Chi è nel giro conosce già il mitico Roberto Petetta, probabilmente il primo utente italiano di Renault Zoe.
E’ sempre un gran piacere leggere le sue esperienze di viaggio e non posso esimermi di ripubblicarle (autorizzate) con tanto di foto anche molto belle.
Questa la sua avventura di metà aprile 2014 Milano-Genova-Lerici-Pisa.
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(A seconda delle policity di privacy di Facebook, i link di cui sopra potrebbero non essere visibili a tutti. Anche per questo ripubblico qua tutto).
Missione Versilia
Un breve resoconto per chi vuol sapere lo stato delle colonnine che si incontrano lungo questo percorso.
Partito da casa verso le 14:15 alle 15:00 sono presso la colonnina Ikea di Corsico.Ce ne sono due, ognuna con Mennekes e Scame, gratuite senza alcun tessera. Ci si connette e si carica ( fossero tutte così ! )
Ikea Corsico (MI)
Carico sino al 99% perché mi cimento nel gran salto Milano-Genova senza scalo… con i dovuti distinguo, sembra di essere un po’ C. Lindbergh…
Imbocco la A7 verso le 15.45 e imposto il navigatore a 90 km/h.
So che il percorso è infido in quanto in leggera salita e vedere che i km da farsi sono 134 e l’autonomia 133… non è rassicurante.
Per 70 km sino al bivio con la A26 tutto ok, salvo che l’autonomia è 50 e i km da percorrere 60…
Ma ho il due di briscola in mano da calare al momento giusto.
Incomincia il tratto tortuoso e passo oltre l’uscita di Serravalle Scrivia, perché so che la colonnina del outlet oggi non è attiva.
Sono ad Arquata Scrivia, 35 km da fare 25 di autonomia… ma iniziano le curve strette e la discesa che è piuttosto ripida per essere in autostrada, ma è la mia salvezza.
Il sistema rigenerativo della Zoe entra in azione e viaggio a consumo pressochè nullo.
Così arrivo molto tranquillamente a Genova con ben 20 di autonomia residua, sono le 17:20.
Provo la colonnina di Via Francia, ma mi manda il tilt il caricabatterie.
Mi sposto in piazza Acquaverde, ma ci sono i lavori tutto intorno alla colonnina.
Vado in via Brignole de Ferrara e qui riesco a sbloccare il tilt e caricare. Sono le 18.00.Genova – via Brignole de Ferrara
Poi provo quella in piazza Marsala che consiglio perché posto molto tranquillo.
Piazza Marsala, una delle due colonnine portava questo messaggio
Una volta passata la tessera….
Genova – Piazza Marsala
Caotico e occupato da abusivi di fronte alla stazione Brignole, invece in cima ad una salita, quello alle Mura del Prato.
Qui mi incastro dietro l’abusivo e ricarico sino al 99%… devo dire che l’ultimo 1% è troppo lento e lo tralascio sempre.L’abusivo mi ha costretto a parcheggiare verticale
Mura del Prato, bello scorcio sulla città
Ennesimo salto nel buio ( anche perché è notte ormai ): Genova-Lerici… sono solo 110 km, ma ne devo tenere per andare il giorno dopo a Forte dei Marmi a ricaricare.
Nel tragitto autostradale Genova-Lerici raggiungo 20.000 km percorsi dall’acquisto della Zoe
Partenza poco dopo le 20:00, alle 21:30 sono a Lerici dagli amici.
La sera a Lerici trovo questa mappa di bicisharing, ma colonnine per le auto niente!
Il Tuttologo di lì ci ha indicato dove c’è un amico elettrico
Cena e bella dormita.
Il giorno seguente meritato giorno di compagnia e pranzo con amici.
Alle 16.00 riparto per tornare a casa… ma devo andare in direzione sud sino a Forte dei Marmi.
Lì c’è l’unica colonnina fra Genova e Pisa. Non posso tornare indietro diretto, rimarrei a secco a metà strada.
Sono solo 30 km e l’autonomia dice 50… quindi ho guidato bene ieri sera!
Faccio tutto il lungomare da Bocca di Magra in giù e molta gente passeggia sotto un cielo incerto, ma la stagione per la quale passare di qua vuol dire code assurde, non è lontana.
Carico a Forte …ma non al 100% …perché vista l’ora decido di puntare verso Pisa che dista 40 km.Ricarica a Forte dei Marmi
A Pisa verifica della colonnina di via Uberti
Pisa – via Uberti
e poi ad un km mi fermo in via Piave.
Pisa, segnalata come via Piave, ma in realtà è via Galluppi
Sono 200 mt a piedi da Piazza dei Miracoli che visito facendomi la foto con la torre pendente confondendomi con i cinesi.
Sono le 18,30 e davanti al battistero giro i tacchi e decido di rientrare veramente su Milano.
