ho fatto solo 144 km di pura autostrada (MI-TO ) partendo da 97% di ricarica da Villoresi Est. Velocità 80-90 km/h. 4 Occupanti. Temp 15-18 gradi, Forse a tratti vento contrario. In realtà gli ultimi 15 km fatti in riserva ero in città di Torino e si sa che le ripartenze bruciano… Ho scaricato i tre al Lingotto e sono partito alla volta di Collegno, 13 km passando per il cento di Torino. Vel 25-30 kmh perchè subito è entrata in modalità limitata. dopo poco più di 10 km all’inizio di Collegno ho imboccato un sottopasso in discesa, ma non ce l’ha fatta più a rifare la salita. Schiacci ma la velocità cala e in 15 sec sei fermo. Fatto appena a tempo ad accostare d’istinto. Quindi la cosa che mi interessa di tutto ciò è che in prestazioni limitate ( prima del carroattrezzi ) i km sono circa 10.Ho chiamato subito Renault assistance (aveva già recuperato qualche settimana fa una Leaf) dicendo dov’ero e chi ero, targa inclusa. Bella voce l’addetta! Dopo 5 min mi richiama il carroattrezzi designato e rispiego bene il punto in cui ero. Arriva dopo circa 40 min, un giovane molto sereno e simpatico. 5 min per caricarla, 5 min di strada, intanto vuol sapere tutto sugli EV. A Ikea Collegno capannello di gente a vedere le manovre, la scarica, attacco e si ricarica! In tutto poco più di un’ora.”
In ricarica ad Ikea Collegno, ma molto lenta! Roberto: “Ho chiamato Enel Drive e mi hanno detto che ieri c’è stato un malfunzionamento generale e quindi tutte le colonnine ricaricavano a velocità ridottissima… infatti io ho impiegato 4 ore per il 100%, quindi stimo che ci sia stata una erogazione a circa 6kW.”
Sempre grande Roberto!
Aspettiamo le foto e resoconto di Wave!
Il centro commerciale è stato scelto poiché lì sono presenti le colonnine di ClassOnlus/GreenLandMobility (ben 6) con tutte le prese possibili immaginabili per la ricarica AC, ad uso gratuito, senza limiti e disponibile quasi a tutte le ore (essendo presso il parcheggio sotterraneo centro commerciale fa i suoi orari).
Faccio notare che questa è l’unica installazione in tutta Milano di colonnine gratuite.
Tornando all’evento, il risultato è stato sopra le aspettative!
Ci aspettavamo una ventina di macchine ma in vari momenti della giornata sono passati oltre 40 mezzi, includenti anche moto e quadricicli leggeri.
E che mezzi! Oltre a quelli ‘banali’ e comuni sono anche arrivati mezzi rari come la FIAT 600 Elettra (la mitica Eli), Zagato Zele, Volteis, Tesla Model S, Fisker Carma, Piaggio Porter, Prius plugin, Opel Ampera, Renault Fluence, Smart ED.
E poi mezzi ‘particolari’ come i quadricicli leggeri Renault Twizy, Tazzari Zero NWG, Estrima Biro.
Non mancavano anche due modificate prius con estensione di batterie (una prius2 ed una prius3) e persino il modding selvaggio di due Twizy che dimostrano che anche nel mondo dell’elettrico si può essere effervescenti e creativi senza fare il casino di un’auto tamarra a benzina!
E poi tante ‘classiche’: Citroen iOn, Nissan Leaf, Renault Zoe, come piovesse!
E scooter con &go, Vectrix….
(comunque un sacco di foto dei mezzi le trovate in coda a questo articolo divise in varie gallerie)
E poi ci sono le persone.
Sono arrivate anche da Verona, Alessandria, Ventimiglia (!) ed una foltissima delegazione dalla Svizzera, sia i pionieri di EcoVelClub che tanti altri:
E con le persone non ci siamo fermati allo scambio di prese ma il pizzone finale (oltretutto offerto dal centro commerciale) ha concluso in bellezza la serata.
Costui al centro è tal Camillo Piazza, il presidende di ClassOnlus che sfidando i colossi ed a costo zero e forza lavoro 100% italiano sta costruendo una infrastruttura di ricarica mica da ridere. Se non era per lui questo posto non era elettrificato e questo raduno non si sarebbe fatto…
Mi ha personalmente anche fatto molto piacere vedere (o rivedere) tante piccole autorità del mondo elettrico automotive da professionisti del settore a blogger ad appassionati a (come praticamente sempre capita, almeno fino ad oggi) dei professionisti che sono anche appassionati.
C’e’ però un aspetto che nessuno ha ancora considerato nell’evento: quanto “disturbo” abbiamo portato all’infrastruttura e se conseguentemente è convenuto al centro commerciale ospitarci.
Non parlo del non-rumore che abbiamo fatto arrivando o venendo (o nella parata ‘silenziosa’ a metà evento) ma anche proprio dell’impatto economico per un centro commerciale di dotarsi di colonnine di ricarica e fornire l’energia a gratis.