40 km tranquilli verso Forte dei Marmi, li ricarica al 99% e poi verso le 20:00 il balzo indietro verso Genova.
Stavolta sono 135 km e bisogna stare molto attenti.
90 km di regolatore, ma l’autonomia cala più dei km percorsi… non va bene.
Però arrivo al punto che so: “Valico – 350 mt slm”
Sarà stata una salita blanda, ma mi ha decurtato non poco l’autonomia, ora nella discesa, sempre blanda, l’autonomia torna in linea.
Arrivato a Genova ho ancora ben 30 km di margine!
Sono le 21:45 e carico in via Brigata Liguria, sempre al 99%.Genova – via Brigata Ligure
Alle 23:00 ripasso da via di Francia per vedere se la colonnina è guarita, ma non c’è nulla da fare.
Allora imbocco la A7 direzione Milano.
Ancora una volta un km di autonomia in meno dei km da fare.
La salita dei Giovi, così pendente mi mangia tantissima autonomia e fa davvero paura vedere 90 km da fare e solo 60 disponibili.
La discesa verso la Pianura Padana e molto leggera e il recupero dell’autonomia è lentissimo.
Allora decido di prendere la scia di un camion e qualcosa migliora.
Sono a Binasco, 20 km alla colonnina di Milanofiori e 20 di autonomia.
Arrivo quasi alla barriera con la tangenziale e dice 10 a 10… dopo di ciò l’autonomia segna “—km” e quindi devo tenere il conto a mente.
Esco e mi dirigo a Milanofiori, sempre “—km”, da un momento all’altro potrebbe partire la gestione di emergenza nella quale si possono fare solo 35 km/h di velocità massima e non so quanti km ancora ( o metri? )
Ecco la colonnina di MM2 Assago!
Mi connetto e ….non va!
Li a un km ci sono quelle del Mc Donalds.
Sempre “—”
Girando a velocità ridottissima e sbirciando in giro alle 1:00 di notte sembra che stia cercando chissà cosa….
Le trovo e mi connetto, solo che sono messe dentro certe aiuole annaffiate automaticamente che con l’elettricità non c’azzeccano molto.
Una non va, l’altra mi respinge, ma poi mi accetta.Assago Milanofiori
E’ fatta!
Ricarico quel tanto che basta per andare a dormire a casa a Milano!
Totale: 375 all’andata, 355 al ritorno.Ad un certo punto mi accorgo che ho fatto 2049,7 km dall’inizio del mese, ovvero esattamente un decimo dei km totali dall’acquisto… 20497 e sono passati quasi dieci mesi…. che coincidenze eh? La velocità media è stata circa 80 km/h tenendo conto solo del tempo in cui ero in movimento… circa 45 km/h tenendo conto delle soste di ricarica. Infatti 350 km in 7 ore circa.
Quest’uomo è un grande!
Dimostra che è possibile fare tutto anche con l’elettrico, basta avere un po’ di pazienza e fare un minimo di pianificazione.
Ed i suoi racconti sono sempre entusiasmanti ed avvincenti (e VINCENTI!).
GRAZIE ROBERTO!
Roberto Petetta è un vero pioniere, passerà alla storia. La sua testimonianza fa capire come il nostro paese sia lontano da un vera diffusione della mobilità elettrica. Aggiungo che le sue imprese hanno successo perchè la Zoe ricarica velocemente in corrente alternata e così riesce a sfruttare al meglio le (poche) colonnine presenti sul territorio. Ma buona parte delle automobili in circolazione in Europa effettuano la ricarica veloce in corrente continua e per essa si stanno allestendo le catene di stazioni di ricarica veloci. In questo campo l’Italia sembra essere completamente assente… e prima o poi avrà anche effetti negativi sul turismo.
Mah, sul turismo non direi.
Sono sempre di meno i turnisti che vengono con la propria auto dall’estero, inoltre ritengo sia improbabile che si accollino 1000 e + km con un’auto elettrica, quindi in verità non penso si porranno problemi di loro erogazioni fast in nostre terre.
Certo, fra pochi anni le elettriche riusciranno ad aumentare l’autonomia e rendere dunque possibile fare viaggi in terre straniere, ma tuttavia l’evoluzione sarà più che altro sulle batterie (con riduzioni costi ed ingombri) aumentandone le capienze, e quindi a quel punto anche una colonnina DC che oggi sembre FAST magari non lo sarà poi tanto se invece di fornire 20 kWh come oggi deve riempire l’auto con 90 kWh (valori sparati tanto per capirci).
Detto questo però hai ragione che l’Italia dovrebbe svegliarsi e non stare al paolo con le ricariche DC invece di perseguire la strana strada AC fast di Zoe.
E comunque sia l’ultima cosa che voglio è ogni paese col suo standard ma perchè -appunto- se vai con la tua auto in un paese straniero sei limitato, ma per allargare il mercato globalizzato e poter comprare (e vendere) soluzioni e sperimentazioni da altri strati visto che gli standard sono gli stessi.
Io parlavo a lungo termine, ma già oggi sui forum stranieri trovi commenti poco rassicuranti circa la disponibilità di punti di ricarica in Italia e sulle prese italiane sconosciute all’estero…. Certo: il grosso dei turisti oggi non sono elettrici ma il turista elettrico è una nicchia che piano piani cresce. I Petetta ci sono anche all’estero e sono abituati a qualcosa di più. Il problema è che non solo la ricarica DC è quasi assente in Italia ma anche quella AC non è poi così capillare. Circa i 1000 km, uno dei veicoli che vende di più è il Mitsubishi Outlander che carica con il Chademo pur essendo ibrido. Se poi vai nelle località di confine, per esempio Como o l’alto lago Maggiore, ove ogni giorno c’è un via vai tra lavoratori frontalieri e turisti che vengono in Italia a fare la spesa o per andare al ristorante o al mercato, il problema non è tanto a lungo termine ma imminente.
A, è vero, per le zone di confine non ci avevo pensato!
Cari pionieri della mobilita’ elettrica italiana, leggendo le vostre parole mi sento un po’ chiamata in causa e finalmente vi scrivo.
Sto pianificando un viaggio Olanda – Siena con la mia Tesla Model S, scendendo per la Germania, attraversando Svizzera, Savoia, via Frejus, Torino, Versilia etc.
Questo blog e’ lo strumento piu’ utile trovato in rete, GRAZIE !
Vedo infatti che la colonnina a Forte dei Marmi, non solo esiste, ma pure funziona !
Una domanda, forse mi potete aiutare nell’impresa: quale riferimento usate per trovare le colonnine?
– Per l’Europa uso Chargemap.com, fatto molto bene, ma mi pare che l’Italia non sia ben coperta (per esempio mancano molte delle colonnine di Ikea)
– colonnineelettriche.it non fornisce info sulle colonnine (su una presa Shuko ci sto 1 giorno a caricare la Tesla…)
– il sito di Enel Drive, e’ affidabile ?? (vedi vostra esperienza a Pero….)
Ancora GRAZIE,
Manus
Wow… complimenti per tutto!
Per l’auto, per il tragitto da affrontare e per i complimenti dei complimenti 😀
Per rispondere alla mappa di punti di ricarica… pure in questo siamo un po’ in alto mare.
Paradossalmente abbiamo MOLTI siti che raccolgono appunto colonnine (lo stesso chargemap può essere aggiornato con le colonnine italiane) ma proprio l’averne TANTI non si riesce a trovarne uno definitivo.
Era partito benissimo un anno fa IPHEV CLUB, ma poi 2 o 3 mesi l’hanno chiuso per ristrutturazione ed ora che è riaperto (per la parte colonnine) è una vera porcata, perdendo tutti i servizi che aveva prima (incluse foto, commenti, aggiornamenti di lettori, ecc) ed ora c’e’ a malapena la cartina senza nessun dettaglio… a dimostrazione di quanto lo facciano morire hanno pure cambiato il dominio che ora è: http://www.obiettivogreen.it/mappe
Ho pensato più di una volta di farlo io un sito di seria raccolta punti di ricarica ma non voglio fare il trentesimo sito per sparpagliare le cartine e dividere le forze….
Mentre il sito ENEL è MOLTO affidabile e preciso come pure la app per cellulare (android, che ho provato) ma ovviamente vale solo per colonnine ENEL; le altre nonc i sono.
Grazie pe rle info, un po’ quello che immaginavo !!
Penso che continuero’ a aggiornare chargemap.com via via che mi sposto in Europa, soprattutto per quanto riguarda le colonnine italiane.
Peccato per questa cosa ddell IPHEV CLUB, certo non ci facilitano la vita 😉
Ottimo sapere che il sito Enel e’ affidabile, la collaborazione con Ikea apre molte porte, anzi, molte autostrade haha.
Grazie ad Ikea abbiamo gia’ fatto Olanda – Normandia …
Iphev mi sa si sono sentiti in causa.
Oggi hanno riaperto le mappe interattive: ora le postazioni si possono nuovamente visualizzare anche in schede:
http://www.obiettivogreen.it/mappe
Stiamo discutendo del tuo caso, qua:
Ma tu hai una tessera EnelDrive?
Uou, mi fischiano le orecchie… 😉
La tessera Enel Drive la faro’ attraverso mia madre, anche se a Siena cadono tutti dalle nuvole e nessuno sa niente. Tocchera’ andare alla sede Enel di Firenze. Vabbe’….