Alle 6 colonnine presenti in pianta stabile sono stati aggiunti allacci volanti a prese industriali, sfruttando l’impianto elettrico esistente.
Per questo motivo purtroppo non sono presenti statistiche complete di COSA ABBIAMO PRELEVATO (manca una misurazione sulle prese industriali) ma già i dati delle sole colonnine sono interessanti da conoscere.
Vedendo dunque le mere statistiche di consumo di quelle colonnine, in quella data sono state fatte (presso IperPortello) 56 ricariche prelevando dalla rete 107 kWh.
Ora, anche se forse non è un calcolo che ha molto senso, per strabiliare un po’ i direttori degli altri centri commerciali, facciamo due conti di quanto economicamente il raduno ha inciso sul bilancio dell’IperPortello che ha pagato di tasca sua l’erogazione di corrente.
La corrente in Italia con contratto domestico classico di Enel è attorno ai 20 centesimi per kWh, quindi 107*0.20=21.4 euro.
Esageriamo e gonfiamo il prezzo ai 40 centesimi richiesti dalla infima EnelDrive presso le loro colonnine: fanno comunque 43 euro.
Dunque questa operazioni di marketing al centro commerciale è costata meno di 50 euro (e fra l’altro questo è persino un calcolo pessimistico, visto che il centro IperPortello è lui stesso generatore di corrente essendo dotato di pannelli fotovoltaici).
Considerando che si sono abbeverati (alcuni anche completamente) oltre 20 mezzi e quindi hanno portato almeno di suo un flusso di almeno 40 persone (almeno 2 passeggeri per auto) che per tutto il giorno si sono (qua si, effettivamente) abbeverati e consumato nel centro commerciale, direi che l’operazione ha portato solo guadagni.
Poi ovviamente -essendo un raduno- sono venuti i curiosi che pur non caricando (perchè non possessori di mezzi elettrici) hanno usato il centro commerciale (vogliamo sparare anche solo +500 persone?).
Ovviamente questo è un dato che non può essere più di tanto impugnato: era comunque un evento, ma ci fa capire quanto, nonostante i molti mezzi e la struttura tirata al limite, non sia un costo per i centri commerciali donare la poca energia richiesta dai mezzi elettrici.
D’altronde è vero che chiunque abbia uno di questi mezzi ricaricabili oramai faccia la spesa solo in negozi che offrono la ricarica per fare gli acquisti principali: anche se i dati (dei possessori di elettrici) sono ancora risibili è comunque qualcosa che si muove e pian piano muove l’economia.
Questo perchè guardando un po’ oltre la località specifica, possiamo osservare (perché ne abbiamo i dati) cosa hanno fatto quello stesso giorno le altre installazioni di Class Onlus limitrofe: tutte hanno fatto un botto di erogazioni perché semplicemente i partecipati al raduno prima o dopo (o prima E dopo) si sono fermati a rifoccillarsi (e rifocillare il mezzo) nelle altre installazioni sulla strada, favorendo altro indotto.
Il caso più significativo è probabilmente poi per l’utente di Ventimiglia che è passato per due Ikea lungo il tragitto dove non si sarebbe mai invece fermato se costoro non avessero avuto le colonnine di ricarica.
Tornando però all’evento ed alla tecnica, un elogio finale va fatto al (ora) (ben) collaudato sistema S&H: nonostante quelle colonnine le abbiamo veramente martoriate tutto il giorno a furia di stacca/attacca con varie autenticazioni, prese, richieste di potenze differenti, non c’e’ mai stato un disservizio, il sistema ha retto benissimo nonostante l’abbiamo veramente stressato a lungo.
In verità questa è un’immagine del repertorio…
Per concludere: un grazie ai partecipanti!
🙂
Ed ecco tutte le foto che volevate!
Qua le raccolgo in album tematici per auto (+ altri a tema più liberi) ma se volete potete consultarle anche per autore delle foto in comodi album online oppure scaricandone versioni full quality non compresse, più sotto trovate tutti gli indirizzi internet.
OPEL AMPERA
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FISKER CARMA
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RENAULT FLUENCE
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SCOOTER E MOTO
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TOYOTA PRIUS PLUGIN (2 retrofit aggiungendo batterie, 1 originale plugin)
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TAZZARI ZERO NWG
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TESLA MODEL S
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RENAULT TWIZY & ESTRIMA BIRò
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VINTAGE: Eli (FIAT 600 elettra, retrofit batterie)
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VINTAGE ZAGATO ZELE:
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VOLTEIS VX2:
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RENAULT ZOE:
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ALTRI MEZZI (e persone):
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L’INFRASTRUTTURA CLASSONLUS presso IPERPORTELLO
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IL GRUPPO!
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Ecco tutti i link per vedere online gli album o scaricarli (senza lavorazioni) in file compressi